A12
Claudio Abate
Georges Adéagbo
Giovanni Anselmo
J.G. Ballard
Massimo Bartolini
Gianfranco Baruchello
Geoffrey Bawa
Laurent Berger
Stefano Boeri
Hervé Brunon
Lucius Burckhardt
Daniel Buren
Janet Cardiff
Maurizio Cattelan
Gilles Clément
Enzo Cucchi
Anthony Dunne & Fiona Raby
Jimmie Durham
Maria Eichhorn
Marco Fedele di Catrano
Teresita Fernà ndez
Thierry Fontaine
Jakob Gautel
Nicolas Gilsoul
Dan Graham
Bruno Graziani
Cai Guo Qiang
Zaha Hadid
Hoo Hanroo
Yung Ho Chang
Fabrice Hybert
Toshi Ichiyanagi
Koo Jeong-a
Bertrand Lavier
Bruno Latour
Claire Legendre
M/M
Eric Madeleine
Stéphane Marcault
Alexandros Markeas
Marisa Merz
Barbara Nemitz
Udo Noll
Giancarlo Norese
Alfredo Pirri
Lorenzo Romito/Stalker
Guy Tortosa
Luigi Ontani
Natasha Sadr-Haghighian
Yutaka Sone
Massimo Venturi Feriolo
Franz West
Laurence Bossé
Carolyn Christov-Bakargiev
Hans Ulrich Obrist
La Ville, le Jardin, la Mémoire 1998-2000. Esploreranno il tema dei giardini delle nostre città più di trenta artisti internazionali insieme agli artisti residenti a Villa Medici. Villa Medici ha ospitato, nell'estate 1998 e 1999, la prima e la seconda edizione di un ciclo espositivo triennale dedicato all'arte contemporanea La Ville, le Jardin, la Mémoire. I tre curatori inviati dal Direttore dell'Accademia di Francia a Roma, Bruno Racine sono Laurence Bossé, Carolyn Christov-Bakargiev e Hans Ulrich Obrist. Il ciclo si conclude nell'estate 2000 con un'edizione più specificatamente dedicata al tema del giardino.
Esploreranno il tema dei giardini delle nostre cittÃ
più di trenta artisti internazionali insieme agli
artisti residenti a Villa Medici
Villa Medici ha ospitato, nell'estate 1998 e 1999, la prima e la seconda edizione di un
ciclo espositivo triennale dedicato all'arte contemporanea La Ville, le Jardin, la
Mémoire. I tre curatori inviati dal Direttore dell'Accademia di Francia a Roma, Bruno
Racine sono Laurence Bossé, Carolyn Christov-Bakargiev e Hans Ulrich Obrist. Il ciclo
si conclude nell'estate 2000 con un'edizione più specificatamente dedicata al tema del
giardino.
Nel 1998 e nel 1999, Villa Medici ha aperto le sue porte al pubblico romano che ha
potuto riviverne gli interni e una parte dei giardini. Il primo anno, trenta artisti e architetti
contemporanei hanno lavorato sulle relazioni tra la città e la natura inurbata, e il secondo
anno sulla memoria come capacità di creare inediti percorsi attraverso il tempo e la
storia.
La terza edizione, dedicata al giardino, verrà inaugurata il 21 giugno 2000 e resterÃ
aperta fino al 24 settembre.
Concetto generale del ciclo
La "città " metropolitana come immagine e realtà contemporanea fluida in continua
mutazione, luogo fisico e virtuale dove si costituisce e si modifica l'identità delle persone e
delle comunità attraverso i loro attraversamenti e la creazione di molteplici percorsi; la
"memoria" come capacità di creare percorsi sia verticali che orizzontali attraverso il
tempo e la storia, personale e collettiva; il "giardino" come teatro della memoria, come
utopia che ingloba la "natura" nelle "mura" della città , come luogo di piacere sensuale e di
rifugio, di contatto con le realtà biologiche della vita e con un tempo più lento e "inattuale"
ove la riflessione ha spazio.
