1/9 unosunove arte contemporanea
Kuba Bakowski
Haris Epaminonda
James Hopkins
Carlos Irijalba
Jaime Pitarch
Matt Stokes
Raffaele Gavarro
Una mostra giocata sui diversi significati che sottendono alla parola 'equilibrio', che gli artisti invitati percorrono continuamente utilizzando diversi media per realizzare installazioni, video e fotografie. Sono: Kuba Bakowski, Haris Epaminonda, James Hopkins, Carlos Irijalba, Jaime Pitarch e Matt Stokes. Mostra a cura di Raffaele Gavarro.
a cura di Raffaele Gavarro
Non è difficile intuire quanto sia essenziale il concetto di
equilibrio nella nostra vita. Basta solo considerare quanto
esso sia presente nel linguaggio comune per indicare uno
stato di saggia interpretazione dei fatti della vita. “Avere
equilibrio”, “mantenere l’equilibrio”, ma anche “valutare con
equilibrio” e “muoversi con equilibrio”, sono esempi che non
hanno bisogno di molte spiegazioni.
Ma il termine equilibrio ha anche un’accezione più spericolata,
quando indica la capacità di rimanere in bilico tra la
molteplicità di significati che connota la nostra realtà attuale.
Quando l’equilibrismo diventa, in altre parole, la capacità di
giocare con doppi, tripli e più sensi, mirata a svelare la natura
meno visibile delle cose, delle parole e delle esperienze della
vita.
Balance è una mostra che lavora sulla linea sottile che
sottende la parola, una linea che è tanto fisica, quanto
mentale. Gli artisti invitati in Balance la percorrono
continuamente avanti e indietro.
Kuba Bakowski (nato a Poznan – Polonia – nel 1971. Vive a
New York) lavora sul delicato equilibrio che c’è tra la realtà e
la sua alterazione. In Balance, Bakowski presenta una serie di
light box della recentissima serie intitolata Ursa Major.
Dedicata alla più famosa costellazione della nostra volta
celeste. Il lavoro sviluppa attraverso una serie di immagini
fotografiche in cui gruppi di sette persone, con delle
lampadine in mano, formano il disegno della costellazione.
Accanto a queste ci sarà Untitled installation with globe
(2006), in cui un mappamondo gonfiabile è al centro delle
correnti d’aria formate da una decina di piccoli ventilatori.
Haris Epaminonda (nata a Nicosia nel 1980 – Cipro. Vive a
Berlino) si muove tra reale e virtuale, sfidando l’abilità del
fruitore a coglierne limiti e passaggi. In Balance, Epaminonda
presenta i video Elapsed e Tarahi II. Entrambi sono dotati di
colonne sonore che favoriscono quella sospensione
temporale in cui viene mostrato il paesaggio di Elapsed e i
personaggi di Tarahi II.
James Hopkins (nato a Stockport nel 1976. Vive a Londra)
lavora spingendo l’equilibrismo alle soglie dell’illusionismo.
Oggetti alterati, installazioni e anamorfosi, sono i suoi ambiti
linguistici. In Balance, Hopkins presenta una serie di
installazioni e di oggetti manipolati e alterati, oltre ad una foto,
Mysteyspot, tutti dedicati alle varie declinazioni del concetto
di equilibrio.
Carlos Irijalba (nato a Pamplona nel 1979. Vive a Madrid),
lavora con vari media, realizzando oggetti fortemente
modificati e immagini che lavorano sulla modificazione della
percezione. In Balance, Irijalba presenta una serie di
fotografie della serie Outside comes first e di quella intitolata
Devices.
Jaime Pitarch (nato a Barcellona nel 1963, dove vive) lavora
con diversi media, passando da scultura e installazioni, a
fotografia e video, in cui la costante è sempre un ironico
equilibrismo e sovvertimento delle regole. In Balance Pitarch
presenta una mappa della serie Pangea, un dipinto della serie
dei Puzzle, una scultura realizzata con le mollette da bucato
dal titolo Wooden pegs, e un video dal titolo Rethinking David
& Goliath.
Matt Stokes (nato a Penzance, Cornwall - UK – nel 1973.
Vive a Newcastle) è il vincitore del Beck’s Future 2006 con il
video Long after tonight. In Balance, Stokes presenta un altro
video dal titolo Cipher. Girato sempre in super 16 mm nella
Usher Hall di Edimburgo, in Scozia, nel 2006, Cipher è uno
straordinario affresco visivo e sonoro, dominato dal grandioso
organo a canne che ne è il protagonista. Affianco a questo ci
sarà un’installazione dal titolo Secret Selections, anch’essa
dedicata a concerti di musica sperimentale con organi a
canne, appositamente commissionati e trascritti per questo
strumento. Il lavoro è composto da tre bandiere, una serie di
posters, programmi dei concerti, una panchina e una scatola
di legno con all’interno un lettore cd, a cui sono collegate
diverse cuffie da cui ascoltare gli organi che suonano partiture
che vanno dal genere northern soul, al black metal.
INAUGURAZIONE MERCOLEDI’ 28 NOVEMBRE 2007 ORE 19.00
1/9 unosunove arte contemporanea
Via degli Specchi, 20
Palazzo Santacroce 00186 Roma, Italia
orari di apertura:
Martedì – Venerdì dalle 10.00 alle 20.00
Sabato dalle 12.00 alle 20.00