Intersegno. La mostra presenta una serie di lavori su carta dell'artista tedesco. Una ricerca tesa alla formulazione di una grammatica pittorica libera e spregiudicata, nella quale il segno, svincolato da ogni configurazione a priori, finisce per assumere valenze semantiche e sembianze sempre nuove.
A cura di Ricardo de Mambro Santos
La mostra presenta una serie di lavori eseguiti su carta dall’artista tedesco Dirk Westermann negli ultimi due anni. Nell’ambito degli sviluppi più recenti e promettenti della Nuova Figurazione europea, la produzione di Westermann si pone come una ricerca tesa alla formulazione di una grammatica pittorica libera e spregiudicata, nella quale il segno – svincolato da ogni significato o configurazione a priori – finisce per assumere valenze semantiche e sembianze sempre nuove, in un gioco ludico di associazioni e rivisitazioni inesauribili.
La resa fluida delle immagini – contrassegnate da una gestualità celere e intenzionalmente approssimativa, scabra, lontana da ogni tentativo di circoscrivere la forma entro contorni netti e precisi – sembra tradurre, nel dinamismo stesso dei colpi di pennello, le ironiche metamorfosi di un segno sempre pronto a trasformarsi in altro, invitando in tal modo lo spettatore a rivedere continuamente le implicazioni offerte dal rapporto tra parola e immagine, tra segno e designato.
Senza adottare soluzioni di matrice surrealista, i lavori di Westermann si presentano come eredi goliardici di una visione sostanzialmente romantica – o meglio, neoromantica – del mondo. Il senso potenziale delle opere scaturisce, in questo universo istrionico di creazioni e citazioni, non tanto in virtù di un sistema costante di significazioni capaci di contenere le plurime possibilità di relazione tra segno e designato, quanto piuttosto in uno spazio – indecifrabile, misterioso – nel quale le molteplici tangenze che si verificano tra concetto e icona si intersecano senza sosta, fino a instaurare un territorio di volontaria sospensione del noto. Sottratte alle determinazioni della parola e alle tracce residue della forma, le opere di Dirk Westermann si aprono ad una nuova dimensione figurativa: quella dell’Intersegno.
Inaugurazione: giovedì 13 dicembre 2007 ore 18
Interno Ventidue Arte Contemporanea - Palazzo Taverna
Via di Monte Giordano 36 - Roma
Lun-Ven 15-20 e su appuntamento
Ingresso libero