In mostra opere su carta eseguite con molteplici mezzi e tecniche. Il supporto dei lavori e' sempre il vassoio sagomato in cartone leggero che crea una metafora dello schermo televisivo.
Identita' senza inchiostri. Personale
Nella personale "Identità senza inchiostri" (il titolo della mostra si
ispira ad alcuni suggestivi versi della poetessa perugina Anna Maria
Farabbi), sono presentati i lavori realizzati nella recente ricerca
espressiva di Franco Altobelli, architetto e artista abruzzese. Si tratta di
opere su carta frutto di sperimentazioni condotte con molteplici mezzi e
tecniche (dall'elaborazione digitale alle tecniche tradizionali, agli
acrilici, le matite, i pastelli ecc.).
Supporto dei lavori è sempre il vassoio sagomato in cartone leggero, la cui forma e cornice l¹autore assume
creando una metafora, caustica e incisiva, dello schermo televisivo. E non
solo. Difatti il tema che Altobelli approfondisce da alcuni anni è quello
dell'identità, dell'identificazione tra vero e verosimile.
Ciò che affascina
l¹artista sono le relazioni (difficoltose se non impossibili) che portano a
vivere il reale, o meglio la realtà reale, direttamente, senza
intermediari. Intermediari che, invece, generano un processo di sdoppiamento
e di transfert verso il soggetto cui identificarsi o verso il suo relativo
simbolo, in una sorta di procedimento di iconidentificazione.
Le chat, non
a caso, sono l'occasione in cui la comunicazione è possibile alterando la
propria identità attraverso uno specie di maschera quale è, ad esempio,
l'avatar; anche il fenomeno planetario di Second Life può essere
interpretato come la sconcertante punta d'iceberg di una realtà che ormai
non ri-conosce più se stessa. Sulle problematiche attuali riferite alle
relazioni identità/alterità, riflette il testo critico di Maria Vinella.
Inaugurazione: 13 Novembre 2007 ore 18
Studio Arte Fuori Centro
via Ercole Bombelli, 22 Roma
Ingresso libero