Jarach Gallery
Venezia
San Marco - Campo San Fantin, 1997
041 5221938 FAX 041 2778963
WEB
Close to dark
dal 23/11/2007 al 11/1/2008
mar - sab 10-13, 14.30-19.30

Segnalato da

Jarach Gallery




 
calendario eventi  :: 




23/11/2007

Close to dark

Jarach Gallery, Venezia

In mostra opere fotografiche di 9 artisti emergenti italiani ed europei. L'esposizione suggerisce differenti modi di confrontarsi con l'oscurita' e di interpretarne la presenza, facendone il territorio dell'inconscio e dell'immaginario, dell'alterita' e del non detto. A cura di Daniele De Luigi.


comunicato stampa

A cura di Daniele De Luigi

Jarach Gallery è lieta di presentare Close to dark, una mostra collettiva che riunisce opere fotografiche di nove artisti emergenti italiani ed europei. La fascinazione dell’oscurità come metafora dell’inesprimibile ha attraversato in forme diverse tutta la cultura occidentale a partire dall’età romantica. Essa permane nella contemporaneità nella percezione diffusa che esista un lato invisibile oltre la superficie della realtà fenomenica, testimoniando una frattura non sanata tra scienza del visibile e accettazione di ciò che resta occulto ai sensi. Close to dark suggerisce, attraverso la visione di questi artisti, differenti modi di confrontarsi con l’oscurità e di interpretarne la presenza, facendone il territorio dell’inconscio e dell’immaginario, dell’alterità e del non detto.

Negli interni di teatri di Claudio Gobbi (Ancona, 1971. Vive a Parigi) domina un’atmosfera di silenzio e attesa, in cui il buio è una presenza latente, psicologica. Negli interiors ordinari di Marleen Sleeuwits (Enschede, Paesi Bassi, 1980. Vive a L’Aia) si annidano angoli di penombra capaci di suscitare in noi un sentimento misto di timore ed attrazione. Marco Campanini (Parma, 1981. Vive a Fidenza) mette in atto una riflessione sulla profondità semantica delle immagini, in cui le ombre acquistano un ruolo metaforico.

Per Giorgio Barrera (Cagliari, 1969. Vive a Milano), che fotografa situazioni in interni privati attraverso le finestre, il buio notturno è una cornice che rende la scena più enigmatica. Per Primoz Bizjak (Šempeter Pri Gorici, Slovenia, 1976. Vive a Madrid) la notte è il momento privilegiato per evocare, grazie ai colori artificiali e ai contrasti di luce, l’anima di luoghi urbani desolati. Un cantiere aperto nell’arco di una sola notte è lo scenario di cui Andrea Botto (Rapallo, 1973, dove vive) coglie i segni inediti che il buio circostante decontestualizza dal paesaggio.

Teodoro Lupo (Treviso, 1975. Vive a Berlino), nel misurarsi con l’oscurità della notte, compie un percorso interiore di regressione a un’innocenza della visione. Claudia Pozzoli (Lecco, 1981. Vive in provincia di Sondrio), mostrandoci gli aditi di minuscole tane di animali, ci conduce sulla soglia di un mondo invisibile. Per Flavia Sollner (Salzgitter, Germania, 1983. Vive tra Londra e Oslo) l’oscurità è il luogo in cui si manifesta la possibilità di una dimensione fantastica nascosta nelle profondità dell’animo umano.

Inaugurazione 24 Novembre 2007, ore 18

Jarach Gallery
San Marco - Campo San Fantin, Venezia
Ingresso libero

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