Variation of rythm. Personale di pittura. Nelle opere dell'artista e' presente una ricerca minuziosa intorno alle variazioni di colore e al ruolo degli equilibri compositivi fra oggetti e spazio.
Le opere pittoriche di CHRISTINE BÖKE si presentano al fruitore in tutta la loro
essenzialità, si nota già dal primo impatto visivo una ricerca minuziosa intorno
alle variazioni di colore e al ruolo degli equilibri compositivi fra oggetti e
spazio; oggetti che l'artista pone in sospensione senza una vera e propria stabilità
fisica, ma mai veramente in bilico .
Opere che vantano un senso comune di atemporalità, contenuto da un'atmosfera
metafisica dove nelle sue raffigurazioni, si tende piu a sussurare che a raccontare
esplicitamente di soggetti/oggetti che ritrovano una loro dimensione esistenziale e
prendono le sembianze in prevalenza di ciotole che incontrano valenze simboliche.
Non sono solo oggetti, ma presenze apparentemente inanimate che trovano una propria
complementarità l'una con l'altra, una concatenazione di ciotole, l'una che accoglie
l'altra, o si sostengono in una loro gerarchia di ruoli, appare così un insieme di
elementi cromatici in un susseguirsi quasi narrativo, con riferimenti a esperienze
individuali e collettive di uno status vivendi e delle sue origini primordiali .
Variazioni di ritmo attraversano le tele dell'artista che si muove su di esse
incalzando un suo tono melodico, una melodia interna, intima e forte come il battito
di un cuore, in questo caso di donna, soggetto a mutevoli aritimie, ma che Christine
cerca ancora una volta di controllare, dosandone sapientemente colore e luce.
in questa personale l'artista presenta non solo le sue caratteristiche ciotole, a
lei molto care, ma anche opere più recenti come palme, maggiolini, sempre icone di
un trascorso sociale,
tutti con la stessa matrice intimista, continuano a coesistere in simbiosi l'uno
dell'altro, ognuno si appoggia, si sostiene, si affianca all'altro come se esistesse
una società nelle sue opere, vivono insieme, sempre in sospensione come nella vita
in un loro microsistema privato, protetto quasi insonorizzato dall'esterno dal
rumore e dal caos.
Lo stesso rumore e caos che l'artista riesce a istruire, ordinare secondo un suo
equilibrio, creando su queste basi opere che comunicano o meglio invadono il
fruitore di energia, forse la stessa energia ereditata da civiltà passate che nelle
generazioni seguenti ha spinto l'uomo, con le sue continue variazioni/evoluzioni,
alle ricerche più disparate dalla solita ricerca di felicità, a quella di benessere,
conducendolo alla fine a un' ostinata ricerca di armonia, organizzando così la
propria vita secondo schemi, quasi geometrie definite. CHRISTINE attraverso uno
studio attento organizza all'interno delle sue tele una comunità di simboli in
sospensione tra un livello passato e uno contemporaneo, in una dimensione
volutamente non definita, quasi misteriosa, aperta sempre a nuove scoperte e a
molteplici variazioni .
Dal 1 dicembre 2007
Arte in Movimento
Viale G. Oberdan, 10, Pietrasanta (LU)
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