Googlegrams. Prosegue il ciclo dedicato alla fotografia spagnola contemporanea dopo d'esposizione di Jordi Bernado. Protagonista e' Google, il famoso motore di ricerca su internet, che diventa fonte dalla quale trarre i tasselli per una serie di grandi mosaici a colori.
Googlegrams. Fotografie
Al via il secondo appuntamento con la fotografia spagnola nella stagione
invernale della Fondazione Studio Marangoni: Joan Fontcuberta con
Googlegrams.
Sembrano i pixel del computer le minuscole immagini che osservate da
lontano, ingannano l'occhio componendo un'unica foto. È Joan Fontcuberta che
ci sorprenderà con le sue opere in trompe-l'oeil tratte da "Googlegrams", in
esposizione alla fsmgallery fino al 22 dicembre 2007. Queste foto sono
frutto di un lavoro elaborato, che vede protagonista il famoso motore di
ricerca su internet, qui trasformato nella sorgente che origina i tasselli
di ognuno di questi mosaici.
Le immagini sono state selezionate da Google
attraverso precise chiavi di ricerca, per poi essere riunite in un'immagine
più grande che mette in evidenza - spesso in maniera provocatoria - le
relazioni tra le parole e le immagini. Come sottolinea l'artista, internet
stesso è "la suprema espressione di una cultura che dà per scontato che
registrazioni, classificazioni, interpretazioni, archiviazioni e narrazioni
per immagini siano inerenti a una completa gamma di azioni umane, da quelle
più private e personali a quelle più scoperte e pubbliche."
Le migliaia di
immagini che compongono Googlegrams, confinate nel ruolo minore di tessere
di un mosaico, diventano rappresentazione visiva dell'anonimato di internet.
Con questo caratteristico senso di malizia, Joan Fontcuberta riunisce tutte
queste tensioni in una provocante dimostrazione di navigazione nei media.
In mostra alla fsmgallery vedremo una selezione di Googlegrams,
soprattutto immagini a noi già note, "ricostruite" però a mosaico, in
un'elegante metafora dei legami tra mass media e coscienza collettiva
nell'era della rete. Nel mirino alcuni dei temi che hanno scosso l'opinione
pubblica: famosa, della serie Googlegrams, la grande immagine dei
prigionieri torturati ad Abu Ghraib generata con immagini degli stessi
pubblici ufficiali coinvolti nello scandalo.
Joan Fortcuberta usa infatti le
sue foto come strumento di denuncia, col quale puntare il dito con forza su
alcune scottanti notizie di cronaca e di attualità. La galleria è aperta
tutti i giorni - eccetto la domenica - dalle 15 alle 19 ad ingresso libero.
Questa mostra è il secondo di tre appuntamenti con la fotografia spagnola,
organizzati dalla Fondazione Studio Marangoni, che si concluderà a marzo
2008 con Chema Madoz ed una selezione dal suo lavoro "Obra Reciente
2000/2005".
Venerdì 9 novembre alle 18 - alla fsmgallery - Joan Fontcuberta, terrà una
conferenza sul suo lavoro, all'interno del ciclo "INCURSIONI. Fotografia.
Arte. Architettura. Pensiero".
info: http://www.studiomarangoni
Joan Foncuberta è nato nel 1955 a Barcellona, dove vive e lavora. Suoi
lavori sono stati esposti in musei e gallerie negli Stati Uniti, Europa e in
Giappone e sono presenti in alcuni tra i più noti musei quali il Museum of
Modern Art di New York, il Museum of Modern Art di San Francisco, l'Art
Institute di Chicago. Suoi contributi sono regolarmente pubblicati in
riviste accademiche e tra le sue pubblicazioni ricordiamo Fauna, Sputnik,
Miracles and Co e Deconstructing Osama.
A conclusione della Stagione della Fotografia Spagnola, il 23 febbraio 2008,
la fsmgallery organizzerà una tavola rotonda condotta da Enrica Viganò
(Admira) sulla scena fotografica contemporanea in Spagna. Parteciperanno
Oliva Maria Rubio (La Fabrica, Madrid) e Lola Garrido (Fotocolectania,
Barcellona).
In collaborazione con l'Istituto Cervantes e l'Osservatorio per le Arti
Contemporanee dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Ufficio stampa
Tabloid soc. coop.
Tel 055 05 15 275
Mob 349 5554747
Fax 055 05 15 274
e.mail press@studiomarangoni.it
Inaugurazione giovedì 8 novembre ore 19.00
fsmgallery
Via San Zanobi 19/r Firenze
Dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19
Ingresso libero