2000 Il Giardino
Il progetto di quest'anno si svolgerà principalmente nei giardini di Villa Medici e all'interno
degli atelier degli artisti residenti a Villa Medici, situati lungo le Mura Aureliane che
delimitano una frontiera tra lo spazio tranquillo, circondato dalle mura di Villa Medici, e la
via trafficata del Muro Torto. E' qui che l'urbano e il pastorale, il contemporaneo e i
ricordi della concezione rinascimentale di Ferdinando de' Medici si sovrappongono e si
interconnettono.
La Ville, le Jardin, la Mémoire ha esplorato le relazioni tra memoria, natura e cultura nel
mondo attuale. Mondo urbano post-moderno e post-coloniale, con un bisogno sempre
più pressante di riflessione e di senso ecologico.
L'esplosione, attraverso internet, delle tecnologie informatiche e della comunicazione
appare in parallelo con lo sviluppo di una rete di città virtuale e di comunità creata per
obiettivi e ideali condivisi, andando ad annullare i rapporti di prossimità o di distanza
fisica. Nello stesso tempo, il bisogno di verificare i limiti della cultura e delle interferenze
con la biologia è sempre più impellente. In questo modo, gli individui si trovano in
costante esitazione tra la globalizzazione culturale, la ricerca e la persistenza di identitÃ
locali e di specificità culturali.
I Giardini appaiono come uno spazio intermedio, non completamente "artificiali" - spazi
controllati da una pianificazione sociale e umana -, non completamente "naturali" - sistemi
di cicli vitali non programmati. E' per questo motivo, che oggi sono particolarmente
significativi per la costruzione di nuovi modelli di conoscenza e di esperienza.
Il percorso di quest'anno permetterà quindi la scoperta più approfondita, rispetto ai due
anni precedenti, di questo parco storico, il solo a Roma ad aver mantenuto intatto il suo
disegno rinascimentale, il cui fascino incantevole è stato fonte d'ispirazione per molti artisti
nel corso dei secoli.
I punti forti dell'esposizione
Esploreranno il futuro dei giardini delle nostre città più di trenta artisti internazionali
insieme agli artisti residenti a Villa Medici.
Nel cuore di questa "passeggiata" un padiglione nel giardino richiamerà l'architettura della
Folie. Secondo l'urbanista inglese Cedric Price, la follia permette una distorsione del
tempo e dello spazio, andando a unire la magia con il mistero, il gioco con la fantasia, il
presente con il futuro. Il padiglione sarà la realizzazione fisica di una banca dati o archivio
sui giardini di artisti contemporanei di tutto il mondo. Si potranno trovare, anche,
documenti sui giardini creati nel passato da artisti e che non esistono più, o progetti per il
futuro che non sono stati ancora realizzati.
Lavoreranno per La Folie : Mark André/Pierre Reimer, Gianfranco Baruchello,
Stefano Boeri, Lucius Burckhardt, Anthony Dunne & Fiona Raby, Yung Ho
Chang, Barbara Nemitz, Olaf Nicolaï, Giancarlo Norese, Cedric Price, Philippe
Rahm, Natascha Sadr-Haghighian, Stalker/A12.
I designer Anthony Dunne e Fiona Raby sperimenteranno il loro arredamento di
giardino "mutante" nella struttura del padiglione, con oggetti concepiti sulla nozione di un
design dinamico.
A partire da questa zona intermediaria, che sarà il punto di partenza del sito internet e del
catalogo edito in occasione della mostra, saranno presentate una serie di passeggiate per i
giardini di Villa Medici. Il sito internet si presenterà come un giardino virtuale, un progetto
sul tema del giardino globale e delle sue relazioni con i giardini locali specializzati.
L'elaborazione del sito sarà frutto di una collaborazione tra il gruppo di urbanisti A12 e
Stalker, l'artista Giancarlo Norese e Udo Noll.
