Ugo Mulas
Nicolas Clauss
Simon Fields
Katrina McPherson
Yael Kanarek
Marcello Mazzella
Yugo Nakamura
Christopher Joseph
Fabio Barile
Michele Borzoni
Simone Donati
Rocco Rorandelli
Luca Casonato
Federico Covre
Michele Cera
Cesare Fabbri
Marcello Galvani
Alberto Giuliani
Claudio Gobbi
Alessandro Imbriaco
Marco Lachi
Francesca Lazzarini
Marcello Mariana
Marco Miglio
Lorenzo Vitturi
Elena Giulia Rossi
Pier Giovanni Castagnoli
Lucia Matino
Anna Mattirolo
Ugo Mulas e NetSpace. Tre citta', tre musei italiani propongono una vasta mostra dedicata all'opera fotografica di Ugo Mulas, dagli esordi alle opere estreme. La retrospettiva presenta circa 600 opere suddivise in due sezioni parallele e contemporanee a Roma e a Milano e confluenti a giugno a Torino. Il MAXXI di Roma presenta al pubblico una selezione di circa 300 fotografie dell'archivio Mulas che illustra l'arte in Italia tra gli anni '50 e '70; a cura di Pier Giovanni Castagnoli, Lucia Matino e Anna Mattirolo. Per il progetto "NetSpace" 6 opere di net art indagano le metamorfosi del corpo nel cyberspazio, a cura di Elena Giulia Rossi.
Ugo Mulas, la scena dell'arte
A cura di Pier Giovanni Castagnoli, Lucia Matino, Anna Mattirolo
Tre città, tre musei realizzano per la prima volta in Italia una vasta mostra dedicata all'opera fotografica di Ugo Mulas, dagli esordi alle opere estreme. Roma, Milano, Torino congiuntamente presentano il più ampio
spaccato, che mai sia stato offerto al pubblico della fotografia, che Mulas ha dedicato al mondo dell'arte contemporanea, fulcro della sua ispirazione d'autore. La retrospettiva, ordinata con il concorso dell'Archivio Ugo Mulas, presenta circa 600 opere suddivise in due sezioni parallele e contemporanee a Roma e a Milano. E successivamente, a giugno, confluenti in un'unica rassegna a Torino.
Il MAXXI di Roma presenta al pubblico una selezione di circa 300 fotografie dell’archivio Mulas, che illustra l’arte in Italia tra gli anni ‘50 e ‘70. Il pubblico può seguire le varie ricerche artistiche - dallo Spazialismo all’Arte Povera e Concettuale - attraverso i ritratti dei protagonisti e i reportage sui principali eventi artistici del periodo. La mostra permette anche di studiare l’influenza dell’arte contemporanea sulla fotografia di Ugo Mulas, ricostruendo l’evoluzione che ha portato il fotografo dal reportage alla realizzazione delle Verifiche, una delle opere fondamentali nella storia della fotografia contemporanea italiana.
La mostra si articola attraverso varie sezioni parallele: Biennali, Ritratti, Eventi, Verifiche, con una struttura aperta che segue il doppio filo della documentazione dell’arte e dell’evoluzione linguistica dell’opera di Mulas. Il percorso si apre con una serie di foto dedicate al Bar Jamaica, luogo in cui il giovane Ugo Mulas conobbe molti degli artisti e degli intellettuali della Milano degli anni Cinquanta.
Le Biennali di Venezia
Una selezione di alcune delle più belle ed evocative immagini realizzate alla Biennale tra il 1954 e il 1972 illustra l’evoluzione del reportage di Ugo Mulas. Le fotografie della rassegna veneziana costituiscono anche l’asse temporale della mostra, presentando i vari movimenti artistici internazionali che si succedono nei vent’anni di attività del fotografo.
I ritratti
Questa sezione presenta una galleria dei vari protagonisti dell’arte italiana di quegli anni: non solo gli artisti, ma anche i critici, i galleristi e i collezionisti. Le immagini alternano diversi generi di ritratto, dal reportage (Adami, Manzoni, Giacometti) alla foto in studio (De Chirico, Morandi, Giulio Carlo Argan, Peggy Guggenheim) e ai ritratti d’artista. All’interno di questa sezione, alcuni “focus” approfondiscono e pongono in risalto il forte rapporto di amicizia e di collaborazione che Mulas ha intrattenuto con alcuni artisti italiani come Burri, Ceroli, Fontana, Manzù, Pascali, Schifano, Twombly.
Gli eventi
La sezione presenta una selezione di fotografie che segnano il passaggio dal reportage ad una indagine delle possibilità espressive e della fotografia, legata agli sviluppi dell’arte concettuale e del comportamento. Dalla mostra Sculture in città a Spoleto (1962) a Campo Urbano a Como (1969), da Vitalità del Negativo a Roma (1970) al decimo anniversario del Nouveau Réalisme (1970) a Milano.
