L'esposizione e' composta da una serie di opere inedite della produzione dell'artista, bassorilievi policromi in terracotta, realizzate da Tabusso dal 1987 fino ai giorni nostri. "L'esotismo e' un pensiero di sogno, un'intimita' creativa, una necessita' esistenziale" Nico Orengo
I bassorilievi
Si inaugura Sabato 13 Ottobre alle ore 17,00 una interessante mostra
personale di Francesco Tabusso.
Si tratta di opere inedite, bassorilievi policromi in terracotta, realizzate
dal 1987 fino ai giorni nostri, unici nella produzione del Maestro, che
compaiono solo ora alla vista, per la gioia e la delizia della folta schiera
di ammiratori dell'artista.
Presentazione di Nico Orengo
Le bagnanti di Varigotti sono le Polinesiane di Francesco Tabusso. Perché
attraversare
gli Oceani se il mare è qui, a due passi da casa, dalla città, dalla
campagna, dai boschi,
con colori d'azzurro e ciclamino, buganvillea rossa, arancio amaro? E
l'esotismo è un
pensiero di sogno, una intimità creativa, una necessità esistenziale: la
curva di un desiderio
che la vitalità creativa di Tabusso traduce in bassorilievi in terracotta,
di sorprendente
carnosità, con una eccellente impaginazione tecnica di legno e plexiglas
studiata
e realizzata da Gianni Mori.
È il lungo, ininterrotto canto che l'artista dedica alla figura femminile,
giovinette, ragazze,
donne, immerse in una natura che sembra nascere dai loro stessi sguardi, dal
loro
medesimo sentire sensuale.
Geraldina, Esmeralda, Teresa, Mariannina, donne
al lavoro o
donne in attesa dagli occhi sempre grandi, sempre misteriosi, rivolti in
quel punto dove
si immagina possa convergere passato e futuro. Donne vive e imprendibili,
cercate e isolate
per desiderio, incorniciate in un lampo di colore, di materia.
Fiere, imbronciate, altere, immerse fra petali di rose, fiocchi di neve,
spighe mature,
boschi di muschio, avvolte da una ricca simbologia tradotta in un mondo
popolato di
galletti, gatti, funghi, conchiglie, merli, pettirossi, trote, upupe, le
donne di Tabusso esibiscono
una fissità arcana e classica, una impenetrabilità che è palpabile e
inafferrabile
come un pensiero impesabile, un desiderio inappagato e continuamente
inseguito.
Biografia:
Francesco Tabusso, di famiglia schiettamente piemontese, nasce a Sesto San
Giovanni (Mi) il 27 giugno del 1930, dove il padre Ernesto, ingegnere della
Cogne, è stato trasferito per motivi di lavoro.
Ritornato con la famiglia a Torino, dove vive tuttora, compiuti gli studi
classici all'Istituto Rosmini, Francesco inizia a frequentare lo studio di
Felice Casorati dal 1949 al 1954.
Nel 1953 fonda la rivista "Orsa Minore". Gli sono compagni Francesco
casorati, Aimone, Chessa, Niotti, e come collaboratori, Sanguineti,
Campagnoli e Saroni.
Dal 1963 al 1984 insegna al Liceo Artistico dell'Accademia Albertina di
Torino.
Ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1954, del 1956, del 1958, e nel
1966 è presente alla Biennale con una sala personale.
Diventato affermato pittore è invitato a partecipare alle più importanti
rassegne nazionali e internazionali: New York, Alessandria d'Egitto, Mosca.
E' presente alla Biennale del Mediterraneo in Alessandria d'Egitto con
cinque opere, con dieci opere alla Triennale dell'Adriatico, con un gruppo
di opere alla XXXIII Biennale di Venezia, e con una parete alla IX
Quadriennale di Roma.
Inaugurazione 13 ottobre 2007
Galleria Accademia
Via Accademia Albertina, 3 - Torino
Ingresso libero