Paesaggi in polvere. La mostra presenta una trentina di opere realizzate dall artista negli anni Settanta, appartenenti ai cicli: Affreschi, Dentro l'immagine e Archeologie. Si tratta di lavori in cui la fotografia svolge un ruolo primario, una fotografia nella quale l'artista interviene inserendo altri materiali.
Paesaggi in polvere
a cura di Giulio Bizzarri
Paesaggi in Polvere è il titolo della mostra personale dedicata all’artista modenese Franco Guerzoni allestita dal 6 ottobre al 4 novembre 2007 presso gli spazi restaurati di Palazzo Casotti (piazza Casotti n° 1) nel pieno centro storico di Reggio Emilia. La mostra, a cura di Giulio Bizzarri, è realizzata con il contributo di CCPL ed in collaborazione con i Musei Civici di Reggio Emilia e gli Assessorati alla Città Storica e alla Cultura del Comune di Reggio Emilia. L’esposizione gode inoltre del patrocinio della Biennale del Paesaggio e della Provincia di Reggio Emilia. Durante l’inaugurazione, che avverrà sabato 6 ottobre alle ore 18, in occasione della “Giornata del contemporaneo” (che per il terzo anno consecutivo prevede in tutta Italia, aperture straordinarie dei principali musei ed istituzioni culturali), interverranno il professor Marc Augé, uno dei più affermati antropologi contemporanei, ed il ministro Giulio Santagata, esperto di politiche del territorio. Sia Augé che Santagata sono membri del comitato scientifico della Biennale del Paesaggio.
La mostra di Franco Guerzoni presenta una trentina di opere realizzate dall’artista negli anni Settanta, appartenenti ai cicli: Affreschi, Dentro l’immagine e Archeologie. Si tratta di lavori in cui la fotografia svolge un ruolo primario, una fotografia nella quale l’artista interviene inserendo altri materiali. Montaggi e manipolazioni che riportano al clima sperimentale proprio di quegli anni, anni in cui Guerzoni ha condiviso l’atmosfera di dibattito e ricerca di un’immagine “nuova” con due importanti artisti-fotografi-teorici quali Luigi Ghirri e Franco Vaccari. L’approccio concettuale da loro corteggiato metteva in discussione la radicata tradizione dell’immagine, mosso dall’interesse verso nuovi sistemi di rappresentazione, più che dalla fotografia stessa come imitazione del vero. Il titolo della mostra richiama l’idea di un mondo fortemente segnato dal tempo, e la polvere cui allude si concretizza spesso in vari sedimenti, pezzi di intonaco, reazioni chimiche, elementi naturali che danno la profondità della terza dimensione alla fotografia, usata come sfondo. Il catalogo della mostra, edito da Skira, contiene un saggio di Marc Augé ed uno scritto di Elena Volpato.
Franco Guerzoni è nato nel 1948 a Modena, dove vive e lavora. Fin dai primi anni '70 si dedica alla ricerca dei sistemi di rappresentazione dell’immagine attraverso l’uso del mezzo fotografico, in un contesto di forte influenza concettuale e di un intenso scambio di idee con giovani artisti modenesi quali Vaccari, Parmiggiani, Ghirri. Appartengono a questo periodo “Archeologia”, la prima personale di Guerzoni a Bologna, curata da Renato Barilli nel '73, la collettiva milanese “Blow-Up” del '76 e la collettiva “Foto-grafia”, del '77 a cura di Arturo Carlo Quintavalle.
Negli stessi anni l’artista presta grande attenzione al mondo archeologico; elabora parallelamente libri–opera che affrontano i temi del viaggio, della riproduzione dell’immagine e delle sue molteplici letture. Risale ai primi anni '80 la svolta artistica che lo vede impegnato nella realizzazione di grandi carte parietali gessose. Sono di questo periodo la mostra milanese Cosa fanno oggi i concettuali? realizzata alla Rotonda della Besana a cura di Renato Barilli, e Scavi superficiali, curata da Paolo Fossati alla Galleria Civica di Modena.
Guerzoni approda alla fine degli anni '80 a una ricerca sulla superficie intesa come profondità, che dà luogo a grandi cicli di opere quali Decorazioni e rovine, presentato alla Biennale di Venezia del '90, e Restauri provvisori, in mostra alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna. Un’ampia retrospettiva dell’artista è stata coordinata da Paola Jori nel '96 in occasione della mostra personale presso la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, mentre è del '99 la personale Orienti, curata da Pier Giovanni Castagnoli a Palazzo Massari di Ferrara. Nel 2004 le mostre Sipari a Palazzo Forti di Verona, curata da Fabrizio D’Amico e Giorgio Cortenova, Bianca e Volta alla Casa dell’Ariosto a Reggio Emilia, curata da Fabrizio D’Amico, e, sempre a Reggio Emilia, l’installazione Pitture Volanti curata da Pier Giovanni Castagnoli e Giulio Bizzarri al Broletto. Sono del 2005 l’installazione Pagine Furiose realizzata all’Istituto Italo Francese di Bologna e la mostra Nero Fumo – con testo di Alberto Fiz - alla galleria Spirale Arte di Milano.
Nel 2006 “Peasaggi in polvere” vengono presentate da P. G. Castagnoli alla GAM di Torino. Nel 2007 l’artista partecipa a Genova all’imponente collettiva Linee all’orizzonte, curata da Maurizio Sciaccaluga nelle sedi del Polo Museale di Nervi.
Palazzo Casotti
Piazza Casotti - Reggio Emilia
Orario: giorni feriali ore15 -19, giorni festivi ore15 - 22