Aldo Nove / Isabella Santacroce La generazione che scrive, la generazione che legge. Giovani scrittori incontrano giovani lettori.
Aldo Nove / Isabella Santacroce.
La generazione che scrive, la generazione che legge.
Giovani scrittori incontrano giovani lettori.
Venerdì 14 aprile, alle ore 17, secondo appuntamento con "La generazione che scrive, la generazione che
legge", l'iniziativa promossa dal Comune e dalla Biblioteca Civica di Riva del Garda per avvicinare "giovani
lettori" e "giovani scrittori". Protagonisti della seconda iniziativa – "Tra pulp ed esperienza" – Aldo Nove e
Isabella Santacroce. Aldo Nove è lo pseudonimo di Antonello Satta Centanin. Nato a Viggiù, vive e lavora a Milano.
Giornalista, critico, e abile poeta. "Woobinda e altre storie senza lieto fine" (Castelvecchi, 1996) è la raccolta di racconti che lo
ha imposto come narratore al pubblico e alla critica. Nel 1998 sono usciti per Einaudi/Stile Libero "Puerto Plata Market" e
una nuova edizione del suo primo libro – "Superwoobinda" – integrata con alcuni testi inediti. Dirige la collana di poesia
contemporanea "InVersi" di Bompiani, le cui pubblicazioni includono dei compact disk con letture di vari autori. Isabella
Santacroce è nata e vive a Riccione. Come scrive Lello Voce sul numero di "Kult" dello scorso dicembre, "è il
corpo della nostra scrittura metropolitana. E’ il suo martoriarsi d’eccessi, di sostanze, di giochi, di rischi. Da
"Fluo" a "Destroy" e fino a "Luminal", il suo stile inconfondibile mescola tenerezza e oscenitÃ
come sanno fare solo gli scrittori di razza." Tutti i suoi romanzi sono usciti da Feltrinelli. Collabora a "Max", "GQ" e "Sette".
Info:
Segr. Org. e Ufficio Stampa, Silvia Tessitore: 0338.7676020 – 0823.371162
Biblioteca Civica Riva del Garda, dir. Federica Fanizza 0464.553386
E–m@il: biblioteca@rivadelgarda.com
La generazione che legge
La ricerca letteraria - come esperirsi di una diversa espressività della scrittura creativa, che tende a fondare nuovi modelli, a rinnovare
canoni consueti - è da sempre uno degli strumenti attraverso i quali la lingua si tiene viva e procede verso forme sempre nuove della
comunicazione. Mediante continui scarti, ri/creazioni lessicali, sintattiche e formali, l'autore ri/elabora tecniche, figure e punti di vista,
utilizzando tutte le risorse disponibili al suo proprio linguaggio. Gli esiti più felici introducono stili e tendenze destinati a lasciare un segno
preciso nel percorso della produzione letteraria. In questo consiste la "necessità " della ricerca letteraria. I linguaggi oggi
disponibili a chi si cimenta con la scrittura creativa sono molteplici e diversi, nuove attrezzature e occasioni stimolano e accelerano
l’esercizio e il mutamento. La nuova letteratura italiana attinge — in chiave attuale, ma in linea con il passato - alla
realtà e ai suoi incubi, via via sempre più diffusi e pervicaci, e usa linguaggi sempre
più "approssimati" a sé stessi e tra loro. Una giovane leva di narratori ha trovato negli ultimi anni sostegno presso il pubblico
che ne ha gradito il lavoro e tra gli editori che l'hanno selezionato e promosso, e si è imposta alla critica. Questa leva rappresenta di
fatto i più recenti orientamenti della ricerca, in quest'ambito letterario. Utilizza spesso linguaggi labili, sfuggenti, spiazzanti,
(apparentemente?) poco compatibili con i modelli "tradizionali", ne esplora limiti e possibilità , li smonta, li gioca, li ricolloca e
ne trae vantaggio, per sé, per i lettori, per l'industria del libro. Il "fenomeno" dura già da un po', con esiti
comunque significativi, anche se di diverso spessore. Forse, non è ancora "storicizzabile", ma sicuramente collocato: riguarda un
particolare segmento di generazione, che – sembrerebbe – scrive e legge di più, rispetto al passato. D'altra parte, pare davvero
annunciarsi un'epoca di "comunicabilità totale", in cui la parola decisamente recupera sull'immagine, anche grazie
ai più nuovi strumenti della tecnologia che, come la Grande Rete, utilizzano diffusamente la scrittura. Di questo, sembrano essersi accorti – per
primi – proprio i giovani. Proviamo dunque a mettere a confronto la generazione che scrive con la generazione che legge.
"La generazione che scrive,
la generazione che legge"
è un'iniziativa realizzata con la collaborazione di
Editrice Zona – idee e opere d'ingegno
pcadema@tin.it
L'organizzazione e l'ufficio stampa
sono a cura di 'O BOX comunicazione & servizi