Dalle acque del fiume o dal fragile incanto di uno stelo. In mostra sono esposti 20 acquarelli. I soggetti sono fiori dall'anatomia esatta, corolle miniate, steli secchi e abbandonati su uno sfondo inconsistente.
Fiorentino doc, Alessandro Nocentini, classe ’49; realizzate numerose mostre personali in Giappone e negli Stati Uniti, torna ad esporre nella sua città dopo sei anni di assenza. “Dalle acque del fiume o dal fragile incanto di uno stelo” 20 acquerelli per la nuova mostra presso la Galleria Falteri di Antonio Berni.
Una predisposizione lirica, non convenzionale, guida Alessandro Nocentini in un percorso d’indagine sopra le cose quotidiane: fiori dall’anatomia esatta, corolle miniate, steli secchi e abbandonati su uno sfondo inconsistente, acque di fiume, la Merse o l’Arno, ricordo vivido di quando vi si faceva ancora il bagno.
Alessandro Nocentini è un “toscano di esatta parlata”, come lo definisce Raffaele Monti in un saggio del 1982 (oggi ripubblicato in catalogo) prorompente nel carattere e nella “secchezza” della sua pittura.
“Grafico ed incisore nato, egli ha il dono di calcolare con esattezza il “peso” delle cose negli spazi in cui esse si definiscono. L’occhio scorre sul nastro dell’esperienza visiva, l’oggetto definisce la propria misura schiarendosi o divenendo colore - così il critico Raffaele Monti scrive di lui e del suo lavoro - “Questa freschezza quasi sensitiva non è un punto di partenza, modo d’essere e “dote” naturale ed aproblematica, ma - al contrario - un risultato, giunto liberamente, privo di sforzature e di dissonanze, ma tuttavia abbastanza “mentale”.
(…) La materia, vitale e tenerissima si depura per via di concentrazione pittorica; l’immagine ciclica si assesta da un’opera all’altra trovandosi sempre di più a suo agio, espellendo il sovrappiù, immettendo nuovi valori determinanti”.
Nel catalogo testi di Raffaele Monti, Renzo Gherardini e Nicola Miceli.
Alessandro Nocentini è pittore ed incisore, nato nel 1949 a Firenze dove vive e lavora. Dal 1971 inizia a lavorare esponendo in gallerie fiorentine, parte dall’astratto per giungere attraverso l’iperrealismo e la sperimentazione delle tecniche incisorie ad una pittura che si concentra sul segno, volto a rappresentare singoli oggetti decontestualizzati dal reale. Ha esposto in Italia negli Stati Uniti in Giappone, Spagna e Germania.
Inaugurazione giovedì 13 dicembre alle ore 18
Galleria Falteri
Via della Spada 38/r - Firenze
Ingresso libero