L'annuale appuntamento che vede protagonista Piazza del Plebiscito si apre quest'anno con l'intervento di Michelangelo Pistoletto, che si estende anche agli spazi espositivi del museo MADRE, creando un collegamento ideale all'interno del tessuto cittadino. Qui sono esposti tre lavori di grandi dimensioni, significativi nell'evoluzione della sua ricerca e per il valore ideale che racchiudono. Le installazioni in piazza sono invece ispirate ai Paesi del Mediterraneo e all'immagine della basilica di San Francesco di Paola, trasformata in un manifesto collettivo di amore per le differenze.
L'annuale appuntamento che vede protagonista Piazza del Plebiscito si apre
quest'anno il 22 dicembre, alle ore 16,30, con l'intervento di Michelangelo
Pistoletto (Biella, 1933), esponente di spicco dell'Arte Povera negli anni
'60-'70 e oggi tra i protagonisti riconosciuti della scena artistica
internazionale. L'evento è organizzato dalla Fondazione Donnaregina con i
contributi di Regione Campania, Provincia e Comune di Napoli.
Chiamato a interpretare gli spazi monumentali della piazza ottocentesca, Pistoletto
presenterà qui un nuovo lavoro: una grande superficie che riproduce la silhouette
dei Paesi che affacciano sul Mediterraneo e un altro importante intervento che
trasforma l'immagine della basilica di San Francesco di Paola in un manifesto
collettivo di amore per le differenze. L'opera approfondisce e amplia l'idea di
una possibile, armonica convivenza tra i popoli espressa nel progetto Love
Difference - Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea. Nato nel 2002
all'interno di Cittadellarte - Fondazione Pistoletto di Biella, con la
realizzazione di un grande tavolo specchiante a forma di bacino del Mediterraneo, il
progetto è stato presentato nel 2003 alla 50a Biennale di Venezia, dove l'artista
ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera, e risponde a un più ampio intendimento
dell'artista, avviato sin dal 1994 con un manifesto programmatico che pone
l'arte al centro di una trasformazione socialmente responsabile (Progetto Arte).
Da qui l'organizzazione di incontri, manifestazioni e mostre e, nel 1998, la
nascita di Cittadellarte.
Questa edizione della rassegna napoletana riserva però una novità importante. La
presenza di Pistoletto a Napoli non si limiterà a Piazza del Plebiscito, ma si
estenderà anche agli spazi espositivi del museo MADRE, creando un collegamento
ideale all'interno del tessuto cittadino.
Nella sua doppia veste di direttore del museo, nonchè ideatore e curatore della
manifestazione di Piazza del Plebiscito sin dalla sua nascita, nel 1995, Eduardo
Cicelyn ha infatti invitato l'artista a esporre al MADRE tre lavori di grandi
dimensioni, significativi nell'evoluzione della sua ricerca e per il valore ideale
che racchiudono. Contestualmente alla tradizionale installazione che interesserà la
piazza sarà perciò possibile ammirare, negli ambienti ridisegnati
dall'architetto Alvaro Siza, Luogo di raccoglimento e Il Terzo Paradiso in una
nuova versione in alluminio riciclato, allestiti, rispettivamente, nella Sala
polivalente/Auditorium e nel Cortile interno.
Il primo, inaugurato nel 2000
nell'Istituto Oncologico Paoli-Calmettes di Marsiglia, propone la creazione di uno
spazio di meditazione multiconfessionale e laico, anzitutto umano più che
religioso. Il secondo appartiene, invece, alla fase più recente del lavoro di
Pistoletto, incentrata sul Nuovo segno d'infinito creato dall'artista nel 2003 per
rappresentare la nascita di un nuovo mondo e di un nuovo pensiero, dove la
contrapposizione che si è andata sviluppando tra il Paradiso Terrestre retto dalla
natura e il Paradiso Artificiale governato dalla tecnologia arriverà a sanarsi,
aprendo finalmente la strada a una soluzione costruttiva per la sopravvivenza
dell'uomo. La chiesa di S. Maria Donnaregina vecchia sarà invece la suggestiva
cornice della famosa Venere degli stracci, esposta per la prima volta nel 1968 in
occasione della mostra storica Arte Povera+Azioni Povere, organizzata da Marcello
Rumma e dal critico Germano Celant ad Amalfi, negli spazi dell'Arsenale
dell'Antica Repubblica.
Note Biografiche
La ricerca di Michelangelo Pistoletto è programmaticamente contraria a ogni schema
formale precostituito, a ogni aspettativa codificata e si sviluppa all'interno di
una continua, serrata dialettica fra arte e vita, oggetto e comportamento. Partita
dai quadri specchianti del 1962, che includono direttamente nell'opera lo spettatore
e il presente del tempo in divenire, dal 1966 prende corpo nella concretezza dello
spazio reale con gli Oggetti in meno: oggetti eterogenei, "poveri" e
pseudo-funzionali, caratterizzati da valenze imprevedibili e ironiche; con
installazioni (La Venere degli Stracci, 1967-68) e performance realizzate con il
gruppo dello Zoo (1968-70). Questi lavori preparano e, in qualche modo, segnano la
nascita dell'Arte Povera, il movimento artistico teorizzato da Germano Celant nel
1967. La collaborazione tra artisti di diverse discipline è subito riconosciuta da
Pistoletto come fondamentale per una libera ricerca. Affermata in modo programmatico
nel Manifesto della collaborazione del 1968, darà vita nel 1978 a Creative
Collaboration, un'esperienza di collaborazione artistica estesa a tutta la città
di Atlanta (USA), riproposta nel 1979 in Italia in diversi luoghi. Il carattere
concettuale che, in parte, ha l'indagine di Pistoletto sull'oggetto e sui
materiali (Plexiglas, 1964) ritorna nei lavori scuri e anonimi del ciclo Arte dello
squallore: intesi quali concretizzazioni del nulla che contiene il tutto,
dell'universo che contiene le stelle (1985) e, soprattutto, in Anno Bianco, dove
la manualità viene nuovamente abbandonata a favore di un'opera fatta di spazio e
di tempo: un'opera che è durata un anno, il 1989, di cui trattiene le tracce
degli avvenimenti più significativi.
Ufficio Stampa Madre
Costanza Pellegrini: tel 081 199 78024 fax: 081 19978026 e-mail:
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Conferenza stampa sabato 22 dicembre 2007 alle ore 12 Museo Madre
Inaugurazione
sabato 22 dicembre ore 16.30 - Piazza del Plebiscito
sabato 22 dicembre ore 19.30 - Museo Madre
Museo Madre (sala polivalente, cortile e chiesa S. Maria Donnaregina)
Via Settembrini, 79 Napoli
Informazioni e prenotazioni Telefono: 081 19313016 (lunedi - domenica: ore 10-20)
Orario: dal lunedi al giovedi e domenica ore 10-21; venerdi e sabato ore 10-24 Giorno di chiusura : martedi
Biglietti Intero euro 7; Ridotto: euro 3.50
Audioguide euro 4
La mostra rientra nel circuito CampaniaArtecard www.campaniartecard.it
Per Raggiungere il Museo
dall'aeroporto di Capodichino
e dalla Stazione Centrale: Taxi (circa 10/15 minuti)
In autobus: Bus 3SA partenza ogni 15 minuti scendere alla Stazione Centrale (Piazza
Garibaldi).
L'AliBus: Partenza ogni 30 minuti scendere alla Stazione Centrale ( Piazza
Garibaldi) da qui prendere la metropolitana Linea 2, scendere alla fermata Cavour
poi a piedi per circa 200 metri.