Con il mio cappello blu... Acquarelli. La mostra percorre un viaggio nel colore e nel divenire della poetica dell'artista, attraverso i cieli stellati notturni, gli arcobaleni, i tramonti mozzafiato e le navi in partenza.
Con il mio cappello blu...
Nell'ambito di *START-Genova*, la *Galleria San** Lorenzo** al
Ducale*propone una mostra interamente dedicata agli acquarelli di
*Sergio Fedriani* a quasi due anni dalla prematura scomparsa del popolare
artista.
È difficile non rimanere colpiti dai colori di queste immagini: *"Siamo
subito attratti dai suoi gialli acquerellati che confluiscono negli azzurri
o nei rosa… entriamo immediatamente proprio attraverso di essi nella
dimensione poetica di Sergio Fedriani"*, ha scritto Emanuele Luzzati
parlando della tecnica del suo amico.
Sergio amava rappresentare se stesso nelle sue opere: attento osservatore
vestito con un cappello e con una sciarpa sempre al vento; un sognatore che
diventa parte integrante del sogno, della sua stessa rappresentazione.
*"Con il mio cappello blu…"* percorre un viaggio nel colore e nel divenire
della poetica di Sergio Fedriani, attraverso i cieli stellati notturni, gli
arcobaleni, i tramonti mozzafiato e le navi in partenza.
"…e la luna un po' più in su."
L'opera figurativa di Sergio Fedriani si è trovata pian piano, zitta zitta,
con la discrezione tipica del suo autore, a lasciare un segno nella cultura
della città di Genova. A partire dalle primissime esposizioni di questo
artista della contemplazione e del sorriso, già dalla fine degli anni
Settanta, fino alla sua immatura scomparsa meno di due anni fa – e in
particolare nel periodo della "rinascita" cittadina a cavallo tra le
Celebrazioni Colombiane e la carica di Capitale Europea della Cultura – il
mondo fantastico fedrianeo, che ama slargarsi in cieli sereni trascoloranti
sopra vasti orizzonti marini, con tutto quel che tali vuoti apparenti di
volta in volta possono ospitare a sorpresa, è riuscito a penetrare nelle
pieghe di flanella del capoluogo ligure e a permeare di sé una nuova
attitudine della genovesità, più rilassata e ottimista rispetto al passato,
decisamente più colorata, perfino più estatica.
Così, al pari dell'arte di Lele Luzzati, anche di quella di Sergio Fedriani
si è appropriata felicemente la città culla di entrambi, quasi incredula di
poter riconoscere in sé impreviste e benvenute qualità di gioia nascosta. Ma
se l'espressività luzzatiana è sempre stata esplosivamente mediterranea,
quella di Fedriani si è presentata e mantenuta piuttosto ammantata di un
maggior riserbo, di una delicatezza quasi britannica, confermandosi in ciò
ancor più "genovese".
Il suo omino alter-ego, estate e inverno sfoggiante gli stessi paltò, le
stesse sciarpe svolazzanti, gli stessi eleganti borsalino, presente ormai
sulle pareti di innumerevoli case cittadine, si è imposto dolcemente come un
efficace emblema dello spirito contemplativo e sognante ligustico. Sarebbe
giusto e bello, dunque, che prima o poi la città gli erigesse un monumento,
ben posizionato in uno spiazzo che prenda il nome dal suo autore. L'ideale,
certo, sarebbe un belvedere sul mare.
Ferruccio Giromini
Sergio Fedriani (1949-2006)
Laureato in architettura, si è dedicato professionalmente alla pittura,
all'illustrazione e all'incisione. Suoi disegni sono apparsi su diverse
testate nazionali tra cui: "L'Espresso", "Il Sole 24 ore", "Il Secolo XIX",
"Il Corriere della Sera" e altre. Attivo nell'editoria per ragazzi
(Garzanti, Vallardi, ecc.) ha realizzato libri, manifesti e cataloghi. Ha
disegnato scenografie e decorazioni per navi. Ha tenuto mostre personali e
partecipato a numerose collettive di illustrazione e di incisione in Italia
e all'estero. I suoi disegni sono comparsi regolarmente nelle principali
rassegne di grafica umoristica a livello internazionale. Sul suo lavoro
hanno scritto numerosi critici e giornalisti.
Dal 2006 è attiva l'"Associazione culturale Sergio Fedriani" che si propone
di mantenere viva la memoria e di valorizzare le opere dell'artista ligure.
Inaugurazione giovedì 4 ottobre 2007 ore 18
Galleria San Lorenzo al Ducale
piazza Matteotti, 60r - Genova
Ingresso libero