Luminosita', colore, forma, astrazione e tridimensionalita' sono tratti distintivi della produzione dell'artista trentina, che presenta in questa occasione alcune installazioni fra cui due progetti specifici ed inediti. Si tratta di strutture mobili che giocano con l'aria e si lasciano guidare nel movimento.
Interventi di
Luciano Caramel, Fiorenzo Degasperi,
Renzo Francescotti
Luminosità, colore, forma, astrazione e tridimensionalità sono tratti distintivi
della produzione artistica di Elena Fia Fozzer, l’artista trentina protagonista
della prossima mostra organizzata dalla Galleria Civica di Arte
Contemporanea di Trento, dall’8 dicembre 2007 al 6 gennaio 2008
presso lo Spazio Foyer del Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento.
La mostra prende in considerazione la variegata produzione dell’artista
mediante la presentazione di alcune installazioni storiche, come
Pentagramma blu, del 1993, già esposta al Mart, Eppure sono di ferro, del
2006, già in mostra a Palazzo Trentini, e Come Acqua, del 2004, affiancate
da due progetti specifici ed inediti, le costruzioni Parete metastabile eolica,
che trova spazio all’interno dello Spazio Foyer, e Scultura eolica, visibile nel
giardino esterno del Centro Servizi Culturali S. Chiara.
Le due installazioni, appositamente pensate e realizzate per l’esposizione,
sono strutture mobili che giocano con l’aria e si lasciano guidare nel
movimento, rappresentazioni materiali del concetto di “vita in divenire”,
ossia di una realtà mai statica o uguale a se stessa ma soggetta ad una
continua mutazione, ed in cui il ritmo degli eventi, spesso casuale, è
governato da una naturale instabilità.
A queste grandi opere vengono quindi affiancate alcune produzioni degli
inizi, due nudi, delle prove colore, una serie di cromosettoriali, delle opere
del periodo costruttivista e quindi del Madì.
Figlia dello scultore Eraldo Fozzer, Elena Fia Fozzer ormai da alcuni
decenni opera a contatto con la realtà locale, con uno sguardo sempre
attento e curioso, rivolto al di là dei confini nazionali, all’Europa ma non
solo. L’artista inizia giovanissima la sua carriera, con studi classici e artistici,
approfonditi mediante la conoscenza di alcune importanti personalità
dell’epoca come gli artisti Fortunato Depero, da cui riceve un imprinting che
tuttora accompagna la sua produzione artistica, e successivamente il pittore
Aldo Schmid.
Le sue opere sono un tripudio di colori, scelti in base ad attenti studi di
composizione, e di geometrie, in cui è la rotondità a mantenere una
importanza centrale. Sebbene spesso inscritto in altre forme, la figura del
cerchio è infatti il fil-rouge che unisce le sue creazioni fin dalla più giovane
età. Nel 1980, a Milano, prende contatto con Arte Struktura dove incontra
artisti di fama internazionale tra cui Bruno Munari. Abbandona quindi la
pittura figurativa per iniziare la costruzione dei primi “cromosettoriali
dislocabili”, lavori che si focalizzano sullo spettro cromatico con passaggi
sfumati e studiati nel dettaglio.
E’ però con il movimento Madì, di cui nel 1991 è co-fondatrice della sezione
italiana, che Elena Fia Fozzer trova la sua espressione più autentica.
Madì, come MAterialismo DIalettico, una geometria dove l'oggetto-opera
non rappresenta, non esprime, non significa, non è in rapporto con un
soggetto, ma è vero in sé ed in cui il termine Dialettico descrive
empiricamente lo sviluppo storico del pensiero. Un'arte inventiva, originale,
ludica che muove i suoi primi passi in Argentina per poi diventare un
movimento internazionale.
“Un incontro d’amore”, così definisce l’artista il suo ingresso nel MADI’, nella
gioia e nella luminosità cromatica che l’artista riconosce come aspetti
fondanti del suo operare e che del movimento sono tratti distintivi.
Elena viaggia molto e lascia sue opere in Italia, a Bologna, Firenze, Roma,
Napoli, ed all’estero a Parigi, Maubeuge (Francia), Madrid, Barcellona,
Buenos Aires, Györ (Ungheria) ricevendo al contempo numerosi
riconoscimenti a livello locale e nazionale. Negli ultimi quindici anni
partecipa a ben 12 mostre personali (a Trento, Milano, Parigi, Mosca) e 98
mostre collettive con il movimento Madì in Svizzera, Italia, Turchia, Spagna,
Ungheria, Venezuela, Germania, Argentina, USA, Francia, Slovacchia e
Malta.
In occasione dell’esposizione viene realizzato uno speciale catalogo –
oggetto, una vera e propria opera di impostazione Madì, composta di
alcune parti mobili e da testi critici di Luciano Caramel, Fiorenzo Degasperi,
Renzo Francescotti.
Ufficio Stampa
Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento:
Chiara Veronesi
T +39 0461 986138
ufficiostampa@galleriacivica.it
Inaugurazione 7 dicembre, ore 18
Centro Servizi Culturali S. Chiara
via Santa Croce 67 - Trento
Orari: mart. – dom. 10.-18; chiuso il lunedì / chiuso il 1 gennaio 2008
Ingresso libero