calendario eventi  :: 

X

30/9/2007

Elisabetta Baudino

Apollo Spazio Cinema, Milano

Dialoghi

E’ sempre dalla pratica della pittura che nasce, per questa artista, l’occasione per comunicare quanto a poco a poco va scoprendo ma la riflessione e la ricerca si snodano in questa mostra intorno a due soli grandi dipinti che alludono ad un dialogo difficile e sofferto.

Il tema è ripreso poi in altre opere, per lo più composte di strappi di carta di giornale e oggetti recuperati assemblati su tavole di legno, alcune pensate appositamente per lo spazio espositivo che le ospita.
Nel percorso, dove ancora il Due è numero forte (come ne “Le storie della fragile Due”, presentata a Milano nel giugno scorso), le figure strappate ogni giorno dalla stessa testata , “La Repubblica”, diventano protagoniste, con tutta la simbologia del complesso, del frammentario e del vero che la carta di giornale implica e ad esse è affidata principalmente la comunicazione.

La lettura ed il contatto quotidiano, anche fisico, con le parole e le immagini stampate, si traducono nei dialoghi di cui parlano le opere: le notizie, le fotografie, gli annunci pubblicitari, i titoli, anche le tabelle delle previsioni del tempo, dopo aver subito strappi metamorfici e metaforici, trovano un nuovo senso, al quale non è estraneo il loro primo, e si dispongono in nuovi messaggi.

Non si tratta di dialoghi melensi o retorici sempre a lieto fine: non è questo.
Piuttosto si racconta di differenze, di confronti accesi e brucianti, rischiosi proprio perché vissuti mettendo in gioco la propria identità, disposta nel labirinto dell’incontro, nella rete complessa delle relazioni.

Dialoghi in bianco e nero, dunque, che possono condurre alla morte dei protagonisti, o di uno dei due ma sono comunque ineludibili, come suggeriscono alcuni frammenti di immagini nelle opere ispirate alla storia di Antigone commentata dalle parole di Massimo Cacciari.Può trattarsi anche di incontri che avvengono con esseri misteriosi nella notte che precede l’azione e la responsabilità, ad esempio nella storia biblica della lotta di Giacobbe che occhieggia da simboliche scatole-setaccio.

E come per Giacobbe questi dialoghi di mente e di cuore lasciano il segno nel corpo, anche quando nascono dall’ascolto non dell’altro umano, ma di un paesaggio arso e contorto dove nulla è falsa armonia, accordo posticcio, come testimoniano i totem-burattini di sterpi e cartapesta disposti tra le lande deserte dell’Isola di Sant’Antioco (in mostra fotografati da Alessandra Morini).

Apollo Spazio Cinema
Galleria De Cristoforis 3 - Milano

stampa

permanent link