Pinksummer
Genova
piazza Matteotti, 9 (Palazzo Ducale cortile Maggiore 28R)
010 2543762 FAX 010 2543762
WEB
Georgina Starr
dal 6/12/2007 al 6/1/2008

Segnalato da

Francesca Pennone



approfondimenti

Georgina Starr



 
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6/12/2007

Georgina Starr

Pinksummer, Genova

Georgina Starr e' stata definita un'archeologa culturale pop, ma il suo recente film "Theda" re-inventa la star del cinema muto Theda Bara senza aggiungere nulla alla conoscenza oggettiva del personaggio storico, forse il primo sex symbol della nostra era. Il film ha l'enfasi illusionistica della natura morta, dove convivono fasto e miseria.


comunicato stampa

Georgina Starr è stata definita un’ archeologa culturale pop, ma il suo recente film Theda re-inventa la star del cinema muto Theda Bara senza aggiungere nulla alla conoscenza oggettiva del personaggio storico, forse il primo sex symbol della nostra era. Il lavoro della Starr estende l’esperienza al possibile attraverso un’ immaginazione che non è capriccio, ma urgenza di superare il limite, di abbandonare la superficie oggettiva per restituire una visione soggettiva, quella di Georgina Starr. La sua rappresentazione della rappresentazione è come il teatro nel teatro di Shakespeare, non ha nulla di postmoderno, ma è piuttosto barocca, ammesso che il barocco sia una categoria metastorica. La Theda della Starr ha l’enfasi sensuale e illusionistica della natura morta: fasto e miseria convivono negli eccessi chiaroscurali del suo film. Theda Bara è un’allegoria della Vanitas.

Nel progetto Theda la figura del doppio assume il carattere ambiguo e inquietante della morte e dello spossessamento con parecchi rimandi psicoanalitici. Nel preludio di Theda il soggetto più che moltiplicarsi sembra smarrirsi in un infinità di espressioni, di ruoli, di interpretazioni che riflettono la disintegrazione dell’identità. Qualcuno ha scritto “chi vede il doppio vede la propria morte”, nella narratività dell’interludio Theda si decompone con orrore nel ritratto bifronte che ne prefigura la vecchiaia. Theda alza il velo del tempo. La figura del doppio ritorna nell’invito per la mostra recente da Tracy Williams ltd. a NY intitolata “The face of Another”, in cui una fotografia dell’artista è presentata accanto a quella di sua madre negli anni ’70: vestite con lo stesso abito, pettinate nel medesimo modo, sembrano rispecchiarsi l’una nell’altra nella somiglianza artificiosa di un sorriso per la posa fotografica. Il velo del tempo viene alzato per confondere. Baudrillard ha scritto non c’è ossessione, né alienazione finché permane una relazione duale con il doppio, esse sopravvengono con l’interiorizzazione del doppio, l’anima che, presupponendo un rispecchiamento, reclude il soggetto in se stesso. L’ombra del doppio è follia, oblio, perdita, o semplicemente la non accettazione del divenire.

Rispetto alla storia la Starr restituisce una temperie in cui la psicologia è presentata in stretto rapporto con il misticismo e la la magia e in questo senso l’occultismo è considerato una chiave per comprendere le alterazioni della personalità. Ho letto che il Fox Studios promosse un’identità esotica e elusiva di Theda Bara, che pur non avendo mai visto l’Egitto veniva chiamata “serpente del Nilo”, incoraggiando l’attrice a discutere di occultismo anche durante le interviste. Non è soltanto per amore filologico che la Starr presenta Theda in un ambiente iniziato al simbolismo mistico, come nella scena della seduta spiritica, ma voleva collegare il mistero al fenomeno della dissociazione dell’io.

Per la terza personale da Pinksummer la Starr presenterà una versione di Theda (Prelude). In questo singolo frammento della performance filmica, l’artista passa attraverso una serie di espressioni codificate tipiche della recitazione muta dell’epoca. Appena il ritmo della recitazione incalza, sembra che il suo viso sia preso in ostaggio dai gesti e dalle espressioni che sta cercando di comunicare in maniera oltremodo precisa.
La Starr presenterà anche una serie di sculture che si rifanno alla rappresentazione classica della “musa” femminile. Come nei film perduti di Theda Bara, queste prime rappresentazioni della “ femmnilità” venivano raggelate in qualcosa di simile alla natura morta; incarnazioni di un linguaggio metrico e di forme idealizzate, una sorta di idoli. Le sculture avranno in mostra la funzione di oggetti performativi.

Oltre alla mostra da Pinksummer, il 7 dicembre verrà presentato alle ore 21 nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale, la versione integrale di Theda. Per ogni proiezione di Theda la Starr invita gruppi musicali di matrice differente a rispondere alla visione accompagnando il film improvvisando dal vivo. La proiezione a Palazzo Ducale sarà accompagnata dal musicista italiano Domenico Caliri.

Inaugurazione h 18.30 - 20.30
ore 21 proiezione del film di Georgina Starr THEDA, Sala del Minor Consiglio, Palazzo Ducale. La proiezione sarà accompagnata dal musicista Domenica Caliri che improvviserà dal vivo.

Pinksummer
piazza Matteotti, 28R - Genova
Ingresso libero

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