...protagonista del Rinascimento piemontese. Macrino d'Alba e' artista raffinatissimo che ha prodotto un numero molto limitato di opere, tutte o quasi su tavola e quindi "inamovibili". Per questo e' dagli anni Trenta che, infruttuosamente, di tanto in tanto si tenta di dedicargli una mostra. Ci riesce ora, la Fondazione Ferrero di Alba che concentra presso la sua sede un nucleo fondamentale di opere del Maestro, concesse da musei e collezionisti italiani e stranieri.
protagonista del Rinascimento piemontese
Quella che Alba si appresta a dedicare a Macrino, protagonista del
Rinascimento in Piemonte e in Italia settentrionale, è una mostra
rara, uno di quegli eventi espositivi che vengono classificati tra gli
"impossibili".
Macrino d'Alba è artista raffinatissimo che ha prodotto un numero
molto limitato di opere, tutte o quasi su tavola e quindi "inamovibili".
Per questo è dagli anni Trenta che, infruttuosamente, di tanto in
tanto si tenta di dedicargli una mostra.
Ci riesce ora, superando difficoltà non trascurabili, la Fondazione
Ferrero di Alba che, dal 20 ottobre al 9 dicembre, quindi per appena 50
giorni, concentra presso la sua sede un nucleo fondamentale di opere del
Maestro, concesse da musei e collezionisti italiani e stranieri.
Si ha così l'emozione di scoprire un "protagonista del Rinascimento
piemontese" che, per contrasto, è il meno "piemontese" tra gli artisti
del suo tempo e del suo territorio. Macrino si era infatti formato a
Roma, nella bottega del Pinturicchio, e tornato in patria vi portò gli
echi di una pittura colta e non regionale. Salvo poi misurarsi con gli
influssi che venivano dalla vicina Lombardia per tornare infine a una
sua propria, intellettuale visione dell'arte.
Per ricomporre il panorama della pittura del Rinascimento in Piemonte,
accanto alle opere di Macrino compaiono importanti lavori dei maestri
coevi e, con la pittura, la mostra indaga anche la scultura e le "arti
minori", testimonianze della vitalità culturale del Marchesato di
Casale all'epoca di Bonifacio IV Paleologo e di Andrea Novelli, vescovo
di Alba e committente, particolarmente attenti ai fermenti delle arti.
Alba, nel Quattrocento, era la seconda città del marchesato
paleologo, una piccola capitale; naturale quindi che richiamasse artisti
di prestigio e che ciò che in essa veniva prodotto influenzasse un
territorio vasto.
Alle opere in mostra si aggiungono alcune grandi realizzazioni che
Macrino creò per chiese ed abbazie del territorio e che è possibile
ammirare grazie ad un Itinerario Macriniano ad Alba, nelle Langhe e nel
Roero. Nei fine settimana, l'Itinerario si può percorrere anche su bus
navetta con guide bilingui.
Ancora intorno alla grande riscoperta di Macrino d'Alba, l'11 novembre,
su iniziativa della Fondazione Ferrero e a cura del prof. Giuliano
Soria, alcuni noti scrittori dialogheranno sulla "Modernità del
Cinquecento". Quella rinascimentale è per certi versi, un'epoca simile
all'età contemporanea. Si ritrovano fenomeni come la globalizzazione
dell'economia e della cultura, oltre al diffondersi del mecenatismo e
della figura di un intellettuale in grado di fondere varie conoscenze e
di non contrapporre le arti umanistiche a quelle scientifiche. In
particolare, nel Cinquecento si instaura un legame speciale tra il
Principe e l'intellettuale, tra il Principe e l'artista. Un legame che
tende a garantire e a tutelare la creatività , ma anche a fornire agli
autori le risorse necessarie alla propria opera. Per questo sarÃ
particolarmente interessante sentire scrittori e intellettuali di oggi
illustrare i caratteri tipici dell'età rinascimentale e confrontarli
con le caratteristiche moderne del mondo della cultura.
Tra le molte iniziative macriniane, anche concerti di musiche
rinascimentali e di brani composti per l'occasione. I concerti sono
programmati il 26 ottobre e il 23 novembre nella Chiesa Monumentale di
San Domenico (XIII sec.) e ad eseguire le partiture rinascimentali e i
brani di nuova composizione sarà un ensemble della Scuola di Alto
Perfezionamento Musicale di Saluzzo.
Le Poste italiane, per celebrare l'evento, il 20 ottobre emetteranno un
francobollo commemorativo del cinquecentenario dell'opera macriniana
"Madonna con Bambino, angeli, i santi Francesco e Tommaso d'Aquino e due
donatrici", della serie tematica "Il patrimonio artistico e culturale
italiano", con annullo speciale presso l'Ufficio Postale aperto per
l'occasione nella sede della Fondazione Ferrero.
Inaugurazione venerdì 19 ottobre 2001 ore 18
Orario: lunedì - venerdì, ore 15 - 19, sabato e festivi, ore 9 - 19
Mostra promossa dalla Fondazione Ferrero in collaborazione con:
Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e
Demoetnoantropologico del Piemonte, Regione Piemonte, Comune di Alba.
Comitato scientifico: Giovanni Romano (presidente), Giuseppe Carità ,
Fulvio Cervini, Elena Ciarli, Bruno Ciliento, Giovanni Donato, Edoardo
Villata.
Catalogo editrice Artistica Piemontese, in mostra.
Per informazioni e prenotazioni: Fondazione Ferrero, tel. 0173 295259
fax 0173 295085
Fondazione Ferrero
Strada di Mezzo 44, Alba (Cuneo)