Galleria Campo
Bologna
via Belvedere, 2b
051 266043

Kurt Romhild / Joahnn Zechmeister
dal 30/11/2007 al 14/1/2008
lunedi' - sabato 9-13 e 16-20

Segnalato da

Galleria Campo




 
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30/11/2007

Kurt Romhild / Joahnn Zechmeister

Galleria Campo, Bologna

Nei due livelli della galleria il lavoro dei due artisti tedeschi si contrappone e dialoga rappresentando la doppia anima che pervade l'arte tedesca: da un lato lo sguardo contemplativo, dall'altro l'azione e il gesto come atto espressivo. Sculture di Romhild, opere su carta di Zechmeister.


comunicato stampa

Nei due livelli della galleria - quello superiore bianco e rarefatto, e quello inferiore ombroso e delabré - il lavoro dei due artisti tedeschi si contrappone e dialoga rappresentando la doppia anima che pervade l’arte tedesca: da un lato lo sguardo contemplativo, dall’altro l’azione e il gesto come atto espressivo.

Nelle opere di Kurt Römhild si percepisce l’ordine che segretamente organizza la kasbah, la regola geometrica nascosta che riassume e svela, con la sua carica di simbolo divino, una rigorosa struttura dello spirito. Così, frammenti di plastica colorata portati sulle sponde del Mediterraneo dalle forti mareggiate dell’inverno si ricompongono in una nuova forma cangiante, che porta con sé il delirio febbrile di Marrakesh e l’ombra fresca dei giardini d’Oriente.
Le opere di Kurt sono anagrammi, e gli oggetti da lui raccolti sono sintagmi provenienti da un lontano passato che sopravvive nei materiali industriali, nella precaria sostanza che compone il nostro tempo. Solo la sensibilità riorganizza quei lacerti in un discorso comprensibile, capace di donarci frammenti visibili di un altrove atemporale, celato alla prevaricante invadenza di uno sguardo frettoloso.

Il lavoro di Joahnn Zechmeister testimonia invece i legami con un certo filone della tradizione tedesca compreso e tradotto secondo regole nuove, fino a costruire un lessico familiare che diviene la struttura sottesa ad un percorso di distruzione della forma. Nei suoi lavori è come se il recupero di una memoria privata venisse riletto sotto la luce artificiale che rischiara, sempre uguale, gli ambienti sotterranei della modernità. In quegli spazi immoti e impersonali note jazz sembrano guidare i segni tracciati con vigore sulla spessa carta, e dove una disarticolata melodia punk attraversa i volti confusi in un intricato sistema di piani diversi.

Immagine: Joahnn Zechmeister

Inaugurazione 1 dicembre ore 18

Galleria Campo
Via Belvedere 2b Bologna
lunedì - sabato ore 9-13/16-20

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