Piovaschi, pensieri illustrati. Disegni. Storie mute, storie che parlano di essenzialita', storie spesso irrazionali ma fondate su un vocabolario tutto grafico, storie in cui gli oggetti o i personaggi, uomini ma spesso anche animali, dialogano fra loro con un linguaggio libero e sospeso.
A cura di Giovanna Duri'
A Udine presso il Visionario/Centro per le Arti Visive, prosegue l’attività
espositiva e il viaggio dedicato ai grandi illustratori di oggi. Dopo
Mattotti, Toccafondo, Scarabottolo, Fior, Giandelli, Ricci dal 30 novembre
al 20 gennaio 2008 sarà il turno di uno dei più bravi e stralunati inventori
di immagini: Franco Matticchio, a cui è dedicata la mostra ad ingresso
gratuito Piovaschi, pensieri illustrati.
Storie mute, storie che parlano di essenzialità, storie spesso irrazionali
ma fondate su un vocabolario tutto grafico, storie in cui gli oggetti o i
personaggi, uomini ma spesso anche animali, dialogano fra loro con un
linguaggio libero e sospeso.
I disegni del varesino Matticchio, classe ’57, nascono in punta di pennino o
di pennello, nel caso degli acquerelli, ed hanno come ingredienti principali
poesia, ironia e immaginazione, il tutto condito con un pizzico di noir per
dar vita ad un piatto stuzzicante, dal sapore ricco e del tutto inaspettato!
Infatti, se osservate con attenzione, le immagini di Franco Matticchio
svelano delle sorprese, piccole cattiverie o gustosi misteri.
Straordinariamente dense di pensiero nel tratto e nelle invenzioni, nelle
trovate più semplici eppure più impensate e più spiazzanti, le immagini di
Matticchio sono piccoli (grandi) condensati di pensiero filosofico, spunti
umoristici raccolti in un unico tratto (come testimonia il suo splendido
libro Esercizi di Stilo, edito da Einaudi).
La mostra del Visionario di Udine metterà in luce quindi l’intero universo
stralunato di Matticchio, quell’universo gentile ma pungente, popolato da
esseri - siano essi umani o animali - calati nella loro vita quotidiana,
che, attraversando la strampalata mente del loro ideatore, vengono
rivisitati dal suo estro bizzarro.
Il tutto con un trend comune: l’ironia surreale. E, come spesso accade
quando si gioca su un filo tagliente dell’ironia, questo mondo ci appare
nella sua più splendente verità.
Quelle di Matticchio - come si vedrà a Udine dal 30 novembre - sono storie
brevi, a volte brevissime dove tornano personaggi di un mondo
fantasmagorico: il noto gatto Jones che come da copione "ha un occhio solo
ma vede doppio", il monocolo e inquietante signor Chi, l’occhialuto
Stanislao Toth. Ma non è finita qui… il calore ruvido dell’abbraccio di una
proboscide, il bagno di coppia in una coppa di champagne, i cuscini di notte
che scappano dai letti e poi ancora Matticchio ama pattinare sul ghiaccio in
un secchio, nasconde le rughe nella polvere delle idee, annusa una lampada
stelo…
Lorenzo Mattotti, nelle pagine che introducono il catalogo della mostra
udinese lo definisce un artista capace di “usare una grammatica delle
immagini per fare delle frasi disegnate, riuscendo a mantenere rigore e
coerenza fuori dal comune. È per questo che ogni suo disegnino lo si gusta
come un gioiello, come qualcosa di raro”.
“Vorrei avere i suoi occhi” commenta Vincenzo Mollica, tra i suoi più
accaniti fan, “vorrei poter oltrepassare quella porta che conduce in una
delle dimensioni più misteriose e affascinanti che mi sia mai capitato di
percepire, in cui tempo, figure e cose sembrano comporsi come per un’
istantanea, per poi continuare a fluire saggiamente senza meta”. Prosegue
Mollica “Franco Matticchio ha il potere di materializzare e moltiplicare gli
incantesimi, i miraggi che confortano la navigazione di noi vagabondi che
abbiamo fatto combaciare la linea del sorriso con quella della malinconia in
un’unica smorfia”.
La mostra di Matticchio a Udine darà modo di proseguire il viaggio
intrapreso dal Centro Espressioni Cinematografiche/Centro per le Arti
Visive, sin dal 2001, nel vivace mondo dell’illustrazione d’autore, creando
sempre maggiori occasioni di interazione con il pubblico.
Inoltre, per chi non si volesse dimenticare i lampi di genio del mondo
matticchiano e chi desiderasse continuare a vivere nella sua quotidianità
traslata e stralunata, immagini a colori ed in bianco e nero, disegni
inediti e non, saranno riprodotti in un affascinante catalogo edito dall’
udinese Graphic Linea e reperibile presso il Bookshop del Visionario.
Piovaschi, pensieri illustrati rappresenta una delle rare occasioni in
Italia per ammirare l’opera di questo singolare autore nel suo complesso,
spaziando dalle copertine di libri e riviste, ai disegni a colori e in
bianco e nero.
Nel 1979 Matticchio pubblica il suo primo lavoro sul Corriere della Sera, da
allora i suoi disegni sono apparsi su Linus, King, Moda, Salve e Linea
d'Ombra. Realizza le immagini per la sigla di testa del film Il Mostro di
Roberto Benigni uscito nel ‘94 e l'anno successivo viene premiato a
Trevisocomics per il libro Sensa Senso (Edizioni Milano Libri, 1994), che
raccoglie alcune delle sue storie a fumetti pubblicate da Linus. Nel Natale
del ‘99 un suo acquarello è stato scelto come copertina del New Yorker.
Attualmente collabora con L'Indice, L'Internazionale, Vivimilano, Lo
Straniero e realizza copertine per la casa editrice Garzanti.
La mostra, curata da Giovanna Durì per il Centro Espressioni
Cinematografiche/Centro per le Arti Visive e per la Mediateca Quargnolo,
gode del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine,
della Banca Friuladria (Crédit Agricole) e di Graphic Linea.
Inaugurazione 30 Novembre 2007
Visionario - Centro per le Arti Visive
via Asquini, 33 Udine
Ingresso libero