L'artista si appropria delle litografie di John Martin disegnate per la versione originale del Paradiso Perduto di John Milton. Le illustrazion vengono poi rivedute e corrette, contraffatte in technicolor, sbalzate dall'uso di spray, inchiostro e acrilico usato come se fosse olio.
God is on Our Side
a cura di Raffaella Guidobono
In occasione della prima mostra personale italiana di opere su tela , il giovane artista
anglo-cinese Gordon Cheung invita lo spettatore ad entrare in uno spazio mitologico:
rocce psichedeliche, crateri da cui nasce una natura paradossale e rovine di mondi
indecifrabili quasi sempre avvolti o sormontati da una forma circolare che si impone con
l’idea di rassicurarci un poco, rotonda come un’aura spirituale. Il tutto dentro un
abbacinante scenario post - test nucleari.
La sua tecnica mista si appropria delle litografie di John Martin disegnate per la versione
originale del Paradiso Perduto di John Milton: una serie di 24 tele in cui le illustrazioni del
poema vengono rivedute e corrette, contraffatte in technicolor, sbalzate dall’uso di spray,
inchiostro e acrilico usato come se fosse olio, a segnalarci che il deturpamento della
natura che ci circonda è cosi esteso da proiettarci in un processo irreversibile. Spiega
l’artista: “Sentivo di poter ri-tradurre le illustrazioni di John Martin all’interno di un contesto
contemporaneo. La perdita di contatto con la Natura e la Terra e l’idea che il Paradiso sia
definitvamente perduto è un concetto con il quale tutti noi possiamo rapportarci”.
Gordon Cheung prepara ogni singola tela con un background di colonnine dei numeri di
borsa tagliate dal Financial Times, quotidiano inglese da sempre puntuale nel riferire lo
stato del mondo economico e peraltro molto stimato e temuto nelle recensioni delle arti in
generale. Preparata la base con l’ottima carta inglese l’artista sovrascrive il fondo con
calibrata quantità di spray di cui prepara minuziosamente le sfumature di colore peraltro
inesistenti in commercio. Le colonne di titoli azionari sono per Gordon Cheung la
metafora diretta della realtà contemporanea: rappresentano un mondo fantastico nel
quale gli investitori inseguono promesse di ricchezza istantanea, una realtà virtuale in cui
degli instabili numeri condizionano le nostre vite.
Nato a Londra nel 1975, Gordon Cheung si è laureato presso il Royal College of Art ed
ha proseguito i suoi studi al Central Saint Martins College of Art and Design. Vincitore del
Jerwwod Prize nel 2004 e finalista al Decibel Award 2006, è già presente in numerose
collezioni pubbliche e private. Tra le più recenti mostre personali ricordiamo“Heart of
Darkness”, Thomas Cohn Gallery, San Paolo, Brasile e “Paradise Lost”, Laing Art
Gallery, Newcastle, UK.
inaugurazione: 26 settembre 2007 alle 19
1/9 unosunove arte contemporanea
via degli Specchi, 20 (Palazzo Santacroce), Roma
Ingresso libero