La Rivoluzione d'Agosto. Il pittore se la prende con gli ideali politici e religiosi che hanno influenzato la cultura occidentale. Con piglio ironico e scanzonato, traccia una mappa della crisi ideologica del nostro tempo, sovvertendo il senso di simboli e icone politiche e religiose con il ricorso ad un immaginario pop e mediatico ipercontemporaneo.
La Rivoluzione d’Agosto è una nuova sortita dell’irriverente pittore Giuseppe Veneziano, già noto per aver impiccato Maurizio Cattelan, decapitato Oriana Fallaci e, infine, attentato alla vita di papa Benedetto XVI in una serie di dissacratori ritratti d’attualità. Questa volta l’artista siciliano se la prende con gli ideali politici, religiosi e iconografici che hanno influenzato la cultura occidentale, soffocandola in una morsa di ottuso oscurantismo. Con il solito piglio ironico e scanzonato, Veneziano traccia una mappa della crisi ideologica e spirituale del nostro tempo, sovvertendo il senso ultimo di simboli e icone politiche e religiose con il ricorso ad un immaginario pop e mediatico ipercontemporaneo.
Eroine disneyane, dittatori comunisti, supereroi, top model e personaggi biblici si avvicendano in un percorso espositivo che somiglia a un giro sulle montagne russe dell’attualità. Si parte dalla serie di dipinti dedicati ai leader comunisti, in cui la ritrattistica del realismo socialista viene convertita in una suadente iconografia pop. Così, si va dalla psichedelica cristologica del Che Guevara cosmico al fashion victimism di un Mao iperconsumista (con tanto di occhiali da sole firmati Dolce e Gabbana), fino al disimpegno vacanziero del Lenin di La Rivoluzione d’Agosto, opera simbolo dell’intera mostra e manifesto del ridanciano disincanto politico e culturale dell’artista, che accompagna lo spettatore nel tragitto in discesa dal Comunismo al Consumismo. Dalla politica si passa poi alla religione con le tragicomiche riletture di alcune delle più celebri iconografie cristiane.
Oltre al Cristo dei palloncini, delicata intrepretazione dell’ascensione del Salvatore, fanno bella mostra di se Le tentazioni di Sant’Antonio, in cui il martire respinge le avance di una procace Jessica Rabbit; Kate Moss Martire, dove la celebre modella subisce il martirio di San Sebastiano; infine La Madonna del Ragno, versione allucinata e straniante di Vergine col bambino, in cui il Cristo infante veste i panni di Spiderman. Gli eroi dei fumetti e dei cartoon sono uno dei temi ricorrenti nella ricerca di Giuseppe Veneziano. Protagonista di Ideali da Supermaket, una delle tele più emblematiche della mostra è, infatti, un Superman derelitto, che reca sul petto, quale simbolo di sconfitta, la falce e il martello comunisti. Chiude la mostra l’installazione intitolata Biancaneve allo specchio, citazione della celebre Venere allo specchio di Velasquez che l’artista trasforma in parafrasi erotico-favolistica.
Saranno in mostra circa quindici opere inedite dell’artista.
Star:
Giuseppe Veneziano’s painting
Pop and superpop guest star:
Mao tse tung
Che Guevara
Lenin + Pin ups
Kate Moss
Jesus christ
Saint Anthony
Madonna + baby Spiderman
Superman (communist version)
Jessica Rabbit
Snow White (as a Venus)
The seven Dwarfs
Catalogo in sede, con intervista di Ivan Quaroni
Inaugurazione: 15 dicembre 2007, h. 18
Studio d'Arte Fioretti
Via Carlo Alberto Dalla Chiesa, 10 - Treviolo (BG)
Orari: sabato e domenica: 10-13.00 e 16-20; durante la settimana su appuntamento
Ingresso libero