Max Agostini
Louis Anquetin
Emile Bernard
Gabriel Biessy
Roger Bissiere
Jacques-Emile Blanche
Eugene Carriere
Victor Charreton
Gustave Corlin
Gustave Courbet
Maurice Denis
Pierre Dumont
Jean Dupuy
Emile-Othon Friesz
Armand Guillaumin
Henri Harpignies
Jacques Henner
Paul Huet
Charles Kvapil
Gustave Loiseau
Elisee Maclet
Maxime Maufra
Abraham Mintchine
Hippolyte Petitjean
Georges Rochegrosse
Suzanne Valadon
Bellini Beatrice
Regard sur la peinture francaise 1850 - 1950. Dalle innovative idee della Scuola di Barbizon e dal Realismo di Courbet, nel 1870 nasce l'Impressionismo. La mostra prosegue con opere piu' recenti, fino al secondo dopoguerra. In mostra Gustave Courbet, Maurice Denis, Pierre Dumont, Jean Dupuy e molti altri. A cura di Beatrice Bellini.
Regard sur la peinture francaise 1850 - 1950
a cura di Beatrice Bellini
La storia della pittura francese ha visto artisti di fama mondiale, ma è soprattutto nel XIX secolo che la Francia, principalmente Parigi, diventa il fulcro dell’arte, con innovazioni tecniche e stilistiche che influenzeranno moltissimi artisti in Europa e oltre oceano. Essi, attraverso il loro modo di percepire la realtà, diedero un cambiamento di direzione all’espressione pittorica: passarono il punto di non ritorno, dando principio alla pittura moderna. Questo passaggio segnò un mutamento immenso rispetto agli stilemi degli anni passati. Il primo tassello di quello che si potrebbe semplicisticamente definire il “mosaico del rinnovamento artistico francese” è la Scuola di Barbizon.
Questo è il termine con il quale si usa identificare quel gruppo di artisti che, per primi, iniziarono a dipingere “all’aria aperta” a Barbizon, piccolo villaggio francese situato a circa cinquanta chilometri a sud-ovest di Parigi, ai margini della foresta di Fointainebleau Grazie all’effetto di luminosità che solo all’aria aperta è possibile trovare, gli artisti concentravano la loro attenzione sui giochi di luce e sulle atmosfere create dalla natura. Più tardi le loro tecniche saranno riprese dagli Impressionisti, anch’essi affascinati dalla pittura “en plein air”.
Parallelamente alla nascita di altri movimenti artistici che metteranno le radici dell’arte moderna, nei primi anni del XX secolo, alcuni pittori propongono ancora una pittura molto influenzata dal Romanticismo e dalle tecniche dei barbizonniers
Dalle innovative idee della Scuola di Barbizon e dal Realismo di Courbet, nel 1870 nasce l’Impressionismo, corrente pittorica che rifiutava le tradizioni contemporanee di soggetto classico o sentimentale e lo stile promosso dall’Accademia di Belle Arti di Parigi, tecnicamente meticoloso ed incentrato sul lavoro in atelier.
Gli Impressionisti rifiutarono i dettami accademici, preferendo dipingere paesaggi, scene di strada e aspetti della vita quotidiana, anziché episodi attinti dalla classicità o dalla storia aulica, o improntati al sentimentalismo tardo-romantico allora in voga.
L’arte del XX secolo ha inizio con un’eversione di valori, di forme, di idee: i due primi decenni vedono la nascita ed il completo manifestarsi delle avanguardie, di quei movimenti cioè che creano nuovi linguaggi e condizioneranno lo sviluppo artistico per tutto il secolo. La Francia sarà luogo fertile per questi cambiamenti.
Restò comunque il senso della figurazione intesa come un’immagine che non perde, pur modificandosi nei modi più vari, i termini di una certa riconoscibilità e quindi riconducibilità all’immagine del reale.
Su queste teorie vari artisti, diversissimi per natura, per formazione e per visione del mondo, crearono le loro opere. Gli artisti denominati “Fauves” (Belve) sono l’emblema di questa metamorfosi pittorica. Essi proponevano la figuratività in chiave contemporanea, utilizzando una tavolozza pittorica dai toni forti, quasi aggressivi.
Parigi, intanto, diventava sempre più il fulcro dell’arte moderna; fu un richiamo quasi obbligato per tutti gli artisti europei che desideravano essere al passo con i tempi.
Si venne così a creare una “comunità” di pittori denominata Scuola di Parigi, tutt’oggi esistente, che vede sfilare grandi innovazioni che ancora ai giorni nostri rendono Parigi e la Francia uno dei punti di riferimento per chi ama l’arte; non si può negare che, proprio in questi luoghi, si possono trovare le più incredibili novità artistiche.
Riuscire ad affiancare ed armonizzare stili moderni con il patrimonio storico-artistico di cui la Francia è ricca, osando in una maniera quasi di sfida nei confronti degli altri Paesi, non può che meritare il plauso da chiunque ami l’arte di ieri e di oggi.
Artisti: Max Agostini, Louis Anquetin, Emile Bernard, Gabriel Biessy, Roger Bissiére, Jacques-Emile Blanche, Eugène Carrière, Victor Charreton, Gustave Corlin, Gustave Courbet, Maurice Denis, Pierre Dumont, Jean Dupuy, Emile-Othon Friesz, Armand Guillaumin, Henri Harpignies, Jacques Henner, Paul Huet, Charles Kvapil, Gustave Loiseau, Elisée Maclet, Maxime Maufra, Abraham Mintchine, Hippolyte Petitjean, Georges Rochegrosse, Suzanne Valadon
Inaugurazione ore 18.30
Galleria d'arte Due Bi
via Broseta, 15 - Bergamo
Orario: lun 15.30-19.30; mar-sab 9.30-12.30 / 15.30-19.30; dom 16-19
Ingresso libero