La mostra propone una ventina di fotografie: paesaggi di campagna simili a quadri cubisti, montagne enigmatiche e particolari colti sulle spiagge o lungo i cammini di foreste...uno sguardo sulla natura che ispira il fotografo nei suoi momenti piu' affascinanti.
Fotografo francese nato a La Rochelle nel 1958, è viaggiatore dalle sue origini che lo legano al mare. Dopo studi di letteratura francese all’università di Bordeaux lascia la Francia e s’imbarca per l’avventura. Prima tappa: la Scozia, dove vive a Dundee tra il 1979 e 1980 insegnando il francese. La fotografia lo accompagna nell’idea di farne un mestiere, al quale sogna da quando ancora adolescente camminava nella fine sabbia delle spiaggie dell’Atlantico a due passi da La Rochelle.
Seguendo quest’obiettivo parte per l’America dove tra il 1982 e 1984 segue i corsi del Brooks Institute of Photography, a Santa Barbara in California. E’ l’occasione di una prima serie di lavori dedicati alla vita americaa, nella visione della sua quotidianità. Dagli Stati Uniti ci riporta attitudini, provocazioni e pose di giovani americani interpellati per strada e che offrivano una visione allegra e luminosa dell’America. E’ un lavoro altrettanto etnografico che fotografico; c’è in esso qualcosa di simile al reportage o meglio alla testimonianza di un momento vissuto o di uno scambio di sguardi tradotto in un istante di eternità.
Sono i primi passi di un giovane fotografo che percorre il mondo. Queste fotografie sono state esposte tra il 1985 e 1986 a Parigi, Ginevra ed a Milano alla galleria il Diaframma. Dopo l’America, nel 1986 si stabilisce a Milano dedicandosi alla pubblicità con successo, riceve il Premio Epica International di pubblicità nel 1990 e il Premio Art Director Club per diverse campagne pubblicitarie nel 1995 e 1996. Dal 2000 privilegia il lavoro personale nel quale prosegue la ricerca sul ritratto, pur avvicinandosi alla natura morta e al peasaggio. Due sono le tendenze che caratterizzano il suo lavoro: il ritratto rigoroso, nel quale ha spesso privilegiato il nero e il bianco e la natura morta e i paesaggi che rivelano una ricerca pittorica.
Da allora ha affermato la sua personalità in fotografie che ritraggono il Senegal, modelle riprese in interni, paesaggi di mare e di montagne tutti costruiti secondo un metodo prospettivo che gli è del tutto esclusivo: una rappresentazione dello spazio del tutto personale che Dominique Laugé pone al centro della sua ricerca. Egli non si accontenta di una visione obiettiva dei luoghi; anzi gli elementi che costituiscono una prospettiva razionale sono sottomessi a delle modifiche, le quali amplificano le modalità di visione ben al di là del possibile e offrono una lettura ambigua che allarga il campo della visione.
Le immagini di Laugé risultano da sequenze spaziali e temporali che offrono un « Entre-temps » intemporale che include varie visioni e vari momenti. Una speciale sospensione del tempo conferisce alle sue immagini una poesia e una nostalgia che colpiscono e creano uno stile unico. Dominique Laugé lavora le sue fotografie come un pittore la sua tela, accentuando le luci, o lavorando sullo sfumato del colore, cogliendo un particolare che diventa elemento quasi astratto.
La mostra propone una ventina di fotografie : paesaggi di campagna simili a quadri cubisti, montagne enigmatiche e particolari colti sulle spiagge o lungo i cammini di foreste…uno sguardo sulla natura che ispira Laugé nei suoi momenti più affascinanti. Dominique Stella
Vernissage 30 novembre ore 18,30
Cidac Arte Contemporanea
via Ugo Foscolo 34/36, Brescia
ingresso libero