Circolo Culturale Bertolt Brecht
Immagini e satira. Da Cuore 1992-95, Forattini etc. Paradossi, contraddizioni, rovesciamenti, emozioni forti, figure del cattivo infinito da far cadere: la satira mette in circolo un mondo alternativo di possibilita'.
A cura di Lorenzo Argentino
Paradossi, contraddizioni, rovesciamenti, emozioni forti, figure del cattivo
infinito da far cadere: la satira mette in circolo un mondo alternativo di
possibilità. Alternative al quotidiano, ai suoi clichè, ai preconcetti, alle false
autorità. Con armi affilate, spezza le soluzioni precostituite e l'inquadramento
convenzionale: le certezze barcollano, i punti di vista si invertono, ribaltati come
guanti. L'uomo è finalmente se stesso, il pensiero libero, la critica non un
esercizio, ma forza rivelatrice.
Lanciare un amo, sperando di pescare qualcosa, di
trovare qualcosa di prezioso e perduto, oppure una via d'uscita, la chiave di volta
- una delle tante di questi complessi edifici in cui incastriamo le nostre esistenze
- in grado di far crollare sovrastrutture e maschere di cui la realtà si sostanzia.
È il genere, da Aristofane a Dante, in cui la corrosione, l'urto e la demolizione
sono capaci di fare piazza pulita in un istante e indicare uno spiraglio di luce
l'istante dopo. Tutto accade nel tempo piccolissimo di un respiro, di una battuta,
di uno sguardo: un passaggio di prospettiva che inarca la piega del sorriso (a volte
amaro).
Quel pensiero, quell'immagine che finalmente si levano dal coro hanno il
coraggio del rovescio, il coraggio di una verità che da assopito ricordo e latente
presagio diventa presenza innegabile e urticante. Vale per tutti, come se le
difficoltà comunicative, le differenze di formazione, ideologia, opinione, almeno su
quel punto - in quell'attimo in cui tutti ci riconosciamo uomini - possano essere
superate, scavalcate o almeno dribblate.
Un accordo fraterno e un ammiccamento
consapevole. È così che gli animali razionali si scoprono capaci di un incontro,
sottile come un'arguzia e leggero come un motto di spirito. E come sono le tracce di
questa baluginante verità? Intuizioni, frecce, possibilità insature che nella
brevità e nella mancanza di difese dell'imprevisto diventano oggettive e taglienti.
Un'incursione oltre le apparenze, un invito al pensiero critico, una possibilità
assoluta, libera. La satira apre la via delle differenze e rende concreta la potenza
del pensiero divergente.
Vera Maria Carminati
Inaugurazione Lunedì 10 dicembre alle ore 18.30
Circolo Culturale Bertolt Brecht
Spazio 4/Via Giovanola 21/c Milano
Ingersso libero