Viaggio di Meyer. Fotografie. Scorci rivisti, vette e fiumi ritrovati, architetture riscoperte. Una sorta di grand tour che riprende il percorso dell'incisore tedesco J. Jacob Meyer dalla Germania, attraverso i passi alpini, in direzione di Milano.
Storia e contemporaneità raccontano il fascino e il cambiamento del paesaggio e della montagna, dopo oltre
centocinquant’anni l’itinerario descritto (alla metà dell’Ottocento) dalle incisioni di J. Jacob Meyer rivive grazie
alle fotografie di Dominique Laugé.
A Sondrio – dal 14 dicembre al 1 marzo 2008 - saranno due le sedi per questo nuovo progetto espositivo.
Il fotografo francese Dominique Laugé è stato chiamato a realizzare 68 fotografie seguendo l’itinerario e le
incisioni di J.J. Meyer, tratte dai libri Voyage pittoresque sur la nouvelle route depuis Glurns en Tyrol par le col
de Stilfs (Passo di Stelvio) par la Valteline, le long du lac de Come jusqu’a Milan (edito nel 1831) e da Die
neuen strassen durch den canton Graubünten von Chür über den Splügen bis zum Comersee und über
Bernhardino bis Bellinzona dargestellt, pubblicato sempre a Zurigo nel 1825.
Scorci rivisti, vette e fiumi ritrovati, architetture riscoperte. Una sorta di re -“grand tour” che riprende il percorso
dell’incisore tedesco dalla Germania, attraverso i passi alpini, in direzione del capoluogo lombardo.
Il primo viaggio tra Glurns e Como attraverso il Passo dello Stelvio inizia da Sluderno, è costituito da 36
incisioni che seguono cronologicamente il percorso di Meyer. La seconda raccolta (32 incisioni) è più
complessa, da Chür fino a Bellinzona attraverso il Bernardino e da Chür a Chiavenna passando per lo Spluga.
Il Viaggio di Meyer diviene dunque un tentativo di accostamento anti-nostalgico fra il portfolio litografico
ottocentesco e l’interpretazione contemporanea a volte cruda e tagliente, altre volte allegorica e densa delle
fascinazioni visive proprie della fotografia.
Dominique Laugé nasce a La Rochelle nel 1958 e studia lettere nel 1979 all’Università di Bordeaux. Dal 1982 al 1984
frequenta il Brooks Institute of Photography di Santa Barbara in California e dal 1985 lavora come fotografo
professionista. Nel 1986 si stabilisce a Milano, dove rimane fino al 2005, quando torna in Francia. Oggi collabora con le
maggiori agenzie pubblicitarie e con numerose riviste in Francia e in Italia. Vive tra Parigi, Gaillac e Milano.
Nella sua carriera gli sono stati riconosciuti numerosi premi tra cui il Premio Epica International di pubblicità per la
campagna Ciappi (1990), il Premio Art Directors Club Italiano per diverse campagne di pubblicità (1991-1993), il Kodak
European Gold Award for Portrait Photography (1995, 1996) e il Prix Mediastar per la campagna IULM (2005).
Catalogo con testi di Sandro Fusina.
Inaugurazione: giovedì 13 dicembre 2007 dalle ore 18
Sedi:
Palazzo Sertoli - Galleria Credito Valtellinese
Palazzo Sassi (Museo Valtellinese di Storia e Arte)
lunedì – venerdì: 9 – 12 | 14.30 – 18.30; sabato: 9 – 12
ingresso libero