The end of second act. Perino & Vele, in occasione di Tusciaelecta 2007, hanno progettato un'installazione sospesa per le mura del Teatro Niccolini, una seconda pelle dalle sembianze animali che interrompe la monumentalita' dello spazio architettonico inducendo nell'osservatore un sottile senso di straniamento. A questo si aggiunge poi il senso di incertezza percettiva indotta dall'indeterminatezza del materiale: attraverso l'impiego della cartapesta, gli artisti sfidano la solidita' tipica della scultura tradizionale invitando a un nuovo sguardo. A cura di Arabella Natalini.
a cura di Arabella Natalini
Tusciaelecta ovvero Arte contemporanea nel Chianti, manifestazione d’arte pubblica che da oltre 10 anni opera su un modello di ridefinizione del paesaggio, e degli insediamenti urbani, attraverso l’inserimento di opere d’arte contemporanea nel Chianti con l’intento di costituire un rapporto tra opere d’arte, appositamente realizzate, e contesto ospitante, presenta un nuovo appuntamento:
Sabato 1 dicembre si terrà l’inaugurazione di The End of Second Act, installazione permanente appositamente ideata per il Teatro Niccolini di San Casciano Val di Pesa da Perino & Vele, artisti noti nel panorama nazionale e internazionale per le loro installazioni in cartapesta, per l’originalità formale e l’impegno sociale della loro ricerca.
Invitati a realizzare un’opera permanente per il Comune di San Casciano, Perino & Vele hanno progettato per le mura del Teatro Niccolini un’installazione sospesa, una “seconda pelle” dalle sembianze animali che interrompe la monumentalità dello spazio architettonico inducendo nell’osservatore un sottile senso di straniamento. A questo si aggiunge poi il senso di incertezza percettiva indotta dall’indeterminatezza del materiale: attraverso il rinnovato impiego della cartapesta, utilizzata dal duo campano fin dal suo esordio per plasmare forme singolari, morbide e sinuose (e in questo caso rivestite in vetroresina per aumentarne la resistenza agli agenti atmosferici), gli artisti sfidano la solidità tipica della scultura tradizionale invitando a un nuovo sguardo. The end of second act mette così in atto una “narratività inconsueta”, capace di mutare condizioni e consistenza del quotidiano per dar vita a relazioni e paesaggi straordinari.
Perino & Vele (Emiliano Perino, New York, 1973; Luca Vele, Rotondi, 1975), attivi dal 1994, hanno sempre giocato con la capacità degli osservatori di riconoscere nelle loro sculture la propria realtà quotidiana, mostrandogli attraverso una luce nuova, iconica e ironica a un tempo, il mondo degli oggetti che ci circondano.
I risultati di questa ricerca hanno trovato ampia visibilità sulla scena dell’arte italiana e internazionale: autori di un’installazione permanente per la stazione Salvator Rosa progettata da Alessandro Mendini per la Metropolitana di Napoli (ribattezzata “delle 500” in loro onore), hanno partecipato a numerose rassegne in Italia e all’estero (si ricorda la presenza alla Biennale di Venezia nel 1999) e tenuto personali a Napoli, Milano, Bruxelles, Torino, Ferrara e Roma. Vivono e lavorano a Rotondi e Pechino.
TUSCIAELECTA. Arte contemporanea nel Chianti Dal 1996 ad oggi Tusciaelecta ha ospitato più di cinquanta artisti, invitandoli a soggiornare nelle cittadine coinvolte e a progettare opere che intervenissero nel territorio. I lavori, eterogenei per processualità, progettualità e poetica, si trovano a travalicare la sfera prettamente estetica per inoltrarsi nella dimensione sociale, non solo con la loro presenza nei luoghi, ma anche attraverso lo scambio con il pubblico e con le energie produttive locali.
La rassegna è promossa dai Comuni di Greve in Chianti, Barberino Val d’Elsa, Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Impruneta, Radda in Chianti, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa e Firenze, in collaborazione con Regione Toscana, Province di Firenze e Siena, Agenzia di Promozione Turistica di Firenze.
Sabato 1 dicembre 2007, ore 16
Teatro Niccolini
Via Roma 47, San Casciano Val di Pesa