Caretto
Spagna
Gabriella Ciancimino
Annamaria Tammaro
Ciboh
elle²
Equipe Sens Obligatoire
Alessandro Gabini
Alessandro Nassiri
Tabibzadeh
Luca Pucci
Nordine Sajot
Salis&Vitangeli
Santiago Sierra
Maurizio Coccia
Un'iniziativa che mira ad analizzare con occhio disincantato le attuali dinamiche legate al mondo del cibo. La mostra si apre con un happening artistico e gastronomico per proseguire con una rassegna di video, installazioni e alcuni disegni digitali.
A Critical Food Experience
Un'iniziativa che, attraverso le
sollecitazioni e le provocazioni dell'arte contemporanea, mira ad analizzare
con occhio disincantato le attuali dinamiche legate al mondo del cibo. La
mostra si apre con un happening artistico e gastronomico (che si svolgerà
per l'inaugurazione, sabato 3 novembre, alle ore 12, a cura del gruppo
milanese Ciboh), per proseguire con una rassegna di video, installazioni e
alcuni disegni digitali. Il progetto mira a restituire uno spaccato più
articolato dell'universo simbolico, antropologico e culturale che ruota
attorno al prodotto alimentare.
Un osservatorio privilegiato sulla più essenziale delle funzioni umane. Mangiare e bere, dunque, come attività
primarie, ma anche oggetto di design e fonte di dibattito fra le opposte
zone planetarie. Il rinnovato interesse per il cibo e la cucina, tuttavia, a
volte è frutto di strumentalizzazioni, industriali e politiche. Se non,
addirittura, una operazione di marketing a partire dal concetto di peccato
(Equipe Sens Obligatoire). Ma anche motivo di riscoperta delle proprie
radici, quando la cultura culinaria diventa forma di espressione identitaria
(Gabriella Ciancimino e Annamaria Tammaro). E non solo. Dalla ricognizione
del proprio ambiente attraverso la raccolta di ciò che di commestibile vi
cresce spontaneamente (Caretto e Spagna), si passa al ribaltamento del
rapporto vittima/carnefice (elle²). Salis & Vitangeli guardano alla
nutrizione come metafora vita/morte mediante le evoluzioni di pipistrelli
nel buio.
Invece, al cibo come base di ricatto sociale nel video di Santiago
Sierra, fa da contrappunto l'ironia di Alessandro Nassiri Tabibzadeh, dove
la cioccolata diventa un indicatore dell'attuale trasformazione
occupazionale. Mentre una indagine sul nutrimento come elemento di
espressione antropologica, sociale e culturale permea la ricerca di Nordine
Sajot, cui si affiancano i paradossi Pop di Luca Pucci, che con linguaggio
visivo immediato riflette le nostre contraddizioni alimentari. Per finire,
le inedite sperimentazioni sonore di Alessandro Gabini, che restituiscono
una visione trasversale dell'atto del mangiare, sottratto alla vista, ed al
palato.
La mostra si inserisce all'interno dell'iniziativa Festivol che si terrà a
Trevi (PG) il 3 e il 4 di Novembre. Per informazioni: http://www.festivol.it
Immagine: Santiago Sierra, El Pasillo
Inaugurazione sabato 3 novembre, ore 12 con l' azione artistica commestibile "Matteo Switch", a cura del gruppo Ciboh
Palazzo Lucarini
via Lucarini, 1 Trevi (PG)
Ingresso libero