Substitut
Berlin
Torstrasse, 159
WEB
Torno subito!
dal 25/10/2007 al 16/11/2007
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Segnalato da

Patrick Gosatti



 
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25/10/2007

Torno subito!

Substitut, Berlin

Atto secondo. Piu' che una vera e propria esposizione, e' da intendersi come una "vacanza di lavoro", o la trasferta di una squadra di calcio locale di terza lega a cui manca un attaccante e un centravanti. Questa forma un po' provvisoria nasce dal desiderio di esporre il Centro d'arte la Rada per quello che e': ovvero non una Kunsthalle attrezzata e alla moda che produce grandi ed esclusivi eventi, ma un laboratorio in cui si lavora su progetti esportabili.


comunicato stampa

Atto secondo

La scritta ''torno subito!'' compare spesso sulle vetrine dei negozi italiani, specie nell'Italia meridionale. Di solito compare sulle porte vetrate dei commerci di quartiere - dove per lo più la clientela è sempre la stessa - e sta ad indicare - sottintendendo appunto un rapporto di confidenza con il cliente -, che il proprietario con buone probabilità è andato a bere un caffé e che quindi torna subito. Questo può portare spesso ad incomprensioni, specie quando un turista delle regioni nordiche, o magari americano incappano in uno di questi segnali, spesso non riescono a capire come si possa incorrere in simili inadempienze.

Applicato all'esperienza di questa esposizione de la rada presso il Substitut di Berlino, il titolo ''Torno Subito!'' sta più che altro ad illustrare il carattere un po' spiritoso e un po' insidioso di un'operazione fatta in velocità e che ha come intento principale quello dell'incontro tra un'istituzione della più lontana provincia Svizzera e la fervida scena Berlinese. Più che una vera e propria esposizione, ''Torno Subito!'' è da intendersi come una ''vacanza di lavoro'', o la trasferta di una squadra di calcio locale di terza lega a cui manca un attaccante e un centravanti. Questa forma un po' provvisoria nasce dal desiderio di esporre il centro d'arte la rada per quello che è: ovvero non una Kunsthalle attrezzata e alla moda che produce grandi ed esclusivi eventi, ma un laboratorio in cui si lavora su progetti esportabili mettendo in evidenza aspetti inediti della ricerca di un'artista. Che senso avrebbe se no esporre semplicemente il lavoro degli artisti e non dire niente su chi siamo? da dove veniamo?

Il ticinese d'inizio secolo era prevalentemente povero, si spostava raramente e solo per cercar fortuna, poi solitamente tornava nella terra natia. Quando si spostava in Italia, o in Germania si arrangiava con mezzi esigui scaldando castagne, o pulendo camini. La situazione attuale è naturalmente diversa, ma ci piace pensare che è rimasta simile nell'ambito artistico e così abbiamo deciso di portare con noi questo tipo di immagine. Potendo attingere solo in parte dalla scena locale per dar luogo a questa esposizione, la rada ha invitato ad esporre anche un artista italiano (Giancarlo Norese), un'artista polacca (Angelika Markul), una inglese (Anna Leader) ed alcuni artisti provenienti dal resto della Svizzera.

Aldo Mozzini è nato in Ticino, ma molto presto si è trasferito a Zurigo e non ha mantenuto alcun rapporto con il suo cantone di origine, tranne per il fatto che nel suo lavoro emergono di tanto in tanto dei motivi, o delle improbabili riproduzioni di oggetti rurali tipici del nostro cantone. Katia Bassanini partecipa a distanza perchè ora vive a NY, mentre Giancarlo Norese è stato invitato ad incarnare le radici italiane pur sempre evidenti nei costumi e nella mentalità ticinesi. L'opera di Norese si nutre dell'idea di fallimento, è una specie di Cattelan al contrario, più umano e meno mediatico. Le sue opere tendono spesso a mettere a nudo gli aspetti più contradittori del fare arte contemporanea. Una Szeemann non solo è ticinese, ma, figlia di Harald Szeemann, incarna perfettamente tutto ciò che un'artista delle nostre parti non sarà mai e non potrà mai essere. La sua opera esposta è dedicata alla comunità storica di naturisti costituitasi all'inizio del secolo sul Monte Verità. I

l rapporto con quella che era però essenzialmente una passione del padre, appare qui completamente stravolto e assume un carattere clownesco, per non dire quasi grottesco. Giona Bernardi è un'artista ticinese che fa hip hop e deriva la sua produzione artistica dal gaffitismo e dal fumetto. La scena hip hop è un fenomeno importante della controcultura locale e Giona ne è un rapresentante molto particolare. Il collettivo Niska (niska in finlandese significa nuca), è costituito da un gruppo di artisti locali che ha come prerogativa quella di organizzare eventi fuori dagli schemi dell' arte contemporanea. La loro prima azione consisteva nel realizzare un roadmovie autoreferenziale nel quale il gruppo parte da Locarno alla volta di Sodankyla, nel profondo nord dell'estrema Finlandia ad assistere al Midnight Sun Film Festival, ideato dai fratelli Kaurismaki; una sorta di ''viaggio in Italia'' al contrario, nel quale le tracce della civiltà europea tendono a scomparire e a dileguarsi piuttosto che a manifestarsi. Oggi il collettivo Niska ha uno spazio espositivo dove ospitano esposizioni al di fuori dai generi canonici dell'arte ufficiale (www.niska.ch). Oppy De Bernardo, anch'esso artista ticinese, vive il dramma un po' donchisciottesco di chi vuole fare arte contemporanea in provincia.

Le sue opere riflettono uno spiccato senso dell'unorismo ed hanno una notevole tendenza a cercare la provocazione. Angelika Markul è un'artista di origine polacca, vive e lavora a Parigi ed è assistente di Christian Boltansky; da Boltansky ha ereditato il gusto per il mondo delle tenebre, i suoi video contengono spesso radici autobiografiche, sfiorano alcuni aspetti del cinema di registi come Polanski o Lynch, senza però mai diventare puramente narrativi. Spesso i loro protagonisti sono insetti e animali notturni ai quali spetta sempre un'inevitabile e tragica fine. Anna Leader è una fotografa inglese, il suo modo di interpretare il mezzo fotografico fa riferimento alla storia della fotografia e a quella della pittura. Vivendo da ormai due anni in Ticino Anna ha ritratto alcuni aspetti peculiari del Ticino in modo del tutto inedito. Il lavoro di Sonja Feldmeier (Basilea) è incentrato sullo stravolgimento del linguaggio mediatico e delle sue convenzioni. Sonja ha già esposto più volte alla rada e presso il White Space di Zurigo fondato dall'attuale direttore del Substitut e il suo lavoro era già pesente nella prima tappa di ''Torno Subito!''.

Artisti partecipanti: Giona Bernardi, collettivo NISKA, Anna Leader, Angelika Markul, Katia Bassanini, Oppy de Bernardo, Una Szeemann, Giancarlo Norese, Sonja Feldmeier, Aldo Mozzini.

Substitut
Raum für aktuelle Kunst aus der Schweiz
Torstrasse 159, Berlin
Ingresso libero

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