Artista milanese abituato per i suoi collage a lavorare con lacerti di giornali e riviste, frammenti di manifesti cinematografici, materiali insoliti e oggetti ritrovati. Le sue opere si avvicinano ai canoni della pittura tradizionale, con l'intento pero' di sovvertirla in chiave concettuale.
Altre vie di fuga. Personale
Kika Events apre ufficialmente a Parma, in via
Langhirano 170/A, il suo spazio all'arte contemporanea con un ciclo di mostre
intitolato Altre vie di fuga.
Ad esordire è Guido Andrea Pautasso, artista milanese abituato per i suoi collage a
lavorare con lacerti di giornali e riviste, frammenti di manifesti cinematografici,
materiali insoliti e oggetti ritrovati. Per la prima volta, ad Altre vie di fuga, le opere di Pautasso si avvicinanodirettamente ai canoni della pittura tradizionale, con l'intento però di sovvertirla
in chiave concettuale.
I suoi muri, realizzati con gesso e colori acrilici su tela, tendono infatti a
destabilizzare il concetto assodato di quadro trasformandosi in aperture tese verso
il vuoto, finestre ideali sul nulla, strati di gesso che spalancano l'immaginazione
altrui verso un altrove che non c'è, che non esiste, una dimensione altra da
percepire, da vivere o da inventare.
La ricerca di Pautasso segue un percorso ideale tracciato in passato da maestri come
Marcel Duchamp, Kasimir Malevitch, Robert Ryman e Piero Manzoni, e trova la sua
ragione d'essere nella dicotomia presenza/assenza, ma a differenza dei suoi
predecessori, che invitavano mediante la sublimazione del grado zero della pittura a
percepire l'immanenza e la trascendenza dell'opera d'arte, l'artista milanese,
attraverso la natura fisica del suo agire artistico dimostra quanto in arte, e nella
vita, il confine tra l'esserci e il non esserci sia labile e permeabile, per non
dire assente.
Le opere di Pautasso sono, per la loro natura, immortali e al tempo stesso
immateriali. La loro esistenza infatti si compone di una miscela equivoca e ai
limiti del surreale, in cui si incontrano desiderio e natura corporea, essenza
fisica e immaginazione. Ed è attraverso di loro che l'artista si fa profeta di
quella tendenza dell'arte contemporanea fondata sulla nozione del vuoto e
dell'effimero. E Pautasso, che da sempre insegue la gioia di rincorrere i sogni, di
vederli materializzare e poi, al limite, di farli scomparire, con i muri esposti da
Kika events, dimostra che l'assenza è l'elemento gioioso e giocoso su cui si può
avere la pretesa di rifondare l'Arte, ritornando a pensare l'Arte stessa come ad una
fusione unica e impagabile di creatività, di fantasia e di vita. L'opera di Pautasso
rende facile comprendere quanto il 'non esserci' che permea il suo agire artistico è
«elemento essenziale al vivere ma non sempre».
L'artista ha esposto in importanti gallerie milanesi tra cui "Il Milione" e la
"Galleria Derbylius", da "Alphacentauri" a Parma, al "Centro Arte Moderna di" Pisa,
da "8,75" a Reggio Emilia; al Salone dei Beni Artistici e Culturali Spazio RAI di
Torino, ma anche in Francia, a Londra ed in Croazia, partecipando anche a numerose
fiere d'arte, tra cui Art Fiera International di Bologna, ExpoArte di Brescia; a
Arte Expo di Monza, MiArt a Milano e Immagina di Reggio Emilia.
Le opere di Guido Andrea Pautasso rimarranno in esposizione presso Kika events sino
al giorno 15 novembre 2007.
All'inaugurazione interverrà l'Assessore alle Politiche Culturali e alla Creatività
Giovanile del Comune di Parma Lorenzo Lasagna.
Inaugurazione giovedi 11 ottobre 2007 alle h.19.30
KIKA events
via Langhirano 170/a, Parma
ingresso libero