Questa mostra offre la possibilita' di conoscere piu' in specifico il percorso artistico di uno degli esponenti piu' importanti dell'arte contemporanea spagnola, Antoni Muntadas che agli inizi degli anni Settanta abbandona la pittura e si stabilisce a New York, portando a compimento un complesso di opere incentrate sull'esperimento sensoriale (olfatto, tatto, gusto). Registrate con video, film o fotografia, queste "ricognizioni" presuppongono una prima incursione in alcuni dei sistemi audiovisivi sui quali Muntadas basera' lo sviluppo della sua produzione successiva.
Evento nell'ambito della manifestazione Barcellona a Roma.
Si tratta di una delle iniziative più importanti della ricca manifestazione Barcellona a Roma, promossa dall'Instituto Cervantes, dall'Assessorato alle politiche Culturali - Casa delle Letterature del Comune di Roma e dall'Accademia di Spagna, con la collaborazione di numerose istituzioni spagnole, offrendo al pubblico una rara opportunità per conoscere Antoni Muntadas, uno dei più importanti artisti concettuali catalani che hanno arricchito notevolmente il panorama dell'arte contemporanea spagnola.
La collezione del MACBA (Museu d'Art Contemporani de Barcelona) intende tracciare una memoria critica dell'arte della seconda metà del XX secolo, partendo da un punto di vista sensibile alla realtà culturale e politica di una città dallo spirito concreto come Barcellona.
Questa mostra offre la possibilità di conoscere più in specifico il percorso artistico di uno degli esponenti più importanti dell'arte contemporanea spagnola, Antoni Muntadas che agli inizi degli anni Settanta abbandona la pittura e si stabilisce a New York, portando a compimento un complesso di opere incentrate sull'esperimento sensoriale (olfatto, tatto, gusto). Registrate con video, film o fotografia, queste "ricognizioni" presuppongono una prima incursione in alcuni dei sistemi audiovisivi sui quali Muntadas baserà lo sviluppo della sua produzione successiva.
Nel 1974 comincia ad interessarsi al ruolo dei mezzi di comunicazione nella realtà sociale: attraverso le sue installazioni e i suoi video, si cimenta nello svelare la trama di rapporti esistenti tra l'individuo e l'ambiente mediatico, utilizzando per questo un dispositivo concettuale fondato su diverse bipolarità : percezione-lettura, soggettivtà -oggettività , visibile-invisibile...
Nel 1983 inizia una serie di progetti mirati alla scomposizione e analisi dei distinti discorsi sociali. Pioniere nell'uso dei mezzi più innovativi, gli interventi di Muntadas, realizzati mediante procedimenti tecnici di grande semplicità , rappresentano un esame riflessivo dei differenti usi e comportamenti che formano l'universo rituale della società contemporanea.
L'analisi del gesto come simbolo del potere articola allo stesso modo tanto Portraits quanto Portrait. Attraverso la serie di undici fotoserigrafie della prima proposta, Muntadas studia il tema del discorso di fronte alla macchina fotografica. L'azione appare isolata nello spazio e nel tempo, mentre l'identità dei personaggi si presenta in modo deliberatamente sfuggente, nel tentativo di scoprire quegli aspetti che configurano le loro rispettive immagini pubbliche; in questo modo il microfono diventa alter ego di quanti lo usano.
In Portrait Muntadas fa ricorso al movimento per indagare valore e finalità degli stereotipi gestuali. Come se si trattasse di una cadenzata coreografia, sfilano nella proiezione del video mani sprovviste di qualsiasi volto, nella varietà delle quali si intuisce un discorso identico e persino monotono.
Inaugurazione 15 novembre ore 19
Per informazioni telefonare all'Instituto Cervantes 06.8537361
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