Le Verifiche
Le Verifiche (1970-1972), per la radicalità dell’analisi e lo spessore concettuale che le sostiene rappresentano le opere più significative dell’ultima stagione creativa dell’autore e il testamento più toccante della profondità cui è giunta l’esplorazione del mezzo, da parte del suo pensiero e del suo sguardo.
Saranno presenti
Pio Baldi, Direttore generale della DARC
Vittorio Sgarbi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano
Fiorenzo Alfieri, Assessore alla Cultura e al 150° dell'Unità d'Italia
Città di Torino
Anna Mattirolo, Direttore MAXXI
Promossa da
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
DARC - Direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanee
Comune di Milano - Cultura
Comune di Torino - Fondazione Torino Musei
In collaborazione con
Archivio Ugo Mulas
http://www.ugomulas.org
Ufficio Stampa Electa
Ilaria Maggi
Tel: 0221563250 - email: imaggi@mondadori.it
Presentazione Lunedì 3 dicembre, ore 12
Inaugurazione alle ore 18.00
MAXXI dal 4 dicembre 2007 al 2 marzo 2008
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni 2f, Roma
Orario: tutti i giorni 11- 19; chiuso lunedì
chiuso il 25 dicembre e l’1 gennaio 2008
Ingresso libero
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NetSpace: viaggio nell’arte della Rete Corpi nel cyberspazio
A cura di di Elena Giulia Rossi
Lunedì 3 dicembre, alle ore 12, Francesco Rutelli, Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Pio Baldi, Direttore generale della DARC e Anna Mattirolo, direttore di MAXXI Arte, presentano Corpi nel cyberspazio, nuovo ciclo nell’ambito di NetSpace: viaggio nell’arte della Rete, a cura di Elena Giulia Rossi. Il progetto, nato per iniziativa e con il supporto del Servizio Educativo, intende offrire gli strumenti necessari per avvicinarsi alla net art, tendenza artistica di ultima generazione che utilizza internet come unico strumento di creazione.
Corpi nel cyberspazio porta in primo piano il corpo e la sua dematerializzazione nel cyberspazio. La creazione digitale di avatars, veri e propri alter-ego virtuali, permette di costituire caratteristiche fisionomiche e identificazioni sociali costruite appositamente per il network. Le sei opere selezionate indagano sulle metamorfosi del corpo nel cyberspazio, sulla misura in cui la “fisicità” è trasferita al di là dello schermo, sulla nascita di nuove identità e su come la percezione del corpo fisico si stia trasformando con la facilità con cui le tecnologie possono intervenire sui sistemi biologici naturali.
Opere selezionate:
Scalpel (2003) del francese Nicolas Clauss è un dipinto multi-dimensionale da attivare con l’interazione del mouse. Carico di evocazioni pittoriche, il progetto è una riflessione sull’uomo, sul corpo umano e sull'auto-coscienza.
Big (2001) degli artisti inglesi Simon Fields e Katrina McPherson è una coreografia interattiva sul web e fa parte del genere della “hyper-coreografia”, un approccio alternativo alla coreografia tradizionale che utilizza le tecnologie digitali e Internet.
Portal (2003) di Yael Kanarek è un'opera di net.dance che combina le tradizionali tecniche delle video-dance con screen design ed interattività digitale. Frutto della collaborazione con la coreografa e regista Evann Siebens e il compositore Yoav Gal, è parte del più ampio progetto World of Awe.
Bodydrome (2001) dell’artista italiano Marcello Mazzella è un corpo interattivo che, sotto le sembianze di un aeroporto immaginario, si fa metafora del viaggio per esplorare l’intreccio tra vita, arte, tecnologia e scienza.
Elastic Body (2002) dell’artista giapponese Yugo Nakamura è la simulazione grafica di un corpo elastico, ottenuta attraverso la traduzione in codice di programmazione di leggi fisiche sull’elasticità dei corpi.
Einstein Monster (2007) dell’artista inglese Christopher Joseph è un video interattivo che evoca Frankenstein di Mary Shelley e le teorie del montaggio di Sergei Eisenstein a commento ironico dell’impatto della bio-tecnologia sull’uomo. E’ possibile costruire la propria creatura digitale componendo in un mosaico le varie parti del corpo, trasformando così gli elementi biologici in elementi bio-digitali.
