Two spaces (walking). Gran parte delle opere in mostra ha una componente auditiva effettiva, mentre in altre il suono viene piuttosto evocato o rappresentato. A cura di Carlo Fossati.
Two spaces (walking)
A cura di Carlo Fossati
Dopo la prima, nel 2001, e quella del 2005, questa che aprirà giovedi 27 settembre è la terza personale di Rolf Julius per e/static, e verrà allestita in due diversi spazi contemporaneamente. Nello spazio di via Reggio 27, blank, l’artista tedesco presenterà alcuni lavori nuovi insieme ad altri più o meno recenti, tutti mostrati per la prima volta in Italia. Se una buona parte di queste opere ha una componente auditiva, in altre il suono viene piuttosto evocato o rappresentato, anche (è il caso di “Piano Piece nr. 4”) per una possibile traduzione in musica da parte di un ‘performer’. Lo stesso “R¸cken”, un lavoro fotografico del 1977 ri-elaborato per l’occasione, si caratterizza per una sorta di astratta ‘musicalità visiva’. Di particolare importanza la presenza dello storico “Deichlinie”, del 1979, mostrato per la prima volta nell’epocale collettiva “F¸r Augen und Ohren” nel 1980 a Berlino, con la quale Renè Block fece per la prima volta il punto sulla ricerca internazionale che provava a mettere in relazione suono/musica e arte visiva. E’ un’opera che segnò una svolta decisiva nella carriera dell’artista, e non era mai più stata mostrata in pubblico da allora. Nello spazio ‘storico’ di via Parma 31 Julius allestirà invece un’installazione multimediale nella quale la componente sonora sarà prevalente, così come l’attenzione al rapporto con lo spazio primaria e determinante.
Julius è stato tra i primi, a partire dalla fine degli anni ’70, a introdurre l’elemento suono nel contesto dell’arte visiva. La sua statura di pionere in questo tipo di ricerca (nella quale si sono anche distinti, a partire dallo stesso periodo, artisti come Max Newhaus, Christina Kubisch, Takehisa Kosugi, Akio Suzuki, Hans Peter Kuhn) Ë indiscussa. Ma non è mai venuta meno nel tempo la sua innata propensione per la sperimentazione di nuove modalità espressive, mescolando ad oggetti di uso comune e tecniche ‘tradizionali’ apparecchiature tecnologiche attualissime, il che fa di lui un artista oggettivamente ‘giovane’ al di là del dato anagrafico (Ë nato nel 1939), sempre in grado di sorprendere e di ammaliare con la freschezza e la poeticità delle sue opere. Julius Ë un artista che si riconosce ogni volta facilmente, ma ogni volta sembra diverso, per il modo in cui i suoi lavori sembrano appartenere allo spazio dove, con assoluta naturalezza, sono inseriti, come elementi vivi e intimamente mobili.
Dopo essere stato incluso fra gli artisti partecipanti a “F¸r Augen und Ohren” nel 1980 a Berlino, i suoi lavori sono stati presentati in grandi manifestazioni e in importanti musei di tutto il mondo, come il PS1 di New York (nel 1983), la Biennale di Parigi del 1985, documenta 8 a Kassel nel 1987, la Hamburger Banhof di Berlino (nel 1998), la Mattress Factory di Pittsburgh (nel 2001), il Fridericianum di Kassel (ancora nel 2001), il Centre Pompidou di Parigi (nel 2004), le due edizioni di Sonambiente a Berlino (nel 1996 e nel 2006), il Museum Bochum (2006), il National Museum for Modern Art di Kyoto (quest’anno), nonchè in molte gallerie e spazi no-profit di Berlino, Parigi, Tokyo, Bordeaux, San Francisco, Montpellier, Barcellona. Nel 2005, a Berlino, E' stato conferito a Rolf Julius l’Hannah-Hˆch-Preis. Suoi lavori sono presenti nelle collezioni dei FRAC Limousine, Bourgogne, Languedoc-Roussillon e Rhone Alpes, della Hamburger Banhof e della Mattress Factory, e anche in importanti collezioni private tedesche, italiane e americane.
Inaugurazione 27 settembre 2007
e/static
via Parma 31, Torino
orari di apertura: dal mercoledi al sabato, dalle 16 alle 19.30
ingresso libero