Pittura e disegni. " In alcuni casi il lavoro inizia dal retro, soprattutto quando esprimersi e' particolarmente sentito. Affrontare la tela bianca diventa arduo...girare la tela, nascondere il bianco e' una preparazione necessaria"(L.Ramoino)
A cura di Laura Ramoino
Circa un anno fa un giovane artista mi scrisse una mail che terminava dicendo: Vorrei esporre le mie tele, i miei disegni stanchi di restare chiusi nel quaderno ad anelli, vorrei lasciarli riposare a lungo da voi, lontane da me.
Le sue tele e i suoi disegni “riposano” adesso nella mia Galleria attirando l’attenzione dei visitatori che raramente riescono a rimanere indifferenti di fronte alle “parole” che Silvano getta su ogni suo disegno e sua tela. Non sono parole che chiunque riesce a comprendere, non è facile il suo linguaggio, ma affascina e coinvolge.
Silvano non abbandona mai il suo blocco da disegno, quasi fosse un’estensione di se stesso, ovunque si trovi osserva e traduce con i suoi segni tutto ciò che intorno lui trasmette sensazioni, storie, emozioni sue e di chi incontra. Talvolta il foglio non basta a contenere tutto ciò che vorrebbe dire, il confine delle misure allora si espande e lascia all’immaginazione il particolare mancante (una testa, una mano, una parte di un corpo).
Molte delle sue tele sono dipinte anche sul retro, li interpreto come appunti, pensieri impazienti che non potevano aspettare di trovare la nuova tela su cui prendere vita. In alcuni casi il lavoro inizia dal retro, soprattutto quando ciò che deve essere espresso è da lui particolarmente sentito. Affrontare la tela bianca, in questi casi, diventa arduo, scavare così a fondo dentro se stesso diventa doloroso, girare la tela, nascondere il bianco intonso è un compromesso accettabile, una preparazione necessaria per poter “comunicare” con estrema sincerità e senza filtri ciò che verrà espresso quando si sentirà pronto a coprire quel bianco con i suoi segni gestuali ed istintivi.
Ogni segno di penna, di china o di colore è una parola che insieme compongono il suo diario, una storia infinita, un dialogo continuo, una comunicazione di esperienze e stati d’animo che rappresentano la storia della sua vita e per questo tutta ancora da scoprire. Non possiamo sapere oggi cosa racconteranno domani i segni di Silvano, perché nemmeno lui può saperlo, quello che so con certezza è che sarà sempre qualcosa di vero.
Riconoscere un artista è per me sempre un’emozione, confrontarmi con loro, assorbire la loro creatività, nel bene e nel male (e chi ha abitualmente modo di frequentare un artista sa cosa intendo) è stimolante ed entusiasmante, a volte anche estenuante ma sempre positivo.(L. Ramoino)
Inaugurazione 14 dicembre ore 21
Studio Cinzia Galimberti
Via Archimede 5, Milano
Orario: festivi 10 - 18, per appuntamento
Ingresso libero