Associazione Culturale La Roggia
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Vincenzo M. De Bernardo
dal 26/10/2001 al 8/11/2001
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La Roggia



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Vincenzo M. De Bernardo



 
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26/10/2001

Vincenzo M. De Bernardo

Associazione Culturale La Roggia, Pordenone

Nella definizione dell'artista, il rigore logico della struttura geometrica lotta continuamente con il desiderio della trasgressione che porta la realta' delle geometrie al limite della rottura, ogni volta stravolgendo le forme senza mai abbandonare il ritmo. Nasce cosi' un mondo reale ma non concreto, fatto di labirinti e di paesaggi mentali, di giochi al limite dell'assurdo e di strutture razionali.


comunicato stampa

Il valore demiurgico della geometria, ai fini della conoscenza, è stato riconosciuto sin dagli albori del pensiero, al limite della collocazione al centro della speculazione filosofica e, più oltre, del mito religioso: la griglia sovrapposta alla realtà oggettuale come strumento mediatico della misurazione e della definizione delle cose ha sempre suscitato il fascino del mistero se non dell'incredibile.

Ma solo da poco tempo la geometria ha creato un mondo all'incrocio tra la ragione e la fantasia, realtà di per sé sufficiente e capace di infinite modificazioni, almeno tante quante ne consentono le figure che la mente può costruire, i modi e le direzioni in cui si possono muovere, la possibilità di moltiplicazione e di divisione, di aggiunte e di sottrazione che possiedono le forme per sé stesse ma anche le loro cromie e le variazioni interne ed esterne.

La radice di tutta l'arte geometrica, dalla semplice astrazione fino alla più ardita manipolazione optical, sta appunto nella definizione di un mondo non oggettuale capace di modificazioni infinite in rapporto alla semplice variazione di uno o più elementi secondo una rigorosa sequenzialità logica.

Nella definizione di Vincenzo M. De Bernardo, il rigore logico della struttura geometrica lotta continuamente con il desiderio della trasgressione che porta la realtà delle geometrie al limite della rottura, ogni volta stravolgendo le forme senza mai abbandonare il ritmo, talvolta con l'aggiunta progressiva - in sequenza aritmetica - dello stesso elemento; tal altra con la disgregazione delle strutture composite in quelle primarie, fino all'estremo della leggibilità della figura geometrica; e qualche volta, anche, con la successione delle cromie degradanti.

Nasce così un mondo reale ma non concreto, fatto di labirinti e di paesaggi mentali, di giochi al limite dell'assurdo e di strutture razionali.
Su tutto, la manualità come piacere sensuale del fare che si colloca in binomio con la tirannica presenza "a monte" della creatività per un'improponibile fuga dalla realtà del quotidiano ed un più improbabile approdo nel mondo, al crocevia tra la fantasia e la ragione.
Enzo di Grazia

Inaugurazione sabato 27 ottobre alle ore 18,30.

Orario di apertura:
dal martedì al sabato h 16-19.30

associazione culturale La Roggia
v.le Trieste, 19 P.B. 167 - 33170 Pordenone
tel. e fax 0434552174

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