Una mostra omaggio all'artista statunitense recentemente scomparso, fra i padri dell'arte concettuale e minimalista. L'esposizione e' composta di sculture, dipinti, disegni, opere grafiche e multipli realizzati tra il 1968 e il 1998, che sviluppano l'idea delle strutture modulari, facilmente riproducibili, incentrate soprattutto sul cubo. Durante l'inaugurazione il curatore del Museo Giuseppe Appella illustrera' le varie fasi della ricerca di Lewitt.
Una mostra omaggio all'artista statunitense
A pochi mesi dalla sua scomparsa, avvenuta nell’aprile scorso, si apre al MUSMA. Museo della Scultura Contemporanea. Matera, una mostra omaggio all’artista statunitense:
Sol Lewitt
Hartford (Connecticut), 1928 – New York, 2007 uno dei padri dell'arte concettuale e minimalista, le cui opere prediligono strutture elementari ed essenziali, giusto compromesso tra qualità percettiva e ordine geometrico, ricerca di bellezza e realizzazione intuitiva.
La mostra del MUSMA, composta di sculture, dipinti, disegni, opere grafiche e multipli realizzati tra il 1968 e il 1998, raccolti dagli amici italiani, sviluppano l’idea delle strutture modulari, facilmente riproducibili. Il cubo, in particolare, è per Sol Lewitt “la forma migliore da usare come unica base per ogni funzione più complessa. È standardizzato e universalmente riconosciuto, non richiede alcuna intenzionalità da parte dell'osservatore; è immediatamente chiaro che il cubo rappresenta il cubo, una figura geometrica che è incontestabilmente se stessa".
Tuttavia, ciò che ha reso Sol Lewitt facilmente riconoscibile, sono i Wall Drawings, le pitture murali realizzate a partire dagli anni ’70, nello spazio extra-pittorico per eccellenza: il muro. Rappresentano la forma d'arte cosiddetta transitoria, poiché il loro destino è di essere, prima o poi, ridipinte. Sol LeWitt amava confrontarsi proprio con l’aspetto temporaneo delle forme d’arte. Fondamentale era il progetto, il più semplice possibile, tale da poter essere facilmente letto e interpretato. Preferiva distinguere la fase di progettazione, riservata essenzialmente all’artista, dalla fase di esecuzione destinata ai suoi collaboratori.
Amava ripetere:“solo le idee possono essere opere d’arte” .
L’artista nasce ad Hartford (Connecticut) nel 1928 da una famiglia di origini ebraiche. Frequenta la Syracuse University e ottiene nel 1949 il diploma di Bachelor of Fine Arts. Si trasferisce poi in Europa per studiare ed ammirare le tele degli antichi maestri. Dopo aver prestato servizio militare durante la guerra di Corea, negli anni Cinquanta è a New York dove, in seguito ad esperienze in svariati ambiti (grafica, design, architettura e fotografia) comincia a prendere corpo la sua volontà di diventare artista. Vi contribuisce in maniera notevole anche un periodo di lavoro come impiegato presso il Museum of Modern Art dove entra in contatto con numerosi colleghi artisti quali Robert Ryman, Dan Flavin e Robert Mangold. Nel 1960 la mostra, Sixteen Americans, curata da Dorothy C. Miller, presenta opere di Johns, Kelly e Rauschenberg, tra gli altri, suscita in lui interesse e eccitazione tanto da fargli dichiarare successivamente di voler “rinunciare alla forma e al colore per procedere in una direzione tridimensionale”.
Nel 1978-1979 proprio il Museum of Modern Art di New York gli dedica la prima retrospettiva, ripetuta in diverse città degli Stati Uniti. Tra le altre mostre di rilievo: Sol LeWitt Drawings 1958-1992, organizzata dal Gemeentemuseum dell’Aia nel 1992 e ripresa nel corso degli anni successivi da numerosi musei in Inghilterra, Germania, Svizzera, Francia, Spagna e Stati Uniti; Sol LeWitt Prints: 1970-1995, una mostra itinerante e d’insieme organizzata dal Museum of Modern Art di New York nel 1996. La retrospettiva più recente è del 2000, organizzata dal San Francisco Museum of Art, e trasferita in seguito al Museum of Contemporary Art di Chicago e al Whitney Museum of American Art di New York. Negli anni Ottanta Sol Lewitt si trasferisce in Italia, a Spoleto, dove è vissuto fino a pochi mesi dalla sua morte.
La mostra sarà inaugurata alle ore 18,00 di martedì 16 ottobre 2007 (ingresso da via San Giacomo) e si protrarrà fino a sabato 8 dicembre 2007. Nella Biblioteca del MUSMA, dedicata a Vanni Scheiwiller, dopo il saluto del Presidente della Fondazione Zétema Raffaello De Ruggieri, il curatore del Museo Giuseppe Appella illustrerà le varie fasi della ricerca di Sol Lewitt.
Inaufgurazione 16 ottobre 2007
MUSMA
Via San Giacomo - Matera
Aperto dal martedì alla domenica ore 10-14 e ore 16-20 fino al 31 Ottobre 2007 e dal 1 Novembre ore ore 10-14. Giornata di chiusura il lunedì.
Biglietto d’ingresso (comprensivo della visita al Musma) intero Euro 5; ridotto Euro 3,50.