Il celebre architetto-paesaggista Gilles Clément, curatore della grande esposizione "Le
Jardin Planétaire" alla Villette, rifletterà sul giardino come risorsa complessa che non può
essere isolata dal suo ambiente circostante né dal suo contesto, la città di Roma.
Realizzerà in collaborazione con Nicolas Gilsoul, architetto borsista di Villa Medici, un
progetto come riflessione paesaggistica : non un evento effimero, ma la preparazione di
una particolare gestione dei giardini di Villa Medici.
In relazione alla scenografia del luogo, Nicolas Gilsoul collaborerà con Stalker e A12 per
la realizzazione della Folie all'interno della zona del giardino detta il "Bosco".
Natascha Sadr-Haghighian per la Folie creerà un paesaggio sonoro.
Dei progetti originali da scoprire
Georges Adéagbo, rappresentante tra i più significativi della "Nouvelle Installation
Africaine", creerà un'installazione progettata specificatamente per la Loggia della Villa con
sculture, pitture, oggetti, fotografie, pagine di libri, giornali, articoli destinati a ricostruire
un episodio storico fondamentale per l'Accademia di Francia - il trasferimento
dell'Accademia di Francia a Villa Medici da parte di Napoleone.
Giovanni Anselmo, con il suo Cielo accorciato, metterà in risalto l'energia insita nella
materia che compone l'opera, portando l'attenzione dello spettatore su concetti generali
quali l'infinito o l'invisibile.
Massimo Bartolini, realizza una struttura costruita con grande cura che inviterà il
visitatore a concedersi una pausa durante l'esposizione : un bacino d'acqua rinfrescante
mosso da piccole onde. Le onde acquatiche saranno circondate da onde di piantagione
di riso.
Daniel Buren, Cabane éclatée à l'obélisque, concepita appositamente per Villa
Medici, è un'opera inedita e adattata al luogo che la accoglie. Collocata nella parte
centrale del giardino, davanti la facciata della Villa dove si trova la fontana dell'obelisco,
coinvolgerà la totalità dello spazio circostante, affascinando il visitatore in un gioco di
specchi.
Maria Eichhorn, preparerà un nuovo progetto per Villa Medici sulla vita del giardino
basata sui desideri, proiezioni e auspici di alcuni dei suoi abitanti.
Teresita Fernà ndez, creerà nelle antiche mura della cisterna romana un ninfeo dove far
galleggiare, in un gioco di luci acquatiche, un centinaio di piccoli oggetti.
Dan Graham, concentrerà il suo lavoro sulle relazioni tra individuo, architettura e
percezione dell'immagine, sviluppate attraverso un'opera interattiva composta da strutture
costruite con specchi autoriflettenti e superfici trasparenti.
Per l'architettura sarà presente Zaha Hadid, famosa ai romani per aver progettato il
nuovo Museo per l'Arte Contemporanea, che interverrà con il suo gruppo di architetti in
un altro "quadrato" del giardino.
Bertrand Lavier, installerà un campo da golf, dove dei giocatori di golf potranno
realmente allenarsi. Come secondo progetto, Lavier intenderà creare una fontana esterna
costituita da tubi in plastica colorati a ricordare un giardino ikebana.
Marisa Merz con un progetto ancora in via di definizione.
Alfredo Pirri, creerà nel Bambù del giardino della Villa, un'opera come percorso tra un
interno di una casa e una strada.
Luigi Ontani, conosciuto per i suoi ritratti postmoderni dove lega, a partire dagli anni 70,
estetismo e performance, creerà un labirinto dove poter passeggiare.
Yutaka Sone, trasformerà un altro "quadrato" del giardino, con una scultura a circuito
automobilistico vuota come un giardino giapponese. Realizzerà , inoltre, un secondo
progetto "giocando" con gli antichi pini di Villa Medici.
