...Tra concretismo e nuova astrazione. Opere dalle Collezioni della Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate. Dopo il successo della mostra "Astrattismo storico italiano: il caso Como", il Civico Museo Parisi Valle di Maccagno punta l'attenzione sulla evoluzione della ricerca astratta, soffermandosi in primo luogo su uno dei versanti di questo sviluppo, conseguente l'astrattismo storico di matrice geometrica o concreta, per poi toccare le varie esperienze di nuova astrazione condotta in Italia negli anni Settanta, Ottanta e Novanta.
...Tra concretismo e nuova astrazione. Opere dalle Collezioni della Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate.
Dopo il successo della mostra "Astrattismo storico italiano: il caso Como", il Civico Museo
Parisi Valle di Maccagno, sul Lago Maggiore appena oltre Luino, punta l'attenzione sulla
evoluzione della ricerca astratta, soffermandosi in primo luogo su uno dei versanti di questo
sviluppo, conseguente l'astrattismo storico di matrice geometrica o concreta, per poi toccare
le varie esperienze di nuova astrazione condotta in Italia negli anni Settanta, Ottanta e
Novanta.
Per raccontare questo percorso si è ritenuto di prendere come riferimento la vastissima
collezione (oltre 3100 opere) della Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, che cominciò a
raccogliere opere significative con l'Istituzione del "Premio Nazionale Arti Visive" la cui
prima edizione si tenne nel 1950.
La disponibilità della direttrice Emma Zanella Manara e del Comitato di gestione della Galleria
ha consentito di selezionare una serie di opere che possono considerarsi esemplari, anche se
certo non esaustive, di quanto avvenne negli ultimi cinquant'anni del '900, partendo da maestri
conclamati come Soldati, Reggiani, Radice, Vedova, Fontana per poi rilevare, per periodi, le
nuove esperienze in atto.
La presentazione a Milano, nel 1947, della mostra Arte astratta e concreta che fu un'occasione
unica per fare il punto sulle esperienze condotte in Europa nei decenni appena trascorsi, può
essere considerata il momento di partenza di questa rassegna che si rivolge solo all'arte
italiana e ha come nucleo fondante i maestri storici (anche qui non tutti, come avvenne in
quella mostra), che elaborano le ricerche iniziate negli anni Trenta e Quaranta, nucleo sul
quale si innesta di lì a poco la propositività del M.A.C., Movimento Arte Concreta, che
recepisce le istanze storiche e le sviluppa in una logica che non si sottomette al rigore del
"concretismo" svizzero teorizzato da Max Bill (che fu il vero motore dell'esposizione milanese),
ma apre le porte ad artisti di varia astrazione, sulla linea di quella affermazione di Bill in
cui si dice che "l'arte concreta rende visibile, con mezzi puramente artistici, pensieri astratti
e crea con ciò dei nuovi oggetti".
Questa "concretezza" appare ben leggibile nelle opere esposte dei fondatori del MAC (Dorfles,
Monnet, Munari, Soldati) e in quelle degli altri che aderirono al Movimento e portarono avanti
a lungo questa filosofia dell'arte (Nativi, Mazzon, Garau, Pantaleoni, Parisot, Chevrier).
Fra
le altre proposte assimilabili a queste vi è quella di Emilio Vedova, ben rappresentato da un
lavoro del 1949. E mentre Fontana, Veronesi, Carmi, Salardi e altri ancora, danno veste nuova
all'astrazione, maturano anche - siamo ormai negli anni Settanta - nuovi propositi dalle
generazioni più giovani: potremmo ricordare le opere di Verna, Ortelli, Pomodoro, Frattini,
Piemonti, cui seguiranno poi, negli anni Ottanta, quelle di Mazzoleni, Minoli, Falchi, Pardi,
Xerra e quindi di Aricò, Iacchetti, Griffa, Olivieri, Tirelli, Peroli, Nunzio, Dessì,
Asdrubali, De Lorenzo, Reale Frangi. Cui si possono accostare, nelle diverse loro accezioni
di astrazione, le sculture di Tavernari, Ramous, Cappello, Morandini, Grosso e P. Martini.
La mostra, nella sua articolazione, tende a dar corpo ad una linea di ricerca passata
in secondo piano rispetto a quella dell'astrazione informale di tipo materico o segnico,
rivendicando una freschezza di proposta e una creatività affidate più alla mente che non
alle energie fisiche.
Ben si inserisce anche questa rassegna all'interno del Civico Museo Parisi Valle, che è
nato proprio su una collezione prevalentemente di arte concreta, donata al Museo dall'operatore
di ricerca visiva G. Vittorio Parisi, che ha legato all'istituzione di Maccagno opere della sua
produzione e lavori di significativi artisti, suoi amici, attivi in anni fondamentali per lo
sviluppo e l'innovazione della cultura visiva internazionale.
La mostra "L'astrazione concreta in Italia nel dopoguerra" è curata da Luigi Cavadini ed è
accompagnata da un catalogo edito dal Civico Museo Parisi Valle, introdotto dai testi del
curatore e di Emma Zanella Manara, direttrice della Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate.
Il Civico Museo Parisi Valle di Maccagno (VA), ubicato in una struttura architettonica in
cemento armato costruita a ponte sul fiume Giona, alla confluenza dello stesso nel
Lago Maggiore è attivo dal 1998.
Realizzato su progetto di un team composto dall'architetto
romano Maurizio Sacripanti (1916-1996), dall'ingegnere Giuseppe Noris (1924-1989),
dall'architetto Riccardo Colella e da Giuseppe Vittorio Parisi, artista esperto di cultura
visiva e fondatore del Museo, l'edificio ha conseguito il premio IN/ARCH 1991-92 per una
struttura architettonica di carattere culturale.
Il Museo è nato in seguito alla "donazione" al
Comune di Maccagno di un corpus considerevole di opere (bidimensioni, tridimensioni e grafiche)
compiute a partire dagli anni Trenta e fino agli anni Novanta dall'operatore di ricerca
visiva G. Vittorio Parisi oltre che di un insieme di lavori di significativi artisti, suoi
amici, attivi in anni fondamentali per lo sviluppo e l'innovazione della cultura visiva
internazionale.
Inaugurazione: sabato 20 ottobre, ore 18.00
21 ottobre 2001 - 17 febbraio 2002
orari: mercoledì, sabato e domenica 10-12 / 15-18,
altri giorni su appuntamento
ingresso: Lire 5000, ridotto Lire 3000
Informazioni e richiesta di materiali stampa:
uessearte via Natta 22 Como
tel. 031.269393 fax 031.267265
e-mail: info@uessearte.it
Angelo Minazzi
Ufficio Stampa
Associazione Polo Museale Parisi Valle
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