Fernando Andolcetti
Sergio Borrini
Anna Boschi
Carlo Cane
Emma Caprini
Cosimo Cimino
Mario Commone
Delio Gennai
Elisabetta Gut
Alessio Larocchi
Nadia Nava
Lamberto Pignotti
Massimo Salvoni
Renato Spagnoli
Obiettivo della mostra e' quello di stimolare significati contemporanei a partire da documenti che appartengono a diverse epoche storiche. Una collettiva con le opere di opere di: Fernando Andolcetti, Sergio Borrini, Anna Boschi, Carlo Cane', Emma Caprini, Cosimo Cimino, ecc.
Uno degli aspetti più interessanti della nostra epoca, così detta
“globalizzata”, è la possibilità che i “saperi” e i “saper fare”, anche
provenienti da ambiti molto diversi, si possano incontrare. Questo
sguardo traversale sul mondo, se viene usato con consapevolezza può
mettere in moto curiosità e interessi che valicano gli stretti e angusti
confini delle conoscenze specialistiche e generare prodotti e conoscenze
in campi fra loro apparentemente distanti.
L’idea della mostra “Arte, segno, scrittura” nasce da questo intento e,
quindi, nella fattispecie, si pone come obiettivo quello di stimolare
significati contemporanei a partire da documenti che appartengono a
diverse epoche storiche.
Può esistere un’idea di documento “bello” e generatore di “bellezza”
che, al tempo stesso, non si identifichi con un’idea di documento
museale o addirittura si risolva nel suo valore antiquario? Noi pensiamo
di sì, volendo fare riferimento a un senso estetico e , al tempo stesso,
etico che dal documento può essere risvegliato, attraverso una visione e
un approccio che ne rintracci significati “altri”, in cui la lettura
diplomatista e paleografica del documento, non sia l’unica possibile.
Abbiamo intrapreso questa strada, sottoponendo i documenti conservati,
presso l’Archivio di Stato di Pisa, allo sguardo degli artisti che, con
le opere prodotte per questa mostra , ne hanno risvegliato nuove valenze
semantiche.
Crediamo che questo approccio possa generare curiosità e interesse verso
il documento storico presso pubblici diversi, giovani e non giovani,
legati al campo dell’arte e non, ma che , attraverso una chiave di
lettura originale del documento, possano a questo appassionarsi.
Dal documento, dalle scritture, dalle foto, dai disegni , ci siamo posti
nella direzione di risvegliare e valorizzare significati estetici,
adesso ci aspettiamo all’inverso che da significati artistici possano
generarsi curiosità verso i fatti storici, in una proficua dialettica
fra arte e storia, che renda il cittadino dei giorni nostri ricettivo
alla bellezza e al contempo al valore della memoria. Flavia Castiglia
Inaugurazione giovedì 13 dicembre ore 17,30
Archivio di Stato
Lungarno Mediceo,17 Pisa
Ingresso libero