Franz West per l'Atelier del Bosco, con le sue opere renderà partecipe il visitatore di
un'idea di scultura che si caratterizza per un nuovo uso della forma e della superficie, per
un'indagine sullo spazio nel quale vengono collocati elementi le cui forme sono desunte
dalla quotidianità .
Gli artisti e architetti residenti a Villa Medici realizzeranno dei progetti per
l'esposizione e collaboreranno al padiglione Folie:
Mark André con Pierre Reimer, concepiranno un'opera visiva e musicale all'interno
dello spazio della Folie.
Laurent Berger insieme a Bruno Graziani, creeranno una performance dove le piante
saranno gli autori per la loro morte annunciata, dove solo una tipografia realizzata a
partire da una pianta modificata dimorerà e troverà come supporto tutti gli accessori
dell'esposizione.
Hervé Brunon insieme a Stéphane Marcault, proporranno una pergola d'acqua in uno
dei viali di Villa Medici a memoria degli antichi pergolati rinascimentali.
Thierry Fontaine, presenterà una serie di ritratti-sculture nel suo atelier inglobato nelle
Mura Aureliane, dove con humour e leggerezza verrà messo in scena il senso di
solitudine.
Jakob Gautel, preparerà un avvenimento intitolato Rosa per il 21 giugno (ora e luogo da
precisare), e un lavoro in omaggio a Boccaccio, Basilico.
Nicolas Gilsoul, ha studiato la riabilitazione del Bosco con Gilles Clément, attraverso un
lavoro discreto sulla vegetazione che sarà realizzato in due anni.
Koo Jeong-a, ricreerà un giardino "nel" giardino, intervenendo così in uno spazio giÃ
esistente e ponendo, con una sensibilità e una delicatezza estrema, un universo parallelo.
Eric Madeleine, offrirà ai visitatori una moltitudine di differenti punti di vista del giardino
attraverso sovrapposizioni e illusioni ottiche.
Philippe Rahm, progetterà nello spazio della Folie una sua visione di giardino del futuro.
Stalker, concepirà una infrastruttura tubolare, Transbordeline, per permettere la libera
circolazione delle persone nella Folie, ospitando l'archivio e il laboratorio.
Reminiscenze
Come prolungamento delle prime due edizioni di La Ville, le Jardin, la Mémoire del
1998 e 1999, alcune opere saranno nuovamente presentate.
Proseguirà , per prendere una nuova dimensione, il progetto di Fabrice Hybert di
trasformare Villa Medici in un giardino commestibile.
L'intervento di Maurizio Cattelan - la sepoltura di un cane, che ricorda quelle sparse
nel giardino, dei cani dei precedenti direttori - resta nel Bosco.
Villa Medici Walk di Janet Cardiff sarà di nuovo accessibile al pubblico : l'artista invita
i visitatori a una passeggiata auditiva, utilizzando dei walkman, per scoprire gli aspetti più
nascosti del giardino, oscillando tra finzione e realtà .
Per la sua terza partecipazione, Cai Guo Qiang ha immaginato una performance
pirotecnica per la serata di apertura : la struttura effimera di un giardino cinese si
sovrapporrà alla pianta "occidentale" del parco mediceo.
L'importanza di alcune realizzazioni per La Ville, le Jardin, la Mémoire
conferisce a questa esposizione un rilievo particolare, che gli ha permesso di far
parte del programma ufficiale delle manifestazioni della "Mission Nationale pour
la célébration de l'an 2000".
