Sinflex. Excerpts 2006/2007. In mostra alcuni estratti da un progetto aperto a cui l'artista sta lavorando da tempo. Un'installazione video accompagnata da una creazione sonora di Wang Inc. e composta da due grandi proiezioni che si fronteggiano: un'animazione e un film che documenta una performance di Pepe in compagnia di una moltitudine di sanguisughe. A cura di Andrea Lissoni.
a cura di Andrea Lissoni
Federico Pepe è nato a Omegna (VB) nel 1976. Ora vive a Milano con Stefania,
Violetta e Antonio Tranquillo. Passa con disinvoltura e altrettanta energia dal
disegno alla fotografi a, dall’animazione alla performance, dalla scultura a
quant’altro possa veicolare la sua esuberante vena creativa. È ideatore di Le
Dictateur, un progetto editoriale estremo, realizzato con la collaborazione
dell’amico fotografo Pierpaolo Ferrari, in cui sono stati coinvolti artisti notissimi
e autori inediti nell’ambito di un’assoluta libertà espressiva.
In mostra alcuni estratti da SINFLEX, un progetto aperto a cui Federico Pepe
sta lavorando da tempo. Un’installazione video accompagnata da una creazione
sonora di Wang Inc. e composta da due grandi proiezioni che si fronteggiano:
un’animazione e un fi lm che documenta una performance dell’artista in
compagnia di una moltitudine di sanguisughe. Dodici disegni di grande
formato. Una grande installazione di cui non si può anticipare una descrizione,
perché ancora nessuno, tranne l’autore che non rivela, ne sa nulla.
Mostre personali:
2004: The Holy Site, DieselWall 2004, Milano; 2003: Retch, Spazio (h),
Milano.
Mostre collettive e progetti:
2007: L’incanto dell’illusione, spazio Argelati, Milano; My land, San Miniato,
Pisa. 2006-2007: Le Dictateur, (compendio di arte contemporanea). 2005:
Ritorni d’immagine, galleria The Flat - Massimo Carasi, Villa Noris, Verona;
Post-Photography, galleria Changing Role, Napoli; Made in Italy, galleria Cardi
& Co., Milano; Malcostume italiano. Irriverenze e incongruenze, galleria The
Flat - Massimo Carasi, Milano. 2004: Assab One 2004. La nuova generazione
artistica in Italia, Assab One, Milano. 2003: 0123456789. 10 young italian
artists’ installations about time lapse, Torino.
“In piedi. A torso nudo. Percorso dalle sanguisughe. Federico Pepe beve vino.
E le sanguisughe iniziano a succhiare. Beve sempre più. Tiene una barchetta fra
le mani. Le sanguisughe strisciano sulla pelle. Finiscono a terra. Lui barcolla.
Si accascia. Disfatto. Il pavimento e la parete di fondo, prima bianchissimi,
scompaiono. E l’immagine diventa improvvisamente un disegno. Segni rossi,
oggettini scuri, la barchetta abbandonata a se stessa, tracce rosse, dripping, un
corpo al centro.
Un’icona, uno stemma araldico in lenta evoluzione, sfondo nero. Una bizzarra
animazione, ora 2D, ora 3D, in parte in pellicola. Un organismo che muta,
cambia stato e scivola fra l’essere una macchina celibe e un’astrazione
possibile della performance di sanguisughe ubriache. Ma anche tutt’altro.
O forse niente.
La ripresa della performance alcoolista di Federico Pepe e la bizzarra animazione
si fronteggiano, proiettate su due grandi schermi.
La colonna sonora di Wang Inc. accompagna, contraddice ed espande le
immagini, trasformando l’ambiente in una grande camera di segni, di segnali e
di sensi. Dissociati, dissonanti, fatalmente consanguinei.
A parte, centro pulsante dell’intero progetto, una serie di disegni. E un’installazione.
Tutto questo è Sinfl ex. Una ricerca, un’esplorazione, una necessità e
un’ossessione di Federico Pepe lungo l’ultimo anno e mezzo.
Tutto questo è insensato. Completamente. È un viaggio, una deriva personale
in cui non c’è nulla da capire. Da associare. Da riconoscere.
Finalmente.
Ecco cosa ci piace. Non solo la singolarità, l’apertura, i rimbalzi pazzi nella
storia dell’arte contemporanea o l’immaginario. E il suo essere impeccabile,
ma anche aperto e disorientato.
Ci piace che qualcuno come Federico Pepe faccia cose, opere, apparentemente
del tutto insensate. Ma piene di senso per sé. Perché gli vien da farle. E non può
farne a meno. Senza smettere di disegnare, nemmeno per un istante, la fatale
necessità dell’arte”.
Andrea Lissoni
opening mercoledì 21 novembre 2007 alle 20.30
Assab One
via Assab 1 - Milano
Orari: dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00 e su appuntamento
Ingresso libero