Il giardino di Maresa. L'artista ha realizzato un'installazione site specific composta da grandi proiezioni su parete e piccoli monitor open frame. Un hortus conclusus virtuale realizzato con l'ausilio del 3d. Le immagini di sintesi mostrano il fiorire e lo sfiorire dei fiori, i passaggi di luce, il lento ondeggiare degli arbusti.
Il giardino di Maresa
a cura di Simonetta Lux e Domenico Scudero
In occasione di questa mostra l’artista ha realizzato un’installazione site specific composta da grandi proiezioni su parete e piccoli monitor open frame. Il giardino di Maresa, è un progetto di installazione video: un hortus conclusus virtuale realizzato con l’ausilio del 3d. Le immagini di sintesi, in forma di affreschi digitali, mostrano il fiorire e lo sfiorire dei fiori, i passaggi di luce, il lento ondeggiare degli arbusti al vento, le bacche colorate, la studiata composizione architettonica della vegetazione.
“La cosa che più mi interessa è raccontare la drammaticità e la leggerezza di un momento attraverso il movimento anche forzato, innaturale, di elementi adatti ad essere trasportati dal vento; perché è come se il lamento del vento, il suo dimenarsi e la sua incapacità di placarsi prendessero forma attraverso la vegetazione” (M. Pontorno).
Mariagrazia Pontorno lavora con l’immagine di sintesi per ricreare universi impossibili ma anche immagini fotorealistiche che documentano e testimoniano momenti quotidiani di vita, legati alla memoria e al ricordo. Il 3d può simulare veri e propri mondi, raggiungendo risultati così verosimili da mimetizzarsi alla realtà oppure, al contrario, allontanarsi a tal punto da essa da apparire testimonianze di mondi lontanissimi dal nostro.
Mariagrazia Pontorno, nata a Catania, vive e lavora a Roma. Ha partecipato a numerose esposizioni nazionali ed internazionali. Tra le mostre e manifestazioni collettive: Fiori di Luce fra natura e artificio, a cura di Silvia Bordini, Castel Giuliano 2007; Antimatter, underground film festival, Victoria, Canada 2006; XII Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo, Napoli 2004. Tra le mostre personali: Forme dell’immateriale, a cura di Mario De Candia e Claudio Pieroni, Studio Morbiducci, Roma 2006; Alice Hair Deflector, a cura di Paola Capata, Galleria Monitor Video&Contemporary art, Roma 2004.
L’evento fa parte della programmazione della Giornata del Contemporaneo, manifestazione promossa da AMACI – Associazione nazionale dei Musei di Arte Contemporanea Italiani, con la collaborazione dei musei associati, organizzazioni ed istituzioni italiane che operano nel settore dell’arte contemporanea.
La mostra, supportata tecnicamente da EDI - Effetti Digitali Italiani, fa parte del ciclo espositivo Laboratorio, diretto da Simonetta Lux e curato da Domenico Scudero, realizzata con il contributo della Regione Lazio per la ricerca “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”.
Inaugurazione: giovedì 4 ottobre ore 19
Mlac - Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea
piazza Aldo Moro, 5 - Roma
Orario: Lun - Ven ore 10-19:30
Ingresso libero