LA VILLE, LE JARDIN, LA MÉMOIRE
Arte: Georges Adéagbo, Giovanni Anselmo, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello,
Laurent Berger, Hervé Brunon, Lucius Burckhardt, Daniel Buren, Janet Cardiff, Maurizio
Cattelan, Anthony Dunne & Fiona Raby, Maria Eichhorn, Teresita Fernà ndez, Thierry
Fontaine, Jakob Gautel, Dan Graham, Bruno Graziani, Cai Guo Qiang, Fabrice Hybert,
Koo Jeong-a, Bertrand Lavier, Eric Madeleine, Stéphane Marcault, Marisa Merz,
Barbara Nemitz, Olaf Nicolaï, Udo Noll, Giancarlo Norese, Alfredo Pirri, Luigi Ontani,
Pierre Reimer, Natascha Sadr-Haghighian, Yutaka Sone
Architettura: A12, Stefano Boeri, Gilles Clément, Nicolas Gilsoul, Zaha Hadid, Yung
Ho Chang, Cedric Price, Philippe Rahm, Stalker
Filosofia: Enzo Cucchi
Grafica: M/M
Servizio Fotografico: Claudio Abate, Marco Fedele di Catrano
Musica: Mark André, Alexandros Markeas
Letteratura: Claire Legendre
Atelier del Bosco: Franz West, a cura di Zerynthia Associazione per l'Arte
Contemporanea
E' prevista la pubblicazione di un catalogo trilingue in co-edizione con Paris-Musées, con
la concezione grafica di M/M, grazie al contributo del Groupe BNP Paribas, l'AFAA -
Association Française pour l'Action Artistique -, e la Villa de Paris ; e con gli interventi,
oltreché degli artisti e curatori presenti in mostra di Geoffrey Bawa, Jimmie Durham,
Massimiliano Gioni, Hou Hanru, Toshi Ichiyanagi, Bruno Latour,, Max Neuhaus, Guy
Tortosa, Massimo Venturi Feriolo.
Questa manifestazione è realizzata in collaborazione con Alitalia, Ambasciata Canadese,
ARC - Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris -, Goethe Institut, Shiseido, Sitoflor,
Zerynthia - Associazione per l'Arte Contemporanea e grazie al contributo di:
Ville de Paris (Direction de Parcs et Jardins) per la manutenzione delle opere disposte nel
giardino, Lefranc & Bourgeois.
Fa parte del programma ufficiale delle manifestazioni della "Mission Nationale pour la
célébration de l'an 2000".
La Fondation Electricité de France sostiene tutte le attività dell'Accademia di Francia a
Roma-Villa Medici
Arti visive, Architettura, Filosofia, Musica,Scienze, Website,
Design, Urbanistica, Scenografia, Storia dell'arte, Promenadologia, Letteratura
A12 (Italia)
Claudio Abate (Italia)
Georges Adéagbo (Benin)
Mark André (Francia)
Giovanni Anselmo (Italia)
Massimo Bartolini (Italia)
Gianfranco Baruchello (Italia)
Geoffrey Bawa (Sri Lanka)
Laurent Berger (Francia)
Stefano Boeri (Italia)
Hervé Brunon (Francia)
Lucius Burckhardt (Svizzera)
Daniel Buren (Francia)
Janet Cardiff (Canada)
Maurizio Cattelan (Italia)
Gilles Clément (Francia)
Enzo Cucchi (Italia)
Anthony Dunne & Fiona Raby
(Inghilterra)
Jimmie Durham (USA)
Maria Eichhorn (Germania)
Marco Fedele di Catrano (Italia)
Teresita Fernà ndez (USA)
Thierry Fontaine (Francia)
Jakob Gautel (Francia)
Nicolas Gilsoul (Francia)
Massimiliano Gioni (Italia)
Dan Graham (USA)
Bruno Graziani (Francia)
Cai Guo Qiang (Cina)
Zaha Hadid (Iraq)
Hoo Hanru (Cina)
Yung Ho Chang (Cina)
Fabrice Hybert (Francia)
Toshi Ichiyanagi (Giappone)
Koo Jeong-a (Corea)
Bruno Latour (Francia)
Bertrand Lavier (Francia)
Claire Legendre (Francia)
M/M (Francia)
Eric Madeleine (Francia)
