Novalis Fine Arts Gallery
Torino
via Carlo Alberto, 49/51
011 19717497 FAX 011 19717498
WEB
Cracking Art Group
dal 3/10/2007 al 14/11/2007

Segnalato da

Gloria Cardano



approfondimenti

Cracking Art Group



 
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3/10/2007

Cracking Art Group

Novalis Fine Arts Gallery, Torino

Gli artisti propongono per la galleria uno zoo d'animali d'ogni tipo, in plastica riciclata, scelta come materia eccellente per costruire una nuova iconografia, un nuovo codice dell'arte. E' un messaggio per la difesa della natura e dell'uomo, un forte impegno sociale ed ambientale. A porta Susa e' esposta l'installazione site specific "Black Box".


comunicato stampa

Personale

Un contrasto che si dissolve nell'espressione tangibile della convivenza di mondi che, pur diversi, originano una nuova realtà espressiva. L'incontro tra vita naturale e realtà artificiale, secondo un gruppo d’artisti ormai noto in tutto il mondo. In inglese cracking significa scricchiolare, spaccarsi, spezzarsi, e dunque il movimento artistico Cracking Art allude al divario dell’uomo contemporaneo in bilico tra la naturalità pura e un futuro sempre più artefatto.

Lo spazio di Novalis Fine Arts Gallery ospita una mostra d’avanguardia allegra e originale che fornisce spunti di riflessione sull’evoluzione della vita e dell’ambiente, attraverso l’arte. Un’analisi dettagliata che scandisce la materia, partendo dal concetto di scissione molecolare tra autenticità e finzione.

Gli artisti della Cracking Art propongono uno zoo d’animali d’ogni tipo, in plastica riciclata, scelta come materia eccellente per costruire una nuova iconografia, un nuovo codice dell’arte. È un messaggio per la difesa della natura e dell’uomo, un forte impegno sociale ed ambientale, con l’obbiettivo di mettere in luce le problematiche contemporanee.
I soggetti evocano un’insolita follia che punta a colpire l’attenzione dell'osservatore, grazie ai colori accesi e alle dimensioni notevoli (ogni opera è alta in media 2 metri).

Il gruppo internazionale Cracking Art nasce il 30 maggio 1993 con la firma del manifesto detto ‘di fine millennio’, manifesto che ne conferma la filosofia e gli intenti.

Ideologo e fondatore del movimento è Omar Ronda (1947 – Biella/Italia) e firmatari del documento: William Sweetlowe (1948 – Ostenda/Belgio), Renzo Nucara (1955 – Crema/Italia), Marco Veronese (1962 – Biella/Italia), Alex Angi (1965 – Cannes/Francia), Carlo Rizzetti (1969 – Bruxelles/Belgio) e Kicco (1969 – Biella/Italia).

Sono oltre un centinaio le mostre allestite in tutto il mondo, tra cui: 1996 Mille delfini a Milano, Piazza del Duomo, Arengario di Palazzo Reale, Assessore alla Cultura Philippe Daverio. – 1999 Andy Warhol e Cracking Art, Galleria Pananti (Firenze). – 2001 Invito ufficiale e partecipazione alla 49° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. – 2005 Galleria Civica d’Arte Contemporanea Palazzo Collisola (Spoleto) a cura di Martina Corgnati.

Inaugurazione giovedì 4 ottobre alle ore 18

Novalis Fine Arts Gallery
via Carlo Alberto 49/51, Torino
Ingresso libero

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Da giovedì 4 ottobre a giovedì 15 novembre in zona Porta Susa sarà presentato il ‘Black Box’, installazione creata dal movimento artistico Cracking Art. Il periodo di esposizione dell’opera coinciderà con l’inaugurazione della mostra Cracking Art alla Galleria Fine Arts Gallery, in via Carlo Alberto 49/51, Torino, che debutterà il 4 ottobre per chiudere il 15 novembre.

La struttura di Porta Susa sarà un grande cubo nero (dimensioni: 6 metri x 6 metri) sul quale ci saranno coccodrilli e tartarughe policromi di grandi dimensioni in materiale plastico riciclato.
L’opera ha lo scopo di far luce sulle cose di cui ci circondiamo, ha la funzione di mostrarci, tramite l’esasperazione, che ormai non ci accorgiamo più di nulla a causa della letargia emotiva che porta a dare per scontato qualunque cosa.

Nasce così ‘Black Box’, più che opera in senso stretto, banco di prova per l’uomo contemporaneo, digiuno di solitudine e purezza mentale. Il ‘Black Box’ non va confuso con interventi di Land Art; non si tratta di dimostrare che l’intervento dell’uomo sull’ambiente può avere persino valenza estetica, ma di recuperare il proprio sapere.

L’elemento di contrasto è volutamente forte, per meglio comunicare come la natura si è dovuta sottoporre a continue incursioni; il Box è la dimostrazione che ci può essere una via mediana, riconsiderando la nostra posizione all’interno del ciclo vitale.
È un’opera ironica, da visitare. E se i Cracking scelgono l’ironia e gli approcci curiosi è perché, anche durante percorso di crescita è meglio divertirsi…

Porta Susa; Torino
dal 4 Ottobre al 15 Novembre

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Francesco Polenghi
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