Fondazione Ado Furlan
Pordenone
via Mazzini, 51-53
0434 208745 FAX 0434 208745
WEB
Roberta Iachini
dal 14/12/2007 al 17/1/2008
martedi-sabato 17 - 19.30

Segnalato da

Fondazione Ado Furlan



approfondimenti

Roberta Iachini
Bruno Lorini



 
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14/12/2007

Roberta Iachini

Fondazione Ado Furlan, Pordenone

Happy Day. Oh. "il mio mondo non e' un luogo dove devo nascondermi." canta Gloria Gaynor nel musical che accoglie il pubblico, e l'artista costruisce questo universo di lucette e specchietti per moltiplicare il proprio mostrarsi. Ma mette in mostra anche il luogo del pericolo con un video, nel quale e' difficile decifrare le immagini che passano, anche se sembrano familiari.


comunicato stampa

Happy day. Oh.
Oh, perché basta un giorno felice, basta che sia veramente felice

Che bella neve, che invenzione
la neve di lana e di cotone…
Non bagna i guanti
né le mani senza guanti,
né i piedi senza scarpe,
né i nasi senza sciarpe,
né le teste senza cappello,
né i cappelli senza ombrello,
né le stufe senza carbone,
questa bellissima invenzione,
la neve di lana e di cotone.

Che bella questa neve finta… o meglio, che bella finta è questa neve! La bellezza, sembra dirci Rodari, è della finzione, nell’invenzione, nell’artificio. “… dovrebbe essere permesso di allestire la vita di tutti i giorni come la festa di natale..”, faccio dire (prendendomi la libertà di rimescolare le sue parole) alla Iachini. Allestire la vita è il suo programma poetico. Allestire significa mettere a punto, preparare; la Iachini, attraverso il suo fare arte prepara la sua vita. La mette a punto. Sicuramente non siamo in grado di dire a cosa la prepari, o per cosa, questa sua vita; ma tutto questo preparare è, altrettanto sicuramente, caratteristica adolescenziale per eccellenza e la Iachini vive questa adolescenzialità coscientemente, ostinatamente, quotidianamente come un work in progress. Opera che si fa giorno per giorno. La vita, quindi, come artifictio, come atto, dunque, con cui si fabbrica arte. (fictio, oltre che atto del fare, del creare, significa anche atto del fingere, è intrigante, ma ci porterebbe troppo lontano)

Questa mostra è anche, se non soprattutto, una festa (non è la prima volta della Iachini). Normalmente si va ad una mostra, si va a vedere una mostra, mentre ad una festa si partecipa. Partecipare, prendere parte alla vita, non andarla a vedere, uscirne sudati e un po’ brilli. “…il mio mondo, .. non è un luogo dove devo nascondermi..” canta Gloria Gaynor nel musical che ci accoglie alla festa, e la Iachini costruisce questo suo mondo di lucette e specchietti proprio per moltiplicare il proprio mostrarsi, e per far si che i presenti (partecipanti e non visitatori) siano invitati a loro volta a far parte di questo esibirsi.

Ma l’artista, non mette solo in scena la parte luccicante della vita, ben consapevole che non solo di luci è fatta: al di là di questa, infatti, incontriamo un bosco (che, anche se fatto di alberi di natale, sempre bosco è) che nelle messe in scena della vita, rappresenta sempre il luogo del pericolo, del perdersi. Anche qui un video, nel quale è difficile decifrare le immagini che passano, anche se ci sembrano familiari, accompagnato da Barbara Streisand che, a differenza della Gaynor che grida al mondo io sono quello che sono!, canta una canzone piena di domande e rimpianti.

Se la vita è l’atto con cui si fabbrica l’arte, allora la Iachini fa di tutto perchè ognuno di noi prenda parte a questa fabbrica, perché la vita è per gran parte - per grandissima parte – relazione. Una festa - mostra nella quale, attraverso la partecipazione alla messa in scena della vita, si creano le condizioni affinché la vita accada.(Bruno Lorini)

Operosa in campo artistico dal 1993 Roberta Iachini (Treviso 1973) ha partecipato con il gruppo “mille”, tra il 1997 e il 2000, a varie esposizioni allestite a Marsiglia, Roma, Maribor, Milano e curate da Chiara Bertola, Angela Vettese, Giacinto di Pietrantonio, Thierry Ollat, Alessandra Galletta. Si segnalano due personali: “Saluti e baci” all’interno di “Spazio Elastico”, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia 2005; “You are my Destiny” alla N.o. Gallery di Milano nel 2006. Roberta Inchini ha ottenuto importanti borse di Studio ed è stata invitata nel 2005 al workshop della Fondazione Pistoletto “Arte,società e cultura” tenutosi nell’isola di San Servolo; nel 2006 a quello curato da Chiara Bertola e Henry Meyric Hughes in Palazzo Bonaguro a Bassano del Grappa.

Inaugurazione 15 dicembre ore 18.30

Fondazione Ado Furlan
Via Mazzini 49, Pordenone
Orario: dal martedi al sabato 17 - 19.30
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [13]
Ibidem
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