Stéphane Marcault (Francia)
Alexandros Markeas (Grecia)
Marisa Merz (Italia)
Barbara Nemitz (Germania)
Max Neuhaus (USA)
Olaf Nicolaï (Germania)
Udo Noll (Germania)
Giancarlo Norese (Italia)
Luigi Ontani (Italia)
Alfredo Pirri (Italia)
Cedric Price (Inghilterra)
Philippe Rahm (Svizzera)
Pierre Reimer (Francia)
Natascha Sadr-Haghighian (Germania)
Yutaka Sone (Giappone)
Stalker (Italia)
Guy Tortosa (Francia)
Massimo Venturi Feriolo (Italia)
Franz West (Austria)
Biografie dei curatori
Laurence Bossé
curatrice dell'ARC, al Dipartimento d1Arte Contemporanea del Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris dal 1976, dal 1996 è responsabile dell'ARC. Ha collaborato come curatrice e assistente per varie mostre collettive e personali: Ateliers 86, 88, 92, 94; Parcours européen III, Germania; Lewis Baltz; Patrick Tosani; Robert Irwin; Jean-Luc Mylayne; Annette Messager; Claude Cahun; Beat Streuli; Live/Life; Instants donnés; Jean-Luc Moulène; Ange Leccia; Elisabeth Ballet; Nuit Blanche, Martine Aballéa; Pipilotti Rist.
Carolyn Christov-Bakargiev
Senior Curator del PS1 di New York, dal 1999.
Critica d'arte, interessata al rapporto fra produzione artistica e luoghi espositivi non convenzionali, al rapporto tra le ricerche artistiche degli anni Sessanta e la produzione artistica più recente, nonché all1incontro tra arte e ricerche in altre discipline, ha curato mostre quali Molteplici Culture (Roma, 1992), On taking a normal situation and retranslating it into overlapping and multiple readings of conditions past and present (Antwerp, 1993), la retrospettiva di Fabio Mauri (Roma, 1994), l'incontro Arte Identità Confini (Roma, 1995), la retrospettiva di Alberto Burri (Roma, Monaco, Bruxelles, 1996) e la mostra Città /Natura (Roma, 1997). Ha pubblicato la prima monografia sull1opera di William Kentridge (1998/99, Bruxelles, Monaco, Barcellona, Londra, Marsiglia) ed è uscito, per i tipi di Phaidon Press, Londra, il suo Arte Povera (1999).
Hans Ulrich Obrist
fondatore del Robert Walser Museum (1993) e del Nanomuseum (1995), redattore capo della rivista Point d'Ironie, Hans Ulrich Obrist dal 1994 dirige il programma Migrateurs al Musée d1Art Moderne de la Ville de Paris e organizza regolarmente delle mostre per il Museum in progress di Vienna. Dal 1990, è curatore di varie mostre come: The Kitchen Show (St Gallen, 1991); Hôtel Carlton (Paris 1993); The broken mirror (con Kasper Koenig, Vienna e Amburgo 1993); Cloaca Maxima (Zurigo 1994); Do it (1994-1999); Cities on the Move (con Hou Hanru, 1997); Unbuilt Roads (con Guy Tortosa); Nuit Blanche (con Laurence Bossé); Laboratorium (con Barbara Vanderlinden 1999).
22 giugno-24 settembre 2000
inaugurazione mercoledì 21 giugno 2000
Ufficio Stampa
arte contemporanea
Christine Ferry
tel 06.6761294 - fax 06.6761207
e.mail christineferry@uni.net
parigi
Claudine Colin
5 rue Barbette - F-75003 Paris
tel 0033.1.42726001 - fax 0033.1.42725023
e.mail cccom@easynet.fr
Mostra aperta dal 22 giugno al 24 settembre 2000
Villa Medici - Accademia di Francia
Viale Trinità dei Monti, 1 - 00187 Roma - tel 06.6761320/291 - fax 06.6761292
Orario 11.00 - 19.00, chiuso il martedì
Biglietto: Lit 10.000 ; ridotto Lit 6.000