In mostra 74 lavori inediti, realizzati tra il primo decennio del Novecento e gli anni precedenti la Seconda Guerra Mondiale. Una produzione che va dalle opere riconducibili all'influenza simbolista, al tema da lei intitolato L'espagnole, a cui lavoro' dal 1916 al 1939 sperimentando diverse tecniche pittoriche e grafiche.
L’esposizione comprende 74 lavori inediti, realizzati in un arco
di tempo che va dal primo decennio del Novecento agli anni
precedenti la Seconda Guerra Mondiale e selezionati su un
consistente numero di opere provenienti da un’unica collezione
privata acquisiti dalla stessa artista.
Natalia Gontcharova non è stata soltanto uno dei più
significativi artisti russi delle avanguardie durante gli anni che
precedettero la Rivoluzione d’Ottobre, ma la sua arte si è
imposta da subito, dopo il trasferimento a Parigi nel 1914, in
tutta l’Europa occidentale.
L’unione di due culture, l’accoglimento dei princìpi prima del
simbolismo e poi del futurismo, l’immediato successo ottenuto
come scenografa e costumista a fianco di Diaghilev con cui
porta i Balletti Russi nei teatri di tutta Europa, il rifiuto di
dedicarsi completamente a l’Haute couture francese e l’affinità
per le idee socialiste del tempo sono i leit motiv della sua
produzione.
Nella sua pittura, non dimentica e mai rinnega le sue origini,
inventando un linguaggio figurativo in cui combina gli elementi
dell’iconografia tradizionale russa reinterpretandoli nel
linguaggio dell’avanguardia.
Nella rassegna delle opere in mostra si riconoscono diversi
momenti espressivi propri all’artista, dalle opere riconducibili
all’influenza simbolista aventi per soggetto figure femminili o
temi sacri come La fuga in Egitto del 1906-08, al tema da lei
intitolato L’espagnole, a cui lavorò dal 1916 al 1939
sperimentando diverse tecniche pittoriche e grafiche, con alcuni
lavori particolarmente raffinati.
Il contributo di Gontcharova al teatro è ricordato in mostra da
diversi bozzetti di costumi e scenografie eseguiti per diversi
allestimenti teatrali, tra questi i costumi del balletto Sur le
Borysthène di Serge Lifar, musicato da Prokofiev e andato in
scena all’Operà di Parigi nel 1932, tre anni dopo la scomparsa di
Diaghilev.
“I disegni per le scene di teatro sono il punto forte della
collezione. Brillanti e di colori vistosi in certi casi, classici e
sobri in altri, è qui che troviamo il meglio di Gontcharova nel
suo genere”(dr. Anthony Parton – nov 2006).
Figura nell’esposizione anche una serie di illustrazioni ricche di
colore eseguite negli anni ‘30, a testimoniare il legame con l’arte
popolare russa, nella fattispecie i loubok. Queste immagini che
l’occidente respingeva come espressioni della dittatura stalinista
rappresentavano invece per l’artista i valori della cultura
dell’autentico popolo russo, cui Gontcharova avrebbe sempre
attinto anche lontana dalla madre patria.
Nel percorso della mostra non mancano alcune significative
composizioni astratte facilmente riconducibili al Raggismo, di
cui l’artista firma il manifesto nel 1913 insieme a Michail
Larionov, nelle quali non sono estranee le idee futuriste diffuse
in Russia da Marinetti nei primi anni dieci del secolo scorso.
Infine è esposto per la prima volta l’insieme di quarantatre
disegni, facenti parte di un’unica opera, realizzati nel 1929/1930
per illustrare il poema “Le Gars” di Marina Cvetaeva: immagini
incisive nel rigore dell’illustrazione in bianco e nero che fanno
da straordinaria cornice o addirittura sovrastano la forza poetica
dell’opera letteraria.
L’esposizione, realizzata in occasione della pubblicazione
monografica in francese e inglese “Natalia Gontcharova
Oeuvres sur papier”, con testo critico di Anthony Parton, è stata
organizzata in due sedi e in due versioni: a Parigi dal 20
settembre al 27 ottobre 2007 alla Galérie 1900-2000 e a Genova
alla Galleria Martini & Ronchetti dove già nel marzo 1983 era
stata dedicata una mostra a Larionov e Gontcharova. Il volume è disponibile in galleria.
La rassegna sarà accompagnata da alcune iniziative in collaborazione con il teatro Stabile di Genova.
Per ulteriori informazioni e/o richieste di materiale iconografico si prega di telefonare al n. 010 586962
http://www.martini-ronchetti.com
email: info@martini-ronchetti.com
Inaugurazione: sabato 1 dicembre, ore 18
Galleria Martini & Ronchetti
Via Roma 9, Genova
Ingresso libero