Tra le opere esposte: carboncini su carta e acrilici su cartone raffiguranti curiosi personaggi pseudorobotici, disegni dedicati a Simbologia e Cosmo, e alcune creazioni recenti rivolte all'Architettura e alla Terza Dimensione.
Martedì 11 dicembre 2007 alle ore 18:00, Tina Vannini presenta al Margutta
RistorArte la mostra personale di Gerry Turano MasticoMistica, organizzata dalla
galleria Inés Izzo Arte Contemporanea di Via Margutta e curata da Giorgia Calò.
La mostra presenta una selezione di opere dell’artista realizzate fra il 1997 il
2007. L’esposizione è infatti strutturata tenendo conto di diversi periodi artistici
di Gerry Turano ed i consequenziali passaggi tecnici.
Carboncini su carta e acrilici su cartone contraddistinguono i primi lavori,
raffiguranti curiosi personaggi pseudorobotici che rimandano alla grafica
fumettista, dove Turano dimostra una propensione giocosa nell’unire forme reali e
immaginarie. Una diversa sezione raccoglie disegni dedicati a Simbologia e Cosmo,
realizzati con matite ed acrilici su cartone da imballo e spesso vicini alle
esuberanze di un certo gusto “gotico”. Infine sono presenti le creazioni più recenti
dell’artista, rivolte all’Architettura e alla Terza Dimensione, opere eseguite con
matite, acrilici e collage su tavola. In questo senso non potevano mancare alcune
delle ultime sculture in argilla che si contraddistinguono, anch’esse, per la loro
tridimensionalità aerea e la visione cosmica.
Filo conduttore della mostra, come si evince dal titolo stesso, è la lettura mistica
(spesso e volentieri in chiave ironica) che offre l’artista di opera in opera.
L’idea che dà origine a questi lavori – spiega Turano – proviene principalmente
dall’osservazione di rappresentazioni del macrocosmo, in primo luogo antiche
incisioni astrologiche, astronomiche, cabalistiche, mistiche ed alchemiche, che
l’artista “traduce” in segno “al di qua” della logica.
La tecnica grafica di Gerry Turano, attivo sulla scena artistica dagli anni Ottanta,
è lenta e scrupolosa come quella di un artigiano. Il segno di Turano, tracciato
sempre a mano libera, è composto da una linea di contorno marcata alla quale si
alternano sottili tratti; alla linea continua si affiancano linee curve e segmenti
frazionati che conferiscono movimento al disegno. Risultato di tale lavoro, forme
spigolose e innaturali che danno vita a monocromie dal forte senso evocativo.
“Le mie opere – continua l’artista - raccontano la spinta emotiva verso
l’esplorazione, la ricerca. Attraverso strutture ripetute e sovrapposte
ossessivamente, l’artefice (forse l’uomo) tenta di proiettarsi oltre le proprie
consapevolezze e volare nel cosmo. Cosmo interiore, innanzitutto”.
Opening martedì 11 dicembre ore 18
Il Margutta RistorArte
Via Margutta, 118 - Roma
Ingresso libero