Lyceum Club Internazionale
Firenze
via degli Alfani, 48 (Palazzo Giugni)
055 2478264 FAX 055 2478264
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Paride Petrei
dal 14/10/2007 al 17/11/2007
Inaugurazione ore 18

Segnalato da

Lyceum




 
calendario eventi  :: 




14/10/2007

Paride Petrei

Lyceum Club Internazionale, Firenze

Autoritratto in forma di sottomarino nucleare. Nella prima sala e' esposto il ciclo Partenogenesi - matita e penna a sfera su carta - ambientato nell'Isola Comacina. Nella seconda sala l'artista mette in mostra le fasi del suo processo ideativo: i progetti e gli studi che anticipano l'esecuzione di un'opera.


comunicato stampa

Autoritratto in forma di sottomarino nucleare

a cura di Sibilla Panerai

Nella serie di disegni Autoritratto in forma di sottomarino nucleare Paride Petrei si identifica con la storia di un relitto, che acquista un nuovo significante in rapporto alla natura. L’elemento straniante del sottomarino, che nella sua struttura chiusa richiama l’isolamento dell’Io e nel nucleare riassume la condizione in potenza, è simbolo di una presenza che sovrasta la storia. Gli oggetti industriali, sfuggiti, dimenticati o elusi al reale, assumono una valenza simbolica: ricercano uno stato di appartenenza ancestrale all’alba di un nuovo mondo o alle origini dell’universo, in un sentimento profondamente panico con la natura.

Nella prima sala Petrei espone il ciclo iniziale della serie, Partenogenesi - matita e penna a sfera su carta, cm. 30x50 - ambientato nell’Isola Comacina sul Lago di Como (uno dei luoghi di passaggio del Graal); usa uno sguardo da naturalista a seguito di pionieri e, concentrandosi sul dato fenomenico, esclude volutamente la chiara presenza dell’uomo. Costante invece il riferimento storico a regimi di stampo totalitario.

In Partenogenesi I, all’interno di uno scenario naturale rarefatto e isolato, gli uri (bovini estinti nel XVII secolo e poi ricomparsi nel periodo nazista per mezzo di esperimenti di selezione genetica), trasportano i materiali costitutivi del sottomarino; in Partenogenesi II, sullo sfondo di un edificio razionalista (la Casa del Fascio di Como di Federico Terragni), abbandonato tra le montagne e abitato da pappagalli tropicali, avviene l’esplosione della cava da cui si estrae il materiale per il cantiere navale.

In Partenogenesi III la ciminiera della fornace (che ha le sembianze della torre federiciana di S. Miniato, bombardata dai nazisti e poi ricostruita) per la costruzione del sottomarino sta per essere colpita dall’impatto distruttivo di un meteorite. Partenogenesi IV è la trascrizione in morse del dialogo che, nella tavola successiva, avviene tra una lucciola e il sottomarino (a immagine del Kursk, sommergibile russo affondato misteriosamente nel 2000 durante un’esercitazione), raccordati dalla totalità della natura, rappresentata sottoforma di tavola botanica.

Nella seconda sala (la biblioteca), Petrei usa lo spazio per mostrare le fasi del suo processo ideativo, l’ambiente diventa così testimone dei progetti e degli studi che anticipano l’esecuzione di un’opera.
Il suo procedimento consiste nello spogliare lentamente il primo atto della percezione: Petrei restituisce profondità all’evidenza della materia e concede all’estetica soltanto la forma pura, l’idea, nella sua proiezione mentale.

Paride Petrei è nato a Pescara nel 1978. Vive e lavora tra Pescara e Roma.
Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e si è diplomato a L’Aquila. Nel 2000 ha partecipato al Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti, tenuto dal visiting professor Marina Abramovic. Collettive: 2006 Index, Palazzo Sanità di Toppi, Chieti; I love Abruzzo, ex C.of.a., Pescara. 2005 Occhi nuovi. Giovani artisti italiani, Spoltore Ensemble, Palazzo Scassa, Spoltore (PE); Il giardino, Museo Laboratorio, Città S. Angelo (PE); Godart, Museo Laboratorio, Città S. Angelo (PE). 2004 Premio Pescara, Museo Vittoria Colonna, Pescara. 2001 Care-off, Galleria Viafarini, Milano. 2000 Mostra di fine corso, Fondazione Antonio Ratti, Como.

Inaugurazione ore 18: 00

Lyceum club internazionale c/o Palazzo Giugni
via degli alfani, 48 - Firenze
Ingresso libero

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