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4/12/2007

Anime della maniera nera

Diverse Sedi, Avigliana (TO)

La mostra “Anime della maniera nera” conserva il titolo dell’esposizione appena conclusa presso il Palazzo Trentini di Trento, dove ha riscosso grande successo e alti patrocini pubblici e ne ripropone sostanzialmente la composizione, con otto artisti su dieci, rispetto all’edizione originale.
Tutte le opere esposte trovano spazio sia lungo le pareti delle sale-mostra delle nostre rispettive associazioni aviglianesi, sia, congiuntamente, nel prestigioso catalogo, già edito per la rassegna tridentina.
“Ant’Arte” e “Dante Selva. Officina d’Arte” operano da tempo nell’ambito più generale della promozione della conoscenza e nell’impegnativo e concreto esercizio di ricerca nell’arte contemporanea e, in particolare, nel settore più specifico delle esperienze grafiche, legate alle tecniche dell’incisione calcografica.
Le nostre due associazioni sono dunque ben liete di portare ad Avigliana una rassegna così prestigiosa e si augurano che la tappa nella nostra regione possa valere come suggestione per un ulteriore ampliamento di circolazione sul territorio nazionale di una mostra di valenza internazionale, in grado di proporre opere di maestri di fama mondiale.

In effetti, la “maniera nera”, o “mezzotinto” – rigorosamente praticata dai maestri, autori delle opere in mostra, merita e attende da tempo una particolare attenzione e, se occorre, una ampia rivalutazione, che deve oggi essere insieme culturale e di mercato; ovvero, in grado di raggiungere sia il gradimento di estese porzioni di pubblico, sia un più ampio – e ben motivato – apprezzamento da parte del collezionismo.

La “maniera nera”, o “mezzatinta”, o “stampa a fumo”, è un procedimento calcografico - (cioè appartenente alla ‘famiglia’ delle incisioni – per intenderci: acquaforte, acquatinta, ecc..) -, inventato da Ludwig von Siegen, che ne rivelò il segreto al principe Rupert di Baviera, nel 1661. Perfezionata dall’olandese A. Blooteling nel 1672, era già contemporaneamente oggetto di studio da parte dell’amatore d’arte inglese J. Evelyn, nel 1662. Dalla seconda metà del Seicento, dunque e fino all’inizio del XIX secolo fu ampiamente impiegata, grazie alle sue rigorose opportunità di resa tonale (in bianco e nero) dei colori e delle forme dei dipinti più famosi, conservati presso le più grandi collezioni pubbliche e private europee, come mezzo di riproduzione e di conoscenza di quelle opere, prima ancora della litografia – che è una tecnica di invenzione del primo Ottocento - e, ovviamente, prima della fotografia. Al di là delle sue finalità come tecnica strettamente finalizzata a scopi di riproduzione delle opere pittoriche, la ‘maniera nera’ fu oggetto fin dalle sue origini di ricerche artistiche, indirizzate a considerarne ed apprezzarne le straordinarie risorse creative. Basti citare, tra tutti, il suo maggiore interprete italo-inglese, tra fine Settecento e inizio Ottocento: Francesco Bartolozzi.
Ora, una splendida rassegna, di valenza mondiale, di artisti che, sorprendentemente all’inizio del XXI secolo, si dedicano esclusivamente ad una tecnica, che oggi giudicheremmo “di nicchia”, giunge a proporci una occasione di indiscussa unicità.

In accordo con “Ant’Arte”, dunque, l’associazione “Dante Selva. Officina d’Arte” non può che “approfittare” culturalmente di un evento di tale e tanta importanza per inaugurare il proprio laboratorio aviglianese, congiuntamente alla presentazione al pubblico del proprio ”Archivio degli incisori attivi in Piemonte nel XX secolo”.

In occasione dell’inaugurazione del nuovo laboratorio di incisione e del Centro di Documentazione “Archivio degli incisori attivi in Piemonte nel XX secolo”

Inaugurazione:
mercoledì 5 dicembre dalle ore 18

presso le sedi di:
Ant’Arte
via Porta Ferrata 15, Avigliana (TO)

Dante Selva. Officina d’Arte
piazza Conte Rosso 1, Avigliana (TO)
Ingresso libero

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