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10/11/2001

The vanguard Jazz Orchestra

Teatro Manzoni, Milano

Between Bird and Mingus

Alle ore 11.00 "Aperitivo in Concerto" presenta per la prima volta al pubblico italiano la più significativa formazione orchestrale improvvisativa americana, la celeberrima Vanguard Jazz Orchestra.
Come molti sanno, il Village Vanguard di New York è, storicamente, uno dei "templi sacri" del jazz, da dove sono passati pressoché tutti i più grandi solisti e complessi americani e africani-americani. Come il Blue Note o il Birdland, il Village Vanguard rappresenta una sorta di "laurea" per l'artista che vi viene invitato ad esibirsi, il segno tangibile di un successo qualitativo finalmente raggiunto.

Per oltre 31 anni, questo leggendario locale ha ospitato con infallibile regolarità un'eccezionale orchestra in residence, guidata a lungo dal grandissimo trombettista, cornettista e arrangiatore Thad Jones e dal non meno celebre batterista Mel Lewis, e dando vita a una formidabile raccolta di nuove composizioni e arrangiamenti. Dopo la scomparsa dei due leader storici, l'orchestra non ha cessato di esistere, e pur continuando a ispirarsi all'opera di Jones e Lewis, essa ha ampliato il proprio repertorio e il proprio raggio di collaborazioni, affermandosi sulla scena internazionale come compagine di assoluto valore. In grado di vantare fra i suoi componenti alcuni fra i migliori solisti americani (dal sofisticato pianista, compositore e arrangiatore Jim McNeely al contrabbassista Dennis Irwin e al fenomenale trombettista Terell Stafford, e ai sassofonisti Dick Oatts, Ralph LaLama, Gary Smulyan, che con Rich Perry e Billy Drewes forma oggi forse la più importante sezione sassofonistica sulla scena internazionale), la Vanguard Jazz Orchestra si presenta per la prima volta in Italia e lo fa al meglio delle sue possibilità., affiancando uno fra i protagonisti storici dell'improvvisazione africana-americana, il grande contraltista Charles McPherson, musicista prediletto da un genio come Charlie Mingus, e ultimo esponente di quella "pattuglia" di improvvisatori/ricercatori che, assieme al leggendario contrabbassista, doveva conferire nuova vitalità all'improvvisazione jazzistica negli anni Cinquanta e Sessanta, creando una nuova estetica per la musica improvvisata africana-americana. Non a caso, infatti, la Vanguard Orchestra e McPherson presentano un progetto che ha esordito da poco tempo al Village Vanguard, e che consiste in un'intensa rivisitazione di alcune fra le più significative pagine di Charlie Parker e dello stesso Charles Mingus, nonché di un superbo autore come Thad Jones, in una vera e propria ode al jazz della nostra contemporaneità.

L'appuntamento con la Village Vanguard Orchestra costituisce il secondo incontro di una mini-serie dedicata da "Aperitivo in Concerto" allo storico e complesso mondo delle big band, che oggi torna a incontrare il favore delle platee di appassionati. Oltre a essere fondamentale palestra per la crescita degli improvvisatori, l'orchestra jazzistica costituisce un luogo privilegiato per l'elaborazione di un'estetica pressoché interamente dedicata al suono acustico, in un'epoca in cui la strumentazione elettrica ed elettronica vanta un predominio, spesso con risultati certamente degni di grande interesse. E' indubbio che le cosiddette big band, come quella di Woody Herman recentemente applaudita al Teatro Manzoni, riportino anche a un'epoca passata, a quel secondo dopoguerra in cui la musica improvvisata di matrice africana-americana s'è imposta all'attenzione del mondo intero; ciò nonostante, sbaglierebbe chi pensasse che, in definitiva, trattasi di un semplice, per quanto commovente, ritorno a un passato ormai storicizzato. Ne è lampante dimostrazione proprio la Vanguard Jazz Orchestra, compagine di illuminante modernità, che già da alcuni anni propone un'intensa rivisitazione e un non meno stimolante processo di ammodernamento di modelli improvvisativi che continuano a esercitare notevole influenza. La stessa orchestra si è ormai dotata, grazie anche all'operato di Jim McNeely, di un cospicuo book di composizioni e arrangiamenti che costituiscono il frutto brillantissimo di una serie di avanzatissime istanze dell'improvvisazione contemporanea che, comunque, non cessano di trarre stimolo dalla modernità del passato jazzistico: a tal proposito, la presenza di un leggendario improvvisatore come Charles McPherson (in una delle sue assai rare esibizioni in Italia), costituisce un esempio particolarmente affascinante del ponte che l'orchestra del Village Vanguard ha saputo costruire fra l'improvvisazione odierna e la testimonianza offerta dalla rivoluzionaria estetica del be bop.

The Vanguard Jazz Orchestra
Special guest:
Charles McPherson, sassofono contralto

trombe
Earl Gardner
Joe Mosello
Terell Stafford
Scott Wendholt

tromboni
John Mosca
Luis Bonilla
Jason Jackson
Douglas Purviance

sassofoni
Dick Oatts, contralto soprano e flauto
Billy Drewes, contralto, soprano, flauto e clarinetto
Rich Perry, tenore e flauto
Ralph LaLama, tenore, flauto e clarinetto
Gary Smulyan, baritono e clarinetto basso

pianoforte
Jim McNeely

contrabbasso
Dennis Irwin

batteria
John Riley


per ulteriori informazioni:

Viviana Allocchio
Iniziative Speciali
Teatro Manzoni
Palazzo Canova, VII° piano
Centro Direzionale,20090 MILANO 2 (Segrate)
tel.: 0221025118 fax: 0221025110

TEATRO MANZONI
via Manzoni, 42 - Milano
tel.: 02 7636901
DOMENICA MATTINA, ORE 11.00
Biglietto ingresso: Lit. 20.000
Ridotto giovani: Lit. 15.000

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