Parole dal cemento. L'artista si divide tra la pratica della scultura in ferro e la fotografia, strumento attraverso il quale immortalare situazioni precedentemente visualizzate nei minimi particolari.
Parole dal cemento
a cura di Pina Capobianco e Stefano Taccone
Presso il Centro Hurtado (Viale della Resistenza, Polo Artigianale - Scampia, Napoli), per il ciclo “Corrispondenze di frontiera”, a cura di Pina Capobianco e Stefano Taccone, si inaugura “Parole dal cemento”, personale di Rosaria Iazzetta, seconda degli otto artisti chiamati a turno ad elevare il contesto storico, politico, sociale ed economico in cui si trovano ad operare a materia prima del loro lavoro.
L’iniziativa rientra nel progetto ''Costruiamoci un orizzonte'', che ha come promotrice e finanziatrice la Fondazione Vodafone Italia congiuntamente alla Regione Campania, la Provincia di Napoli, il Comune di Napoli e la Compagnia di Gesù con il Centro Hurtado.
Il concetto di “frontiera” è definibile come limite che separa due ambiti distinti. Il territorio di Scampia, estrema periferia nord di Napoli costantemente sospesa tra legalità ed illegalità, tra le buone pratiche di vita sociale ed il totale disadattamento, luogo del vuoto e del pericolo,ma anche spazio per l'agire collettivo, costituisce una tipica “zona di frontiera”.
Rosaria Iazzetta si divide tra la pratica della scultura in ferro, perfezionata durante i suoi frequenti soggiorni in Giappone, e la fotografia, strumento attraverso il quale immortalare situazioni precedentemente visualizzate nei minimi particolari. Tali pantomime, nelle quali spesso e volentieri mette in gioco la sua stessa persona fisica, possiedono sempre una marcata valenza di satira sociale. Analogo, del resto, è lo spirito che pervade le sue sculture, benché queste ultime si esprimano sempre in un linguaggio assai più criptico. Con la presente mostra Rosaria conferma la sua predilezione per la fotografia, ma sceglie di operare prettamente con un medium fin ora da lei mai esplorato,la parola scritta, nonché di collocarsi nello spazio esterno, in vista di un coinvolgimento più incisivo e capillare. Le frasi che campeggiano su alcuni degli edifici più rappresentativi di Scampia sono improntate a toni di sarcastica denuncia dei ben noti disagi in cui il quartiere versa, ma contengono, nel complesso, un piacevole afflato di speranza in un prossimo riscatto.
Rosaria Iazzetta (Mugnano di Napoli, 1977), vive e lavora a Mugnano di Napoli e a Tokyo.
Centro Hurtado
viale della Resistenza (Polo Artigianale Scampia) - Napoli
Orario: lunedì al sabato 9:00 – 13:00 mattina/16:00 – 20:00 pomeriggio
Ingresso libero