Galleria D'arte Moderna La Torre
Milano
viale Tunisia, 18
02 29510480 FAX 02 29510480
WEB
Giorgio Chiesi
dal 8/11/2007 al 27/11/2007

Segnalato da

Ilaria Mozzacchini & C.




 
calendario eventi  :: 




8/11/2007

Giorgio Chiesi

Galleria D'arte Moderna La Torre, Milano

In mostra oltre 30 delle piu' significative opere eseguite dall'artista dal 2000 ad oggi. Al centro della sua attivita' artistica e' sempre presente l'uomo che oggi non e' piu' una figura distorta e grigia, ma un personaggio quasi "fumettistico" che grida il suo disagio e il suo malessere.


comunicato stampa

Visioni Metropolitane. Personale

a cura di Filippo Conte e Ilaria Mozzacchini

La mostra raccoglie oltre trenta delle più significative opere eseguite da Giorgio Chiesi dagli inizi del 2000 ad oggi. Al centro delle sue opere, fin dai primi anni ’60, è sempre presente l’uomo che oggi non è più una figura distorta e grigia ad indicare la disperazione dell’umanità travolta da un finto benessere materiale ed apparente, ma è un personaggio quasi «fumettistico» che grida il suo disagio e il suo malessere con la stessa forza, ma esprimendosi con il colore e i materiali.

È con il nuovo millennio che Chiesi inizia a sdrammatizzare ed ironizzare sull’essere umano ed i suoi oggetti quotidiani: se in principio rappresenta grosse e coloratissime teste – innestate ai piedi e senza corpi – che, contrastando con i fondi neri, fanno risaltare ancora una volta l’importanza dell’uomo; in seguito le grosse teste squadrate si trasformano in lunghi visi più armoniosi con fondi bianchi e minimalisti in cui gli elementi che circondano la figura come le uova al tegamino, i grossi telefoni o le biciclette nelle discariche metropolitane attirano l’attenzione del fruitore dell’opera.

Il 2005 segna un ulteriore passaggio nel percorso artistico di Chiesi: le grosse teste, eseguite con gestualità e senza ripensamenti, sono vuotate da ogni pensiero e instradate da vari divieti e cartelli che indicano, senza effettivamente volerlo, la strada da seguire. I soggetti ivi rappresentati sono poi contornati da auto, cellulari, lampade, da tutto ciò che la tecnologia moderna propone; il tutto eseguito con un primitivismo infantile che fornisce suggestioni, suggerimenti e materia di pensiero per il proprio futuro.

Le ultime figure del Maestro, le maschere e i graffiti, sono il segno più libero della pittura-non pittura vista e colta sui muri delle città, nelle gallerie della metropolitana e nelle stazioni ferroviarie: reperti di una civiltà sottosopra in cui convivono «cose» della saggezza e «cose» della follia. Un espressionismo gestuale e senza ripensamenti quello di Giorgio Chiesi, che si rende evidente attraverso la realizzazione automatica dell’inconscio dove la tela fa da mezzo comunicante tra segno, materia e colore.

Giorgio Chiesi nasce in provincia di Reggio Emilia, ma si trasferisce a Milano fin da adolescente. Tra gli anni ‘60 e ‘70 Chiesi conosce alcuni artisti tra cui Enzo Vicentini e Gianfranco Ferroni, grazie ai quali comincia a dedicarsi completamente all’arte. Conosce poi Giuseppe Migneco ed inizia a frequentarne assiduamente lo studio. Paolo Marini, gallerista in Firenze, nel 1979 organizza a Chiesi la sua prima personale alla galleria L’Indiano (presentazione in catalogo di Renzo Bretoni). A partire dalla fine degli anni ’70, Giorgio Chiesi entra appieno nel mondo dell’arte tramite la partecipazione a diverse collettive e personali organizzate presso le maggiori Gallerie d’arte di tutte le più importanti città italiane.

Ancora oggi, dopo oltre quaranta anni, ciò che colpisce nella pittura di Giorgio Chiesi è quel senso di freschezza, di giovanile sentimento delle «cose» che non si è fatto indurire dal passare degli anni e dall’accanirsi dell’esperienza. Un atteggiamento disincantato quello di Chiesi, che ha saputo mantenere, anzi espandere, il bel sorriso dell’uomo/artista in smorfia del ribelle per natura, del non omologabile che non si fa rinchiudere in alcun sistema, che va oltre la prevedibilità del visto-non visto, che sta bene d’estate col cappotto e d’inverno col costume da bagno senza pensarci tanto; vivendo bene il privilegio d’essere artista.

Inaugurazione venerdì 9 novembre 2007 alle 18

Galleria D'arte Moderna La Torre
Viale Tunisia, 18 Milano
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [14]
Gianna Carrano Sune'
dal 23/3/2011 al 15/4/2011

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede