La spiritualita' africana. Massimo Riposati, curatore della mostra e vicepresidente del Modigliani Institut, propone un percorso in parallelo tra le sculture dell'artista e quelle di arte negra provenienti, in via del tutto eccezionale, dalla collezione privata di Vincenzo Moggi. In tutto 70 opere di cui 4 sculture e piu' di 10 disegni di Modigliani.
La spiritualita' africana
a cura di Massimo Riposati
Con la mostra Modigliani e la spiritualità africana, annunciata la scorsa estate, il Modigliani Institut Archives Légales Paris-Rome apre la nuova sede di Palazzo Taverna a Roma - prima formulazione di quella che sarà la “Casa Modigliani” in Italia - e avvia le sue attività di centro studi sull’opera, la vita di Amedeo Modigliani e sul periodo storico-artistico in cui visse. In questo quadro rientra l’evento espositivo che si è inaugurato alla presenza di Laure Nechtschein Modigliani, nipote di Amedeo Modigliani e titolare dei diritti morali dell’artista.
Modigliani e la spiritualità africana, catalogo Edizioni Carte Segrete con testi di Claudio Strinati, Sylvie Buisson, Christian Parisot e Massimo Riposati, intende illustrare le influenze dell’arte negra sull’opera del grande artista e ripercorrere le esperienze legate alla scoperta dell’arte primitiva da parte di alcuni artisti dell’avanguardia vissuti a Parigi nei primi anni del Novecento.
Massimo Riposati, curatore della mostra e vicepresidente del Modigliani Institut, propone al visitatore un percorso in parallelo tra le sculture del grande maestro e quelle di arte negra provenienti, in via del tutto eccezionale, dalla collezione privata di Vincenzo Moggi. In tutto 70 opere di cui 4 sculture e più di 10 disegni di Modigliani, tra queste alcune presentate in anteprima mondiale, in una esposizione che si preannuncia di grande suggestione anche in virtù di quel “corto circuito” semantico dettato dalla compresenza dell’arte contemporanea e primitiva in un luogo storico quali sono le sale seicentesche di Palazzo Taverna dove la mostra è allestita.
Alle sculture e ai disegni fa da cornice una selezione di preziosi documenti tratti dagli Archivi Legali Amedeo Modigliani che illustrano alcuni momenti della vita dell’artista, il costume e la moda imposti dalla scoperta dell’arte primitiva in quegli anni. Per fare qualche esempio: le cartoline dall’Africa - all’epoca efficace strumento popolare di diffusione della conoscenza - inviate alla famiglia Modigliani dallo zio dell’artista, Amedeo Garsin; la foto del 1918 che ritrae Marie Vassileff in costume africano con una maschera indigena. Dello stesso anno, la foto di Aicha, la modella di colore che ispirò Modigliani. E ancora, l’invito alla collettiva di Arte Negra a la Galerie Devambez a Parigi a cui partecipò l’artista.
Gli Archivi Legali Amedeo Modigliani sono costituiti da oltre 6.000 documenti (diari, primi cataloghi di mostre, oggetti appartenuti al grande artista, memorie della sua famiglia), raccolti e catalogati negli anni grazie all’opera meritoria di Christian Parisot, archivista e biografo dell’artista, presidente del Modigliani Institut, nonché curatore dei Cataloghi ragionati di Modigliani che rappresentano un punto di riferimento imprescindibile per quanti nel mondo vogliano consultare l’opera riconosciuta del genio livornese.
In mostra ci sono anche le immagini che Anna Marceddu ha realizzato al Musée de l’Orangerie a Parigi e quelle del grande fotografo Kurt Amman scattate nei suoi numerosi viaggi all’estero. Esse ritraggono le sculture baulè della Costa d’Avorio, che rappresentano i defunti e gli antenati a cui era affidato il destino degli individui e della comunità, e le maschere baga della contea di Nimba in Liberia, che testimoniano la sfera spirituale delle popolazioni negre.
Modigliani Institut Archives Legales Paris-Rome / Palazzo Taverna
Via di Monte Giordano, 36 - Roma