Associazione Culturale Renzo Cortina
Ascoltare gli sguardi. Fotografia. In mostra una cinquantina di immagini in bianco e nero, stampate a mano su carta Multigrade Warmtone, che raccontano i diversi volti del Brasile dal punto di vista paesaggistico e umano.
A cura di Maria Teresa Ferrari
Raccontano di bambini, uomini e donne che vivono in una terra del nord est brasiliano colpita dalla povertà, le immagini di Antonella Paternò Rana presentate nella mostra “Ascoltare gli Sguardi”.
Quixadà, che si trova in pieno sertão della regione del Cearà, la savana brasiliana dove l’acqua si vede di rado e tantissima gente muore di fame, incide tracce indelebili in chi la vive con cuore aperto.
Antonella Paternò Rana era a Quixadà l’aprile scorso assieme a Maria Teresa Ferrari e di quella terra ha colto i diversi volti. Dalla bellezza naturalistica di un paesaggio unico in tutto il Brasile, agli occhi, agli sguardi della gente che silenziosamente anela a una parola, un sorriso, una speranza.
La passione per la fotografia l’ha portata a scattare in Brasile un migliaio di immagini con una Olympus OM2 degli anni ’70 e una Pentax semiautomatica del ’90.
Una cinquantina di quelle immagini in bianco e nero, stampate a mano su carta Multigrade Warmtone, saranno presentate nella prima esposizione di Antonella Paternò Rana, che fa tappa a Milano dopo l’esordio a Verona, città in cui vive e opera in veste di coordinatrice dell’immagine del Pastificio Rana. Degli studi di filosofia del linguaggio è rimasta traccia nell’amore profondo per la Lingua dei Segni Italiana; nell’ambito del suo impegno nella divulgazione della cultura sorda, ha curato e promosso la pubblicazione del libro Il colore del silenzio (Electa).
“La fotografia è stare in ascolto”, sottolinea l’autrice delle immagini in mostra “accogliere la realtà come essa ha scelto di manifestarsi ai nostri occhi, rispettandone la verità profonda, il mistero, le ragioni, anche se apparentemente incomprensibili”.
“Le fotografie di Antonella Paternò Rana” scrive la critica d’arte e giornalista Maria Teresa Ferrari, i cui testi accompagnano la mostra fotografica “colgono le voci sottili di silenzi densi. Le immagini catturano la vita appesa alle piccole cose quotidiane, seguendo l’insegnamento di un fotografo che l’autrice ama moltissimo, Henri Cartier-Bresson: ‘Fotografare significa mettere la testa, l’occhio e il cuore sulla stessa linea di mira’”.
Fotografie e testi faranno parte del libro “Ascoltare gli sguardi”, firmato dalle due autrici per i tipi delle edizioni Ancora
L’esposizione ha uno scopo benefico: le fotografie sono ad offerta libera e il ricavato è destinato al progetto “Regaliamo un futuro ai meninos de rua” che spazia dalle adozioni a distanza alla raccolta di fondi per l’Università Cattolica “Rainha do Sertão” di Quixadà. L’istituzione, che conta ben 15 facoltà ed è frequentata da oltre 2.000 studenti, si mantiene unicamente grazie all’aiuto di tanti benefattori italiani pubblici e privati.
Immagine: Antonella Paternò Rana
Associazione Culturale Renzo Cortina
Via Mac Mahon 14, Milano
Orario: 10 - 12.30, 16.30 - 19.30 chiuso domenica e lunedi mattina
Ingresso libero