Inaugurazione: 3 dicembre 2007, ore 18
Apertura al pubblico: dal 4 dicembre 2007 al 2 marzo 2008
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MOSTRA PREMIO FOTOGRAFICO
atlante italiano007 rischio paesaggio. Prima edizione
Roma, 3 dicembre 2007 - La DARC Direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo presentano, d’intesa con il Gabinetto del Ministro, la mostra dei finalisti del Premio fotografico atlante italiano007 rischio paesaggio, in concomitanza con la mostra Ugo Mulas la scena dell’arte.
La mostra presenta i lavori dei 15 finalisti, giovani fotografi professionisti con meno di 35 anni: Fabio Barile, il gruppo composto da Michele Borzoni, Simone Donati e Rocco Rorandelli, Luca Casonato, Federico Covre, Michele Cera, Cesare Fabbri, Marcello Galvani, Alberto Giuliani, Claudio Gobbi, Alessandro Imbriaco, Marco Lachi, Francesca Lazzarini, Marcello Mariana, Marco Miglio, Lorenzo Vitturi.
Ai partecipanti al Premio è stato chiesto di indagare sul tema del paesaggio con l’intento di coglierne le componenti e le relazioni interne e di individuare i rischi di compromissione che derivano dai processi di sviluppo economico e territoriale e dai nuovi stili di vita. Cinque i temi che condensano le criticità emergenti del paesaggio italiano: Paesaggi del mercato immobiliare, Paesaggi illegali, Paesaggio dell'abbandono, Paesaggi del consumo turistico, Paesaggi eccellenti.
Sette i giurati d’eccezione: Roberta Valtorta, Manuela Fugenzi, William Guerrieri, Guido Guidi, Andrea Jemolo, Martino Marangoni, Diego Mormorio.
Il Premio è parte di un progetto più ampio atlante italiano 007_rischio paesaggio. Ritratto dell’Italia che cambia. Con le edizioni del 2003 e del 2007 un nucleo di oltre 650 fotografie d'autore sono entrate a far parte delle collezioni del MAXXI architettura. I lavori dei tre vincitori del Premio arricchiranno la collezione di fotografia del museo.
I nomi dei tre vincitori saranno annunciati durante la conferenza stampa.
Inaugurazione 3 dicembre 2007, ore 18
apertura al pubblico 4 dicembre 2007, ore 11
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DESIGN A_Z. Segue…
Roma, 3 dicembre 2007 - Prosegue il ciclo di esposizioni “Design A_Z”, la rassegna dedicata al design contemporaneo, organizzata dal MAXXI architettura e curata da Domitilla Dardi. L’atrio del museo ospiterà la terza di una serie di mostre, che si rivolgono al grande pubblico, proponendo una sorta di alfabetizzazione sul design contemporaneo. Il filo conduttore delle lettere dell’alfabeto permette di creare una mostra continuata in un arco temporale ampio, alla fine del quale lo spettatore disporrà di un lessico e della capacità di lettura delle opere di design. In mostra:
I come iGuzzini Illuminazione; partner sin dall’inizio dell’iniziativa Design A_Z, l’azienda specializzata nel settore illuminotecnico propone in anteprima nazionale una lampada da tavolo firmata da Ron Arad dal nome, Pizzakobra, singolare ed evocativo quanto la sua forma e prestazione.
J come Japan; uno sguardo sul design nipponico che negli ultimi decenni ha fatto scuola per la sua lezione di riduzione formale e sintesi funzionale, attraverso i prodotti di Muji, uno dei suoi marchi più rappresentativi e noti a livello internazionale per il quale lavorano designer del calibro di Naoto Fukasawa.
K come Kartell; la storica azienda italiana, che ha rivoluzionato il mondo delle plastiche, presenta due capisaldi della sua produzione, alpha e omega di una stessa filosofia di progetto tesa a dare dignità agli oggetti plastici: i contenitori componibili di Anna Castelli Ferrieri e la poltroncina Louis Ghost di Philippe Starck.
L come Libri: può un libro essere considerato un oggetto di design? La risposta è certamente sì, specialmente se a progettarli sono designer e artisti quali Munari, Mari, Branzi, Cox e Veronesi. Un’ampia selezione di libri pubblicati dalla casa editrice Corraini di Mantova regala ad un pubblico di curiosi grandi e piccini la possibilità di perdersi nell’invenzione creativa di un racconto sempre nuovo.
Con il contributo di iGuzzini, MUJI ITALIA S.p.a, Kartell, Corraini Editore, Outlet Design Contemporaneo Gabrilla Ferri Contract
Con il patrocinio di ADI ASSOCIAZIONE per il DISEGNO INDUSTRIALE
Inaugurazione 3 dicembre 2007, ore 18
apertura al pubblico 4 dicembre 2007, ore 11
MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo
Via Guido Reni 2f, Roma
Orario: tutti i giorni 11- 19; chiuso lunedì
chiuso il 25 dicembre e l’1 gennaio 2008
